Dall’aumento degli imprevisti ai nuovi trend assicurativi, perché è sempre più importante partire protetti. E cosa cambia tra una polizza e l’altra
Con l’arrivo della primavera e l’estate alle porte, la voglia di partire è alle stelle. Secondo le previsioni, il 2025 sarà un anno da record per il turismo internazionale, con milioni di viaggiatori pronti a riempire aeroporti, treni e destinazioni vicine e lontane. Eppure, accanto all’entusiasmo, cresce anche un senso di cautela. Il motivo? L’imprevedibilità è diventata la nuova costante dei viaggi.
Basta pensare allo sciopero che ha paralizzato l’aeroporto di Bruxelles, o alla chiusura temporanea dello scalo di Heathrow, per capire quanto un imprevisto possa rovinare piani organizzati con cura. In questo scenario, la domanda che sempre più persone si pongono è: vale la pena stipulare un’assicurazione viaggio? La risposta è sì, ma con qualche precisazione importante.
Un mercato in piena espansione (anche in Europa)
Il mercato europeo delle assicurazioni di viaggio è in crescita. Nel 2024, è stato valutato a circa 4,31 miliardi di dollari e si prevede che raggiungerà i 6,01 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 6,21%, grazie a fattori come l’aumento dei viaggi tra i baby boomer, l’obbligatorietà delle polizze per ottenere alcuni visti e l’impennata globale del turismo.
Tra le formule più scelte ci sono le polizze per viaggi singoli, ma crescono anche le sottoscrizioni annuali multiviaggio, ideali per chi si sposta spesso per lavoro o per passione, e quelle dedicate a lunghe permanenze, pensate per nomadi digitali, studenti e slow travellers.
Ma in Italia? La cultura della polizza è ancora indietro
Nonostante il trend positivo, l’Italia continua a registrare numeri inferiori alla media europea. Solo il 30% degli italiani, infatti, ha stipulato un’assicurazione per il proprio ultimo viaggio. Un dato che fa riflettere, soprattutto se confrontato con Paesi come Germania, Francia o Scandinavia, dove la copertura è spesso considerata parte integrante della preparazione al viaggio, tanto quanto la scelta dell’hotel o la prenotazione dei voli.
Quando la tecnologia cambia tutto
A dare nuova linfa al settore assicurativo è l’innovazione digitale. Secondo recenti dati, il 59% dei consumatori oggi acquista le polizze online, tramite siti o app dedicate. Non solo: si sta facendo largo il fenomeno delle “instant insurance”, coperture rapide e personalizzate attivate in pochi clic, spesso a ridosso della partenza. Una soluzione flessibile, perfetta per i viaggiatori last minute o per chi vuole coprire solo una parte specifica del proprio itinerario.
Il digitale, insomma, non solo semplifica l’accesso alle assicurazioni, ma ne rende la gestione più intuitiva, veloce e trasparente.
Dati in crescita e nuove abitudini: il caso Intermundial
A confermare questo cambiamento è anche l’esperienza di alcuni operatori specializzati. Intermundial, realtà attiva da oltre 30 anni nel settore delle assicurazioni viaggio, ha registrato nel 2024 un aumento del 14% nelle polizze sottoscritte rispetto all’anno precedente. E se da un lato molti viaggiatori continuano a prenotare la polizza con largo anticipo, cresce anche la quota di chi sceglie di farlo all’ultimo momento, spesso via smartphone.
Un dato interessante, che riflette la crescente consapevolezza sul tema della protezione e l’esigenza di soluzioni flessibili e su misura.
Quando serve davvero un’assicurazione viaggio?
Non tutti i disservizi sono coperti dalla compagnia aerea. Secondo il Regolamento Europeo (CE) 261/2004, in caso di ritardo o cancellazione, il passeggero ha diritto a:
- Assistenza di base, come pasti, bevande, pernottamenti e trasporto alternativo
- Rimborso del biglietto o riprotezione su un altro volo
- Indennizzi economici da 250 a 600 euro, a seconda della distanza e del ritardo
Tuttavia, se l’interruzione è dovuta a circostanze eccezionali (scioperi, meteo, problemi con il controllo del traffico aereo), la compagnia può non essere tenuta a risarcire. Ed è qui che entra in gioco l’assicurazione viaggio.
Le coperture che fanno davvero la differenza
Le migliori polizze non si limitano a rimborsare il biglietto aereo. Offrono una serie di tutele aggiuntive che possono fare la differenza:
- Rimborso per overbooking o forti ritardi, con copertura delle spese extra
- Compensazione per servizi prenotati e non utilizzati (escursioni, transfer, ingressi)
- Copertura per perdita di coincidenze dovute a ritardi
- Protezione del bagaglio in caso di smarrimento o furto
- Assistenza medica all’estero, incluso trasporto sanitario, ricovero e prolungamento forzato del soggiorno
In sostanza, più una polizza è completa, più si viaggia tranquilli.
Costi sanitari all’estero: il tallone d’Achille del viaggiatore
Uno dei rischi più sottovalutati è legato alle spese mediche. In molti Paesi, curarsi può costare una fortuna. Ecco qualche esempio:
- In Giappone, una semplice visita può superare i 500 euro
- Negli Stati Uniti, una notte in ospedale costa in media 3.000 euro. Un’appendicite? Fino a 50.000 euro
- In Cina, anche una banale emergenza può superare i 1.000 euro
A fronte di questi numeri, viaggiare senza una copertura adeguata può trasformarsi in un incubo. Meglio non rischiare.
Come scegliere la polizza giusta?
Secondo gli esperti, i criteri da tenere a mente sono tre:
- Massimali adeguati alle destinazioni (più alto è il costo della sanità, più alto dev’essere il tetto massimo coperto)
- Coperture ampie, che includano sia problemi logistici che sanitari
- Facilità di gestione, preferibilmente tramite app o portali digitali, con assistenza H24
“Per essere davvero protetti, bisogna puntare su soluzioni su misura, affidabili e tecnologicamente avanzate”, spiegano da Intermundial. “L’obiettivo non è solo rimborsare, ma accompagnare il viaggiatore in ogni fase del viaggio”.
Se un tempo l’assicurazione era vista come un extra poco utile, oggi è diventata un compagno silenzioso ma fondamentale. Non solo per coprire eventuali imprevisti, ma per viaggiare con serenità, soprattutto nei mesi ad alta mobilità come l’estate.
In un mondo che corre veloce, sapere di poter contare su una rete di protezione fa tutta la differenza. E se a fornirla è un operatore esperto, che sa unire esperienza, tecnologia e visione internazionale, tanto meglio.
Perché oggi, più che mai, viaggiare è un diritto. Ma farlo in sicurezza è una scelta intelligente.
Silvia Donatiello
Immagini pixabay.com