Vino rosso piemontese del gruppo vinicolo Genagricola.
Il Gruppo vitivinicolo che fa capo a Genagricola ha deciso di investire sempre di più sulla produzione di vini rossi di alto livello.
Dopo l’acquisizione di Costa Arènte, in Valpantena, ora è la volta del rilancio della produzione Piemontese di Bricco dei Guazzi.
L’Albarossa è un raro vitigno autoctono ottenuto nella prima metà del ‘900 dall’ampelografo Dalmasso che per primo ha incrociato piante di Barbera e Nebbiolo di Dronero. L’idea di Dalmasso era quella di fondere le migliori caratteristiche dei due vitigni.
Bricco dei Guazzi Albarossa Piemonte Doc
Questo vino viene prodotto con uve provenienti dai pendii calcarei di Bricco dei Guazzi.
Si tratta di un prodotto di straordinaria intensità, potenza ed eleganza.
- Albarossa 100%
- Vigneti di proprietà: Olivola
- Terreni marnoso – calcarei
- 120 – 150 m s.l.m.
- Vendemmia manuale
- Macerazione con i mosti a temperature comprese tra i 25° e i 28° C per una settimana in grandi vasche d’acciaio.
- Frequenti rimontaggi per una ottima estrazione del colore.
- Fermentazione malolattica.
- Invecchiamento in barrique per 6 mesi e successivamente in botti da 30 ettolitri per altri 12 mesi.
- Affinamento in bottiglia di almeno 4 mesi.
Il vino si presenta di un bel colore rosso rubino intenso. Al naso offre intesi aromi di piccoli frutti a bacca rossa, caffè tostato e cuoio. Al palato è rotondo e pieno, dal profilo tannico importante.
Si sposa superbamente con i piatti più tipici della cultura monferrina, specie se a base di carne.
Bricco dei Guazzi
L’Azienda, ha aggiunto ai 6 ettari di vigneti di Albarossa già esistenti altri 2 ettari, divenendo così il principale produttore di questa tipologia di vino.
Per l’annata 2021 la produzione di Albarossa dovrebbe raggiungere le 50.000 bottiglie.
Gli investimenti hanno il principale obiettivo di valorizzare la propria produzione ma anche tutto il territorio Monferrino.
Sono previsti anche investimenti tecnologici per la vinificazione, la riorganizzazione della cantina, l’introduzione dei tavoli di cernita e l’ampliamento della bottaia.
Oltre all’Albarossa nel 2019 sarà vendemmiata della barbera, destinata alla produzione di un nuovo vino.
Si tratta di una Barbera Superiore che uscirà nel 2021.
“Per Bricco dei Guazzi abbiamo grandi ambizioni – sostiene Alessandro Marchionne, AD Genagricola –. Stiamo pianificando a lungo termine (6-7 anni) la produzione di vini di alta qualità. Occorre partire dalla messa a dimora del vigneto per arrivare a calici capaci di stregare il cuore. In poco tempo abbiamo ottenuto ottimi risultati dal punto di vista qualitativo. Adesso vogliamo fare un balzo in avanti e ritagliarci uno spazio di prestigio anche in un territorio in cui le produzioni d’eccellenza non mancano, come il Piemonte”.
Genagricola inizia la sua storia nel lontano 1851 quando Assicurazioni Generali acquisisce la tenuta Ca’ Corniani con l’obiettivo di risanare una vasta area paludosa, vicino a Caorle in provincia di Venezia.
Furono i più estesi lavori bonifica compiuti in Italia da un soggetto privato.
Il Gruppo Genagricola, (holding agroalimentare di Generali Italia) ad oggi è la più grande Azienda agricola italiana.
Il Gruppo si compone di 23 aziende in Italia e 2 all’estero, per un totale di 13.000 ettari coltivati.
Genagricola opera principalmente nei campi dell’Allevamento, Colture erbacee, Produzione di energia rinnovabile e Viticoltura.
Le Aziende vitivinicole in Italia appartenenti a Genagricola utilizzano i seguenti marchi:
- Borgo Magredo
- Bricco dei Guazzi
- Costa Arènte
- Gregorina
- Poggiobello
- Solonio
- Tenuta Sant’Anna
- Torre Rosazza
- Vineyards V8+
In Romania Genagricola ha acquisito l’azienda Dorvena.
I principali mercati esteri sono Germania, USA, UK, Canada e Cina.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa