Da sette generazioni la famiglia Faiveley produce vini, tra i migliori di Borgogna con attenzione e cura ai dettagli in ogni millesimo e in ogni cru
BORGOGNA, ANNATA 2018
Estravagante, precoce, ma di straordinaria qualità e quantità.
Un’annata caratterizzata da una delle estati più calde dell’ultimo mezzo secolo dove la scelta della data di vendemmia è stata fondamentale per l’ottenimento di vini di qualità.
Un millesimo molto classico che può essere degustato nella sua giovinezza vista l’agile beva dei vini, esaltati da un grande ricchezza di aromi.
LA SELEZIONE IN VIGNA
Il raccolto delle uve, iniziato alla fine di agosto, si è concluso dopo 19 giorni, consegnando importanti quantitativi di uve, alte infatti le rese dei pinot neri e chardonnay (paragonabili a quelle del 2009) mentre più basse in Côte Chalonnaise.
L’attività di selezione dei grappoli è stata a beneficio delle uve che si presentavano con una maturazione ottimale: alti livelli di zucchero e di pH, acidità bassa e una perfetta maturità fenolica.
I primi vigneti vendemmiati sono stati quelli nella zona del Mercurey mentre nella Côte de Beaune si è incominciato dai Grand Cru Corton-Charlemagne e Corton «Clos des Cortons Faiveley».
Una nota da sottolineare riguarda la percentuale vinificata delle uve: 50% per il Musigny Grand Cru, 25% per il 1ers Cru di Chambolle-Musigny e Echezeaux Grand Cru e il 20% per il Mercurey «La Framboisière».
DEGUSTAZIONE
ROSSI
Vini di tonalità intensa, ricca e calda (simile a quella del 2009). Vini maturi, solari e ben strutturati con potenti aromi di frutti neri e cenni di note goudron. Sorsi dal carattere seducente che li rendono paragonabili alle annate 2017 e 2011.
BIANCHI
Vini di ottimo equilibrio tra freschezza e maturazione, una media tra le annate 2016 e 2015.
La buona maturità delle uve ha dato origine a vini morbidi, leggeri e aromatici.
IL DOMAINE
Da sette generazioni la famiglia Faiveley produce vini, tra i migliori di Borgogna con attenzione e cura ai dettagli in ogni millesimo e in ogni cru. D’altra parte la Cote d’Or è il luogo in cui ogni centimetro diventa mito, in cui Chardonnay e Pinot Noir sono i protagonisti prestigiosi, lavorati da Pierre Faiveley dal 1825, anno in cui inizia la sua avventura. Arrivando ai giorni nostri dal 2004 sono Erwan Faiveley e, dal 2014 anche la sorella Eve a capo del Domaine, tra i più grandi della Borgogna, per i suoi 122 ettari tutti di proprietà ripartiti in oltre 56 diverse denominazioni su tutta la regione tra cui 12 Grand cru e 25 Premier cru come: Chambertin, Clos de Beze, Corton Charlemagne, Clos de Vougeot, Corton Clos des Corton, e molti altri.
IN VIGNA E IN CANTINA
Abitualmente si pratica la potatura corta, il diradamento dei grappoli, la vendemmia verde e l’inerbimento delle parcelle più produttive. Si attende sempre l’ultimo momento per iniziare la raccolta (contemporanea in tutti i cru) rigorosamente manuale, poi portata al centro di vinificazione in panieri entro massimo due ore per evitare che inizino fenomeni di fermentazione spontanea. Prima di incominciare la vinificazione vera e propria, le uve vengono sottoposte ad una severa selezione acino per acino e, se necessario, i grappoli vengono asciugati con aria fredda. Operazioni rese tutte possibili grazie alla nuovissima cantina recentemente ristrutturata a Nuits-Saint-Georges.
Domaine Faiveley è distribuito da SAGNA S.P.A. dal 1928 – www.sagna.it
Redazione Centrale TdG