Un intenso tour enogastronomico in bici, alla scoperta dei vini di Verona, tra i vigneti della Valpolicella e il Lago di Garda
La regione della Valpolicella offre splendide vedute panoramiche, con i suoi terrazzamenti e vigneti che si estendono sulle colline. E proprio attraverso queste colline si snoda un percorso ciclabile in aperta campagna, tra ampie coltivazioni, ideale per conoscere questo pezzettino d’Italia in sella a una bicicletta.
Il Lago di Garda
Partendo da Verona, si prende questa ciclabile che porta salendo in quota a scollinare fino a raggiungere il Lago di Garda.
Affacciandoci sul lago, sempre in bici, attraversiamo Bardolino e Lazise, due affascinanti paesi situati sulla sponda orientale del lago di Garda. Bardolino è il principale centro della produzione del vino omonimo. Il paese si estende lungo la riva del lago e offre una splendida vista panoramica. Il suo centro storico è caratterizzato da stradine acciottolate, piccole piazze e edifici storici.
Nonostante Bardolino sia famoso per il suo vino omonimo, è anche noto per l’olio d’oliva prodotto nella zona circostante. Ogni anno, a settembre, si svolge la “Festa dell’Uva e del Vino”, una sagra dedicata alla celebrazione del vino e della cultura locale.
Lazise è un altro incantevole paese situato sulla riva orientale del Garda, a pochi chilometri a nord di Bardolino. Anch’esso offre una splendida vista sul lago e un centro storico caratterizzato da strette vie medievali e da un affascinante castello scaligero. Se si ha tempo a disposizione, il porto di Lazise è un punto di partenza ideale per esplorare il lago in barca.
Entrambi, Bardolino e Lazise, offrono una combinazione di bellezze naturali, storia e cultura, rendendoli luoghi ideali per una piacevole visita sulle sponde del lago di Garda.
Infine, dopo 58 km di pedalate, raggiungiamo Peschiera, sempre in sella alla nostra due ruote anche se si trova a soli 15 km di treno da Verona. Dopo tanti chilometri ci vuole una meritata pausa presso un’azienda agricola per degustare il Bardolino e poi si ritorna in treno verso la città di Romeo e Giulietta.
La Valpolicella
Il giorno dopo si parte alla scoperta delle colline della Valpolicella percorrendo una bella pista ciclabile attraverso strade di campagna che, immerse tra i vigneti, fiancheggiano antichi casolari ed eleganti Ville Venete: alcune di esse sono ora prestigiose cantine e meritano una visita non solo per l’arte che celano, ma per una meritata degustazione enologica. E proprio il fine ultimo di questa pedalata è quello di fermarsi ad assaggiare il rinomato vino Valpolicella.
I vigneti della Valpolicella sono famosi in tutto il mondo per la produzione di vini di alta qualità, comprendono una superficie di circa 7.600 ettari di terreno collinare nella provincia di Verona, e producono principalmente vini rossi, in particolare il Valpolicella Classico, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella. Questi vini sono prodotti utilizzando principalmente tre varietà di uve autoctone: Corvina, Corvinone e Rondinella.
Il vino Valpolicella Classico è un vino rosso giovane e fruttato, caratterizzato da aromi di ciliegia e fragola. L’Amarone della Valpolicella è un vino molto apprezzato, ottenuto dall’appassimento delle uve prima della vinificazione. Questo processo di appassimento conferisce al vino una maggiore concentrazione di aromi e una struttura più complessa. Il Recioto della Valpolicella è un vino dolce, ottenuto dalle stesse uve dell’Amarone, ma fermentato per un periodo più breve per conservare parte degli zuccheri naturali dell’uva.
A degustazione finita e con gli occhi pieni di bellezza si ritorna verso il centro città, pedalando all’ombra delle colline terrazzate e seguendo il corso del fiume Adige.
Soave e il suo vino
Per concludere in bellezza questo tour “ciclo-enologico” non poteva mancare una visita a Soave. Attraversando il centro storico di Verona, ci si ritrova, poco dopo, immersi nella campagna, costeggiando piccoli corsi d’acqua fino ad arrivare alle verdeggianti vallate dell’est veronese. Dopo un paio di facili e panoramiche salite, si arriva finalmente a Soave, antico borgo circondato da possenti mura medievali e dominato da un castello.
Il Castello di Soave è di origine medievale, in buono stato di conservazione e offre una spettacolare vista panoramica sulla città e sulla campagna circostante. Si possono visitare le sue torri, camminare lungo le mura e ammirare l’architettura storica.
Ma per immergersi nell’atmosfera unica di Soave, niente di meglio che passeggiare per le sue stradine acciottolate, ammirando le case colorate, gli edifici storici e respirando l’atmosfera medievale del borgo. Da non perdere Piazza Antenna, la piazza principale di Soave, piena di caffetterie per una pausa rinfrescante e la Chiesa di San Lorenzo, situata nel centro del borgo. Questa chiesa gotica risalente al XIII secolo è affascinante sia dall’esterno sia dall’interno, con i suoi affreschi e il suo campanile. Il borgo, inoltre, ospita durante l’anno diverse manifestazioni legate al vino, come la Festa dell’Uva, che offrono l’opportunità di immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni locali.
E proprio con il fine di questa full immersion nelle tradizioni locali, una volta saziata la sete di cultura, è il momento di assaporare il vino locale. Soave è famosa per la produzione del suo vino omonimo.
Il vino Soave è principalmente prodotto utilizzando il vitigno Garganega, che deve costituire almeno il 70% dell’uvaggio, insieme ad altre varietà bianche come il Trebbiano di Soave e il Chardonnay, che possono essere utilizzate in percentuali minori. Questa combinazione di vitigni conferisce al Soave la sua tipica freschezza, aromi fruttati e una buona acidità.
I vigneti di Soave sono situati su colline vulcaniche, caratterizzate da terreni ricchi di basalto, che donano al vino un’identità unica. La coltivazione dei vigneti avviene principalmente in regime di pergola veronese, un sistema di coltivazione tradizionale che consente una buona esposizione al sole per le uve.
Il Soave si caratterizza per la sua piacevolezza e versatilità, spaziando dall’abbinamento con antipasti, pesce e frutti di mare, fino ad accostamenti con formaggi freschi e piatti a base di verdure. È apprezzato per la sua freschezza e la sua facilità di beva.
Si chiude così, in questa splendida cornice, tra pedalate e vino, il tour ciclo-enologico nel veronese e, seppure a malincuore, una volta raggiunto San Bonifacio, si prende il treno per il ritorno a Verona.
Silvia Donatiello
Per più informazioni: www.cyclando.com