
E a tale proposito sono sempre più frequenti le richieste di itinerari personalizzati per visitare e cantine e aziende di produzione agricola, anche di breve soggiorno. In poche parole non solo gli stranieri ci apprezzano a tavola, ma vogliono anche approfondire la conoscenza dei nostri prodotti attraverso un rapporto diretto con l’uomo o la donna che c’è dietro un etichetta amata. Infine a conclusione di questo lungo snocciolare di numeri e cifre un breve paragrafo dedicato alla pirateria agroalimentare. La contraffazione dei nostri prodotti cresce di pari passo con l’affermazione del made in Italy. Nel mondo 3 prodotti di tipo italiano su quattro sono falsi, con un danno di decine di miliardi di euro ogni anno.
Ebbene, con i numeri sopracitati, i successi incontestabili delle nostre eccellenze, le prospettive economiche che possono attivare in più settori, ci aspetteremmo più attenzione dalla politica e dai suoi palazzi per questa grande risorsa del Paese e di tutti noi. Registriamo, invece, dibattiti infiniti, per carità importanti e legittimi, su stabilimenti automobilistici. Discussioni appassionanti, ma sterili, su leggi elettorali, costituzionali e degli enti locali. Legittimi impedimenti, leggi bavaglio, riforme e controriforme. Una politica vivace e polemica che continua ad autoalimentarsi, ma che non sembra accorgersi di una parte sana del Paese, una parte grande, che lavora e produce a testa bassa con fatica e creatività. Non si accorge che buona parte del nostro prestigio nel mondo è dovuta proprio a questi uomini e donne. Non vuole capire che per rilanciarsi dalla crisi si deve agire, sui nostri punti forza, e tra questi i più forti di tutti sono l’enogastronomia e il turismo. Per farlo dobbiamo aiutare tutte quelle persone che da troppi anni soffrono dell’indifferenza dei legislatori e dei governi. Un’indifferenza troppo spesso diventata solitudine. Rubare braccia all’agricoltura oggi non è più una battuta di spirito, è una bestemmia. I produttori agricoli moderni sono gente preparata, colta, capace di cogliere molto spesso, più e prima degli altri, tendenze ed esigenze. Oggi questo mondo poliedrico e pieno di risorse chiede per il bene di tutti maggiore attenzione e considerazione e soprattutto interventi in grado di metterlo in condizione di dare il meglio. Chiede tutela riguardo alla pirateria e leggi internazionali in grado di sconfiggerla. Chiede meno burocrazia e più efficienza amministrativa. Chiede trasparenza e nuove normative in grado di aiutarlo a poter competere nel mondo. Non ascoltarlo sarebbe un errore imperdonabile, davvero imperdonabile.
Marcello Masi – Vicedirettore RAI Tg2 – marcello.masi@rai.it
01 Dicembre 2010