“Vino è Donna – da baccante a sommelier” di Maria Luisa Alberico– Edizioni Pedrini
Come considerare oggi il rapporto Donna e Vino? Secondo l’assunto dell’autrice, la donna ha con il vino un rapporto privilegiato, che si evidenzia in questi ultimi decenni con la spinta verso un ritorno tutto al femminile ad attività che coinvolgono la Natura ed in particolare proprio quelle attività che si ricollegano al vino. In questa nuova propensione le donne mettono in gioco componenti quali empatia, cura, accoglienza e consapevolezza del proprio autonomo impegno, doti che richiedono di essere esplorate alla luce di in un passato che trae le sue chiavi di lettura nell’antropologia e nel mito, tanto che, a nostro avviso, (questa la tesi) il vino è, in modo originale e speciale, arcaicamente/archetipicamente donna.
Il rapporto donna – vino è tuttavia passato nella storia attraverso una costante proibizione, una limitazione che è venuta a coincidere sul piano sociale e culturale con una concezione che ha di fatto sottomesso Donne e Natura proclamandone nello stesso tempo inferiorità e passività. Sul piano psicologico ciò ha prodotto una divisione netta tra ciò che è femminile e ciò che rappresenta il maschile, senza valutare che la sanità psicologica è equilibrio delle componenti.
Sono esistite però società in cui il ruolo femminile era potente, così come potenti erano le divinità che nei millenni hanno rappresentato la Natura. Nel mito è esistita una divinità, Dioniso, metamorfica e inquietante, ma anche benevola con le sue seguaci: baccanti, sacerdotesse, nutrici. Una divinità con caratteri ambivalenti che ha come attributi, tra gli altri, quello di essere il dio delle donne, oltre ad essere il dio del vino e Signore delle anime.
Oggi il rapporto delle donne con il vino può recuperare la consapevolezza dei molteplici significati di questo fascinoso archetipo, unitamente ai valori del suo dono, che hanno connotato la nostra civiltà, così da consentire l’emergere di una donna dionisiaca, consapevole e determinata. Vino è donna sempre più non solo perché sempre più donne vi si dedicano, ma anche perché il vino è materia a lei simbolicamente affine ed è creatura, è natura, comunicazione e condivisione, è sensualità e benessere. Questo documentato lavoro è dunque un viaggio di consapevolezza e affermazione, da baccante a sommelier.
Biografia sintetica: La prof.ssa Maria Luisa Alberico, già docente di lettere, giornalista esperta in ambito enogastronomico, docente sommelier, perito assaggiatore della Camera di Commercio di Torino, fonda nel 2001 l’Associazione Donna Sommelier Europa e dirige per un ventennio l’omonima rivista volta alla valorizzazione dell’impegno delle donne nelle professioni legate al mondo del vino e alla cultura del saper bere. Ha al suo attivo collaborazioni e pubblicazioni di settore, una su tutte la prima, e sinora unica, ricerca statistica nazionale “La vigna in rosa”(2010) con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nonché corsi e seminari di degustazione, convegni ed è stata ideatrice di progetti esclusivi per il territorio piemontese, tra cui il “Vino del ghiaccio” con la prima vendemmia ghiacciata a Chiomonte in Alta Valle di Susa. Dal 2019 fa parte del Comitato Direttivo del Centro Pannunzio, storica associazione culturale con sede a Torino, ma con sezioni regionali a cominciare dalla Liguria di Ponente.
Redazione Centrale TdG