Si chiude un 2023 segnato da eventi imprevedibili, ma che non hanno influito negativamente nel consumo di champagne, vini e distillati di eccellenza distribuiti dalla famiglia torinese Sagna
La quarta generazione, i fratelli Leonardo e Carlo Alberto Sagna, da qualche anno sta traghettando l’azienda, fondata nel 1928, in una nuova dimensione pur rimanendo fedelmente attaccata e al contempo attratta da chi l’ha preceduta nella gestione aziendale: il Sig. Giusto Lusso, Presidente della società da una ventina di anni e Massimo Sagna, AD nonché ineguagliabile front man, un comunicatore appassionato di quelle che sono le storie che animano le aziende presenti nel catalogo piemontese. Sono 40 le Case attualmente rappresentate; in questi ultimi dodici mesi, oltre ad aver potenziato la rete vendita, i due fratelli si sono concentrati nella selezione e inserimento di vecchi millesimi prodotti dalle aziende italiane, dai toscani Canalicchio di Sopra e Querciabella alle cantine delle Langhe, il Castello di Neive e Pianpolvere Soprano.
A questi si aggiunge un instancabile sguardo ai vini prodotti all’estero, Francia in primis ma anche la sempre più dibattuta Svizzera. La scelta è ricaduta su ben 4 spumanti metodo classico prodotti nella Loira dalla storica azienda Marc Bredif: due Chenin in purezza della zona del Vouvray e due Crémant de la Loire a base Chardonnay. Espressivi, moto impattanti per struttura e potenziale evolutivo i primi, più seduttivi e approcciabili per la loro apertura e morbidezza i secondi. Una selezione sfaccettata, che accontenta tutti i palati. Restando in Borgogna, si è ampliata l’offerta di Chardonnay prodotti da Albert Pic, che vanta superfici vitate in tutte e 7 i climat dell’AOC Chablis Grand Cru. Lato rossi, invece, si è dato ancora più spazio ai Gamay di P.Ferraud: Brouilly, Julienas e il corposo Morgon vanno a completare la già ricca selezione, che vede i cru Mouilin a Vent e Fleurie a primeggiare per l’approccio palatale gioviale e dinamico.
A fargli da contraltare ci sono i tanti e grandissimi Pinot noir del Domaine Faiveley di Nuits-Saint-Georges che, grazie alla sua vastissima proprietà terriera, 123 ettari, riesce a produrre oltre centocinquanta cru. La selezione di Sagna S.p.A. sfiora le 60 referenze. Ma tra le novità più entusiasmanti ci sono i bianchi svizzeri a base Chasselas prodotti dall’azienda Mont le Vieux sul Lago di Ginevra, vini agrumati, freschi e dalla spiccata freschezza prima che mineralità che grazie alla loro bassa gradazione alcolica riescono a guadagnarsi molti consensi, soprattutto tra i più giovani.
Tante etichette dunque si sono dunque aggiunte a questa che rappresenta la selezione più prestigiosa in Italia e che in occasione delle prossime feste sfoggeranno il loro profilo. Consigliati un Rosso di Montalcino (Canalicchio di Sopra) e una Barbera d’Alba (Castello di Neive) per accompagnare i primi piatti, un Morgon Les Charmes (P.Ferraud) o un Les Cazetiers Premier Cru (Domaine Faiveley) per i secondi. Immancabili, poi, gli Champagne, che l’azienda importa e distribuisce da decadi. Questo 2023 sarà infatti ricordato dalla società per i suoi 95 anni di attività e i 35 anni di collaborazione con la Maison Louis Roederer, celebre per la sua cuvée Cristal®, ma non solo.
Info: www.sagna.it
Redazione Centrale TdG