Atmosfere Belle Epoque, sfarzo ed eleganza nel triangolo delle città termali della Boemia occidentale

Nelle favole di solito i tesori si trovano sotto terra. Anche nella favola del “triangolo d’oro” il tesoro é proprio un tesoro sotterraneo.
Sono le fonti di acque, ricchissime di minerali, che sgorgano in superficie a centinaia, nel territorio della Repubblica Ceca occidentale ai bordi e all’interno della foresta di Slavkov.
Acque ricche di minerali e benefiche, che si bevono, si usano per bagni caldi, per impacchi, fanghi o inalazioni.
Prodigiosamente efficaci per una serie di disturbi: della pelle, dell’intestino, delle articolazioni.
Senza dimenticare l’effetto di ossigenazione dovuto alla presenza dell’anidride carbonica e quindi del ringiovanimento cellulare.
Scoperte già nel Medioevo e sfruttate spontaneamente, queste acque sono il tesoro che ha dato origine al “Triangolo d’oro” delle città termali della Repubblica Ceca.

Sorte in epoche successive, hanno tutte l’impronta inconfondibile dell’architettura “fin de siècle”, addirittura fiabesca.
Frequentate da principi, re e imperatori, queste città termali non potevano essere altro che sontuose e fiabesche.
Palazzi, castelli, torrioncini, stucchi bianchi e oro, colonnati e padiglioni in ghisa laccata, statue, pinnacoli, soffitti affrescati, coperture in vetro e ferro battuto, specchi e ottoni.
Il tutto sullo sfondo di meravigliosi giardini disegnati da architetti specializzati, boschi e parchi fittissimi.
All’origine di queste città “d’oro” ci sono vicende casuali e diverse.
Una battuta di caccia del re Carlo IV nel 1350, in cui un enorme cervo ferito cadde in una sorgente calda e zampillante, diede origine a Karlovy Vary.

La scoperta da parte di un medico e di un abate della sorgente Mariana dette origine a Marianske Lazne nel primo ‘800.
La decisione dell’imperatore Francesco I° di valorizzare gli stabilimenti termali sorti, alla fine del ‘700, intorno ad una fonte dove si curavano contadini e popolani, fu all’origine della terza città Frantiskovy Lazne.
Costruite in funzione delle cure termali, queste città hanno quindi un’impostazione di città giardino in cui si passeggia amabilmente, sostando a lungo, intrecciando le cure idroponiche all’ascolto di orchestrine all’aperto, alle piacevoli conversazioni e alla contemplazione del passeggio altrui.

Atmosfere eleganti e rilassate in cui si sfoggiavano le migliori toilettes e i gioielli più preziosi, trascorrendo spesso anche intere stagioni, tra un ballo e un concerto, prima di tornare nella capitale.
Il soggiorno nelle città termali diventava un appuntamento mondano, in cui tutti i potenti d’Europa s’incontravano e tessevano accordi, matrimoni, trattati, spartizioni di terre.

E con loro frequentavano questo mondo dorato intellettuali e artisti: Goethe, Beethoven, Chopin, Kipling, appassionati habitués, che costituiscono l’albo d’oro di queste città.
Nell’800 e nei primi anni del ‘900, le cure si svolgevano nei famosi bagni, edifici sfarzosi con cabine attrezzate per tutti i trattamenti.
Oggi gran parte di questi stabilimenti sono trasformati in hotel altrettanto sfarzosi, dove si può sognare di rivivere la Belle Epoque.

In molti di questi hotel si svolgono le cure internamente, i reparti sono attrezzati perfettamente con tutte le più avanzate tecnologie e terapie del XXI° secolo.
Buona parte del fascino di un soggiorno in queste città, ovviamente, deriva proprio dagli ambienti in cui si svolgono le cure termali.
Esempio eccellente é l’hotel Nove Lanske, cinque stelle del gruppo Danubius che, a Marianske Lazne, ha un intero complesso di hotel, tutti collegati internamente. Dalle cabine di cura degli anni ’10 sono state ricavate camere e suites che conservano le pareti piastrellate originali, mentre a pochi privilegiati è riservato il lusso di un bagno nella Sala da bagno reale fatta costruire dal re Edoardo VII d’Inghilterra, innamorato della città, e nel Bagno Imperiale, fatto costruire per la visita dell’imperatore Francesco Giuseppe.
A tutti gli ospiti dell’albergo, invece, è riservato il piacere di immergersi nelle vasche del Bagno Romano decorato da colonne, marmi e mosaici.

A Marianske Lazne, ( immortalato nel famoso film “L’anno scorso a Marienbad), che all’inizio del ‘900, dopo la svizzera St.Moritz, era la località termale più cara e più lussuosa d’Europa, altro must imperdibile é il famoso colonnato progettato da due architetti viennesi con la sua struttura merlettata di ghisa in stile neobarocco dai ricchi particolari ornamentali. E, di fronte al colonnato, la moderna “ fontana cantante”, unica nel suo genere, che a ore fisse lancia in aria i suoi getti d’acqua accompagnati da meravigliose melodie.
A Karlovy Vary, invece, simbolo dello sfarzo di altri tempi é il Bagno Imperiale aperto nel 1895, considerato uno tra i più lussuosi edifici del suo tempo, dotato di ogni comfort, cabine per massaggi, bagni caldi e a vapore, metodo Kneipp, elettroterapia.
Tuttavia oggi si possono visitare solo alcuni saloni con soffitti affrescati, pareti di legno intarsiato e ricchi lampadari di cristallo, dove sono state girate alcune scene del film 007 Casino Royale.

La ricchezza sontuosa e lo sfarzo della città si manifesta in tanti altri aspetti che la rendono indimenticabile: l’hotel Pupp, il quartiere West End, costruito dagli inglesi verso la collina, il lungo colonnato corinzio, tutta la passeggiata lungo il Teplà, il fiume “caldo” sulle cui rive è sorta la città, il teatro.
Karlovy Vary presenta una disposizione scenografica lungo la stretta valle del Teplà e in alto sulle colline: dovunque si dispongono palazzi, caffè, ristoranti, hotel, negozi di moda, di porcellane e di cristalli. Come i famosi cristalli Moser, la cui fabbrica fu fondata nel 1857 da Ludwig Moser, diventato poi fornitore dell’imperatore Francesco Giuseppe.

Oggi le cristallerie Moser producono servizi di cristallo inciso e dorato che arredano le tavole di tutte le monarchie europee e vengono spesso utilizzati in occasione di eventi eccezionali (www.moser-glass.com)
Punto di incontro odierno per tutta la città é anche il colonnato anni ’70, costruito nell’età della Repubblica socialista, che contiene la famosa Polla, madre di tutte le sorgenti di Karlovy Varyi: lo zampillo sale da una profondità di circa 2 chilometri lungo una profondissima frattura del terreno, lanciandosi ad un’altezza di 12 metri giorno e notte, ad una temperatura di 73°, la più calda tra tutte le fonti della città. Mentre le altre sorgenti riescono a produrre alcuni litri al minuto, la fumante Polla nello stesso tempo getta in superficie 2000 litri. Con una visita guidata si possono visitare anche i sotterranei della sorgente e scoprire la ricchezza delle incrostazioni minerali che fanno la fortuna di queste acque.

Se Karlovy Vary è la città più sfarzosa e scenografica, Frantiskovy Lazne é la più quieta e appartata. Dominata dal colore “giallo Asburgo”, appare come una città giardino con i padiglioni eleganti, le fontane, i colonnati sparsi all’interno di enormi parchi che invitano al passeggio. Qua e là appaiono anche statue che ricordano il passaggio di personaggi illustri. La più famosa statua della città è dedicata a Frantik, (Franceschino), un bambino nudo che tra le braccia stringe un grosso pesce, e garantisce fertilità a tutte le signore ospiti della città.
Proprio per assaporare al meglio cultura e atmosfera Belle Epoque, la scelta ideale sarà il Dvorak Spa hotel Carlsbad del Vienna International Hotels & Resorts, certificato recentemente quattro stelle superior per l’eccellente servizio e il comfort offerto ai viaggiatori. Con la sua elegante facciata Art Nouveau, legata proprio ai tempi d’oro di Karlovy Vary, si affaccia sul fiume Teplà, nel cuore della città.
La vicinanza alle fonti calde e la presenza di una Spa interna che offre i trattamenti di cura e benessere permette agli ospiti dell’Hotel Dvorak di godere i vantaggi specifici di una permanenza in città (www.hotel-dvorak.cz)
Informazioni: www.visitczechrepublic.com/it-IT
Franca Dell’Arciprete Scotti