Adriano Ramos Pinto, fondata nel 1880, è tra i più grandi esportatori di vini di Porto
La casa
La società, fondata da Adriano Ramos Pinto nel 1880, grazie all’eccellente qualità dei suoi vini, ben presto cominciò ad essere conosciuta come una delle case portoghesi con la più alta reputazione. Situato nella regione Duriense, nel nord-ovest del Portogallo, Ramos Pinto produce da più di 140 anni vini del Douro e di Porto; l’intera produzione avviene in 4 Quintas acquistate in maniera graduale dall’anno della fondazione, nel 1880.
Adriano Ramos Pinto
All’età di 21 anni, Adriano fonda l’azienda con l’obiettivo di omaggiare i grandi terroir situati a nord-ovest del Portogallo. Una figura visionaria, sensibile e appassionato all’arte, in poco tempo grazie alle sue abilità riesce ad esportare i suoi vini all’estero arrivando anche in Brasile. Una strategia commerciale che lo porta al successo, e che rende l’azienda leader nel mercato portoghese, latino-americano ed europeo dall’inizio del XX secolo.
Da qui, Adriano chiede al fratello minore, António Ramos Pinto, di raggiungerlo in azienda per occuparsi della gestione commerciale e finanziaria. Nel 1918, l’azienda si trasforma in una joint venture, ai due fratelli si aggiungono Raúl Ramos Pinto, António Cálem e Joaquim Allen. Da allora, i cinque soci hanno sviluppato dinamicamente l’attività di Ramos Pinto, e anche se l’azienda è diventata leader nel mercato brasiliano, il 50% della sua produzione è dedicata alle esportazioni.
Entrato in azienda nel 1938, José Ramos Pinto Rosas è stato battezzato come il “Papa del Douro”, un riconoscimento dovuto alla sua vasta ricerca sui vitigni, i terroir e allo sviluppo tecnico durante la vinificazione. In seguito João Nicolau de Almeida, responsabile della produzione dal 1976, al fianco di José Ramos Pinto Rosas si è impegnato nella ristrutturazione dei vigneti, l’irrigazione, la selezione dei portainnesti e i nuovi metodi di vinificazione a cui è seguito uno studio tecnico per selezionare, da una base di 70 varietà, quelle che meglio si adattano al clima e alla tipologia del suolo della regione. Questa analisi, che è l’unica che si fa ancora oggi, ha evidenziato cinque varietà chiave: Touriga Nacional, Tinta Roriz, Touriga Franca, Tinta Barroca e Tinto Cão. Cugino di João Nicolau de Almeida, Jorge Rosas si occupa della Casa dal 1986 come Responsabile marketing, dell’esportazione, direttore nel 2014, prima di assumere la direzione di Ramos Pinto nel 2016.
La Società Champagne Louis Roederer, dal 1990 proprietaria della maggioranza delle azioni della Ramos Pinto, non poteva che rimanere fedele a questa filosofia produttiva così simile alla propria. Oggi, alla grande tradizione, si aggiunge l’apporto dell’invidiabile bagaglio tecnico e della secolare esperienza nella produzione vinicola della Casa Roederer. La Adriano Ramos Pinto ha sempre vantato vasti possedimenti terrieri: essa è infatti la sola casa produttrice con proprietà di vigne
sufficienti a coprire il fabbisogno di uva. Anche in questo simile alla Louis Roederer, i vigneti della Adriano Ramos Pinto sono ubicati nelle zone più nobili dell’area a denominazione di origine: la valle dell’Alto Douro.
Cultura, Patrimonio e Ricerca
La Casa di Ramos Pinto ha un’ampia collezione di manifesti pubblicitari e cimeli di fine ‘800 e inizio ‘900, esposti nel Museo Adriano Ramos Pinto, a Vila Nova de Gaia. Un altro museo è stato creato a Quinta de Ervamoira, situata nella valle della Côa, classificato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità al cui interno si possono ancora ammirare quelle informazioni sulla regione del Douro e sulle incisioni paleolitiche che salvarono questa tenuta dalla sua parziale scomparsa. Ramos Pinto adottò presto una propria politica di produzione, arrivando ad essere un’azienda con il più alto tasso di autosufficienza tra gli esportatori di vino di Porto. Grazie al lavoro tecnico condotto da José Antonio Rosas e João Nicolau de Almeida sui vitigni Douro, si è arrivati alla selezione delle migliori e più adatte cultivar rosse e bianche, per la produzione di vini sia Porto che del Douro. Attraverso questo studio si è riusciti a sviluppare il metodo della “piantagione verticale” nella regione: la Quinta de Ervamoira è stata la prima tenuta ad avere un impianto con tale sviluppo e con una netta separazione varietale. Vigneti “a ritocchino” per aumentare la densità dell’allevamento, per consentire una esposizione delle foglie ai raggi del sole e per introdurre la meccanizzazione delle lavorazioni.
La produzione
Nel processo produttivo vengono impiegate esclusivamente uve di proprietà, coltivate nelle zone che contraddistinguono la Valle del Douro: Baixo Corgo, Cima Corgo e Douro Superiore. All’interno di queste aree Ramos Pinto, oltre ai Vintage (prodotto che si pone al vertice della piramide qualitativa del Porto, realizzato esclusivamente nelle migliori annate) ha gradualmente iniziato ad esaltare le singole vigne, le quintas da cui prendono il nome le tenute di proprietà della Casa.
I vini Ramos Pinto sono prodotti nel centro di vinificazione di Quinta do Bom Retiro. Nel caso di Vintage e LBV, le uve vengono pigiate delicatamente per estrarre il succo in modo più efficiente e meno violento. Concluse le prime fasi di vinificazione, i vini vengono trasportati nelle cantine storiche a Vila Nova de Gaia, dove subiscono un lungo processo di invecchiamento.
Per quanto concerne i Tawny si tratta di un’arte che si reinventa anno dopo anno attraverso un rituale stabilito per molto tempo e generazioni. Sono molte le decisioni da presente per arrivare al prodotto finito: la scelta del vino di Porto (la base), il periodo di affinamento, la tipologia di legno, la frequenza, le modalità di svinatura e l’assemblaggio. Scelte prese dal team guidato da Ana Rosas, Master Blender, premiata nel 2018 come la migliore enologa dell’anno da parte della prestigiosa testata Grandes Escolhas.
Quinta de Ervamoira
Situata nella regione dell’Alto Douro, copre una superficie totale di 234 ettari, con altitudini che variano tra i 110 e i 340 metri. In Ervamoira è stata utilizzata esclusivamente la forma verticale di impianto (vigneti disposti senza terrazze) con vitigni locali – come Rabigato, Viosinho, Folgazão per i bianchi e Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Barroca e Tinta Barca per i rossi. I terreni si compongono di arenarie scure con una matrice di minerali argillosi. In questo contesto geologico Quinta de Ervamoira trae la sua originalità dalla diversità di esposizioni fornite dall’anfiteatro in cui si sviluppa. Il clima mediterraneo/continentale tende a portare inverni freddi e molto caldi e secchi, ed estati con una piovosità media annua di 300 mm. I vini sono corposi e molto concentrati.
Quinta do Bom Retiro
Acquistata nel 1919 dal fondatore dell’azienda, Adriano Ramos Pinto, ha più di 100 anni e si trova nella sottoregione di Cima Corgo, vicino a Pinhão, nel Douro; è bagnata dalle acque del fiume Torto e copre una superficie totale di 110 ha, che variano tra i 110 e i 400 metri di altitudine. 62 ettari sono piantati a vigne con un’età media di 40 anni. Una quinta impiegata come campo sperimentale per studiare e comprendere le uve più adatte al terroir del Douro. I vigneti sono stati piantati nei tradizionali terrazzamenti e in patamares, affiancati dal sistema verticale (“vinha ao alto”). I vini prodotti sono eleganti e complessi con un grande potenziale di invecchiamento.
I vigneti
Sono quattro le tenute di proprietà nel Douro: Quinta do Bom Retiro, Quinta da Urtiga, Quinta de Ervamoira e Quinta dos Bons Ares – per un totale di 350 ettari di proprietà. Ramos Pinto ha investito molte risorse con l’obiettivo di ripiantare i vitigni storici, ponendo l’accento su un uso sempre più ridotto della chimica; oggi molte delle quintas hanno ottenuto la certificazione biologica, tra queste Urtiga è interamente gestita in biodinamica mentre è quella di Ervamoira ad essere la quinta più rappresentativa della Casa che vanta ben 223 ettari nel Douro in terreni composti da scisto e roccia sedimentaria. L’espressività e il carattere dei suoli sono declinati sia in versione Vintage, Single quinta e Tawny, un prodotto realizzato da una singola quinta che viene invecchiato per 10 anni in botti (chiamate pipas).
Quinta de Ervamoira
Situata nella regione dell’Alto Douro, copre una superficie totale di 234 ettari, con altitudini che variano tra i 110 e i 340 metri. In Ervamoira è stata utilizzata esclusivamente la forma verticale di impianto (vigneti disposti senza terrazze) con vitigni locali – come Rabigato, Viosinho, Folgazão per i bianchi e Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Barroca e Tinta Barca per i rossi. I terreni si compongono di arenarie scure con una matrice di minerali argillosi. In questo contesto geologico Quinta de Ervamoira trae la sua originalità dalla diversità di esposizioni fornite dall’anfiteatro in cui si sviluppa. Il clima mediterraneo/continentale tende a portare inverni freddi e molto caldi e secchi, ed estati con una piovosità media annua di 300 mm. I vini sono corposi e molto concentrati.
Quinta do Bom Retiro
Acquistata nel 1919 dal fondatore dell’azienda, Adriano Ramos Pinto, ha più di 100 anni e si trova nella sottoregione di Cima Corgo, vicino a Pinhão, nel Douro; è bagnata dalle acque del fiume Torto e copre una superficie totale di 110 ha, che variano tra i 110 e i 400 metri di altitudine. 62 ettari sono piantati a vigne con un’età media di 40 anni. Una quinta impiegata come campo sperimentale per studiare e comprendere le uve più adatte al terroir del Douro. I vigneti sono stati piantati nei tradizionali terrazzamenti e in patamares, affiancati dal sistema verticale (“vinha ao alto”). I vini prodotti sono eleganti e complessi con un grande potenziale di invecchiamento.
Quinta da Urtiga
Acquistata nel 1933, come Quinta do Bom Retiro, si trova nella sottoregione di Cima Corgo, vicino al villaggio di Pinhão nel Douro.
Ricopre una superficie totale di 4 ha, con altitudini variabili tra 290 e 324 metri, di questi 3,5 ha sono coltivati a vigneto (età media di 90 anni). Le terrazze pre-filosseriche sono state piantate con circa 30 diversi vitigni autoctoni, che vengono assemblati assieme.
Il terreno a Quinta da Urtiga è prevalentemente scistoso, il vigneto è tra i più ripidi della regione, caratteristica che lo differenzia dal resto delle altre. Le uve di questa Quinta producono vini classici e senza tempo.
I vini
Ruby
Il più giovane dei vini di Porto, è maturato in grossi e vecchi tini, che gli hanno permesso di conservare intatte le caratteristiche di freschezza e piacevolezza tipiche dei migliori Porto Ruby. Vino ricco, di gran corpo e di colore carico, è piacevolmente caratterizzato da uno spiccato fruttato.
White
Prodotto con uve bianche di cui esalta la delicatezza ed il profumo.
Adriano, Superior Tawny
Maturato in legno, nelle classiche “pipas” da 500 litri, unisce carattere e finezza. Elegante finale asciutto.
Reserva Collector
Si tratta di un Vintage Character: vino ricco e sottile, prodotto con uve della Quinta da Urtiga, ha il bouquet fruttato tipico dei Vintages.
Quinta “da Ervamoira, 10 anni
Tawny eccellente, prodotto con uve provenienti dalla splendida Quinta “da Ervamoira”, vanto della casa Ramos-Pinto. Questa proprietà per il suo terreno e le sue caratteristiche di esposizione, altitudine e pendenza, è considerata tra le migliori della valle del Douro. In questo magnifico vino il bouquet si sposa ad una delicata eleganza, che rivela una lunga e perfetta maturazione.
Quinta do Bom-Retiro, 20 anni
Complesso ed armonioso, ha riflessi aranciati dati dal lungo soggiorno in legno. Serico e caldo, ha grande eleganza.
Late Bottled Vintage
Vino di una vendemmia ottima, resta almeno 4 anni in legno. Migliora con il passare degli anni, ed un’ulteriore maturazione in bottiglia renderà questo vino particolarmente elegante, rivelando tutta la finezza del millesimo. Questo vino, imbottigliato senza filtrazione, come specificato in etichetta, mantiene freschezza e si distacca notevolmente dagli altri LBV che subiscono il processo di filtrazione.
Vintages
Prodotti solo nelle annate superlative, esaltano le migliori caratteristiche della vendemmia.
Distribuiti da Sagna – www.sagna.it
Redazione Centrale TdG