La più grande festa del vino e del turismo del vino in Europa che si è tenuta sabato 25 e domenica 26 maggio.
Cantine Aperte ha riscosso un grande successo, con la partecipazione di circa un milione di persone, un pubblico variegato composto da visitatori italiani e internazionali che hanno approfittato dell’occasione per scoprire le eccellenze del territorio.
Nonostante le previsioni meteo non proprio favorevoli, gli enoturisti hanno potuto visitare le oltre 800 Cantine Aperte associate al Movimento Turismo del Vino.
Anche le cene con il vignaiolo in Friuli Venezia Giulia e Umbria hanno avuto un grande successo, tanto da registrare il tutto esaurito a dimostrazione della volontà del pubblico a conoscere più da vicino i protagonisti della realtà enologica.
Alcune cantine in Sardegna, Calabria, Sicilia, Campania e una cantina della Lombardia ripeteranno l’appuntamento questo fine settimana.
“Siamo felici della partecipazione e dell’entusiasmo degli enoturisti che hanno visitato le cantine e animato i nostri eventi” ha comunicato il presidente di Movimento Turismo del Vino Italia Nicola D’Auria.
“Questa edizione è stata una grande dimostrazione di affetto da parte del mondo dei winelovers, che nonostante la pioggia hanno contribuito a rendere speciali queste due giornate.
Credo che una risposta del genere sia particolarmente importante quest’anno, dopo la firma del Decreto sull’Enoturismo che inizia finalmente a regolamentare un settore tanto importante per il nostro Paese. Ringrazio i produttori, i partner e tutti coloro che si sono spesi affinché l’evento riuscisse nel migliore dei modi” ha concluso D’Auria.
Le regioni con più partecipazioni
- le Marche (75 cantine)
- il Friuli Venezia Giulia (68 cantine)
- il Veneto (73 cantine)
- la Toscana (oltre 90 cantine)
Diversi programmi hanno unito l’intrattenimento e il viaggio con la degustazione: nell’Oltrepò Pavese, in Lombardia, circa 20 vespe hanno accompagnato gli enoturisti alla scoperta delle cantine.
La bassa temperatura ha permesso anche di organizzare particolari degustazioni, come la polentata in Valtellina.
In Friuli Venezia Giulia le partecipazioni sono state oltre 30.000 e hanno superato quelle dello scorso anno.
Il sabato ha partecipato un pubblico competente, molto interessato anche agli abbinamenti tra vino e cibo che hanno esaltato la territorialità.
Il Trentino Alto Adige ha visto la partecipazione di un pubblico composto tra le 8.000 e le 10.000 persone e tra i vari eventi ha organizzato sfilate di auto storiche e laboratori di pittura con il vino.
Anche in Veneto hanno partecipato numerosi enoturisti.
Ha avuto successo anche l’iniziativa #CantineAperteMoments lanciata sui social.
I programmi a tema organizzati per raccontare l’evento in chiave WineExperience anche attraverso contest specifici come quello dei soci vicentini, hanno coinvolto il pubblico e sono stati apprezzati.
Nelle Marche hanno partecipato tantissimi giovani che hanno approfittato della possibilità di scoprire il territorio attraverso l’app Cantine Marche in Tour.
In Umbria è stata molto apprezzata “L’Evoluzione” della manifestazione, che quest’anno ha puntato sulla qualità dell’accoglienza e dell’offerta e sull’educazione al bere consapevole.
Nelle cantine di MTV Basilicata vino e cultura hanno fatto da filo conduttore: sono stati infatti organizzati speciali itinerari tra varie località di interesse storico.
Il MTV Puglia ha organizzato nelle cantine fino alla tarda serata di domenica musica, concerti nelle bottaie, verticali di etichette storiche, minicorsi con sommelier professionisti, attività di approfondimento, connubi vino/arte, spettacoli e incontri con artigiani del gusto.
Molto soddisfatti anche MTV Abruzzo, MTV Molise, MTV Toscana, MTV Lazio, MTV Valle d’Aosta.
Non solo vino e abbinamenti gastronomici per Cantine Aperte
Alcune cantine in tutta Italia hanno accolto i propri partecipanti con musica, concerti in vigna e singolari esibizioni con strumenti musicali “diversi”, come botti e valigie.
Anche le passeggiate tra i filari hanno riscosso grande successo.
Tutte iniziative che hanno dato la possibilità ai vari partecipanti di toccare con mano un mestiere affascinante come quello del produttore di vino.
Tra le iniziative di beneficienza è bene ricordare le collaborazioni con AIRC per l’Umbria e UNICEF per il Friuli Venezia Giulia, ai quali sono stati devoluti gli incassi delle vendite dei calici.
Sui social sono state condivise oltre 4.000 foto con l’hashtag #CantineAperte2019.
La grande partecipazione all’evento ha inoltre portato ad un importante ritorno economico per tutto ciò che gravita attorno a Cantine Aperte, come le strutture ricettive e ristoranti.
Cantine Aperte si riconferma un appuntamento imperdibile, in grado di offrire una grande varietà di proposte territoriali e di coinvolgere con appuntamenti sempre nuovi i turisti del vino.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa