C’è sempre stato un avamposto francese in Piemonte. E’ Pinerolo: ora, una serie di tour gratuiti svelano questa storia. Sono organizzati dal Consorzio Turistico Pinerolese e Valli, incaricato dal Comune di Pinerolo, nel quadro del progetto “Paesaggio fortificato, nell’evoluzione del rapporto storico tra il Piemonte e la Francia” realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Prendono il via domenica 15 maggio e accompagnano torinesi e turisti – al pomeriggio o sul far della sera – per tutta l’estate, fino al prossimo 9 settembre: si scoprono torri, mura e fortificazioni, ma anche chiese e documenti antichi conservati alla Biblioteca Alliaudi. Quella francese è un’influenza che, in fondo, basta solo cercare a Pinerolo. Si respira ancora: nei luoghi, nella lingua, nel confronto inter-religioso.
«I rapporti tra Pinerolo e la Francia hanno caratterizzato lo sviluppo storico della città. La vicinanza ha fatto sì che, ogni qualvolta i re di Francia manifestassero mire espansionistiche in Italia, Pinerolo, come e più di altre città piemontesi, divenisse un obiettivo ambito per poter accedere alla pianura padana» afferma Stefano Ricca, guida turistica, che ha affiancato il Consorzio nell’ideazione dei tour.
Dopo essere stata per oltre 120 anni, nel tardo Medioevo, un’importante capitale regionale per i Savoia Acaja, per altri 120 anni Pinerolo diventerà per i transalpini, in tre differenti fasi tra XVI e XIX secolo, un avamposto militare al di qua dello spartiacque. Così, da sede di potere per una piccola ma importante corte principesca, la città alle porte di Torino viene trasformata nei due primi periodi di dominazione francese in un imprendibile complesso di fortificazioni, andate, però, quasi interamente perdute a fine Seicento con la restituzione della città ai Savoia.
«Il periodo napoleonico e la secolare presenza valdese nelle vallate del Pinerolese fanno poi della cultura e della lingua francese una realtà particolarmente diffusa e viva» aggiunge Ricca.
Nei tour si andranno a scoprire le tracce ancora visibili della presenza francese del passato tra la città e la collina sovrastante, legando i luoghi visitati alla storia e alle storie che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, anche tramite letture e visionando documenti d’archivio, oltre alle rare ma interessanti vestigia monumentali, memoria della Pignerol del XVI, XVII e XIX secolo.
Le visite sono gratuite.
Ci si prenota inviando una mail al Consorzio Turistico Pinerolese e Valli a info@turismopinerolese.it. Informazioni al numero 331/390.14.45.
Il progetto “Paesaggio fortificato, nell’evoluzione del rapporto storico tra il Piemonte e la Francia” vede la Città di Pinerolo come capofila di un partenariato che comprende i Comuni di Fenestrelle, Usseaux, Prali, l’Accademia di Musica di Pinerolo, la Fondazione La Tuno e la Fondazione Centro Culturale Valdese. Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
IL PROGRAMMA
Domenica 15 domenica 29 maggio alle 14,30
“Torri, mura e fortificazioni”
Il tour permette di ammirare Pinerolo dall’alto della torre del campanile di San Maurizio, recentemente aperto alle visite dopo lavori di restauro.
Seguendo un percorso lungo il tracciato di quelle che erano le mura di fortificazione della città a partire dal XVI secolo, si andrà a scoprire un luogo sotterraneo, una polveriera, scampato alle demolizioni di fine 1600: è una testimonianza, rara ma ancora visibile, di quella che era una città militare francese considerata imprendibile.
Sabato 25 giugno e venerdì 9 settembre alle 20,30
“Luoghi, personaggi e vicende”
L’itinerario di visita ha il suo punto di partenza: è la Chiesa di Sant’Agostino, o Santa Maria Liberatrice, costruita all’inizio del lunghissimo periodo di dominazione francese nel XVII secolo. Il suo nuovo impiego come sede di un allestimento legato alle vicende che ne fecero un agguerritissimo avamposto militare del Regno di Francia permetterà di iniziare una camminata a scoprire storie anche attraverso suggestive letture a tema. La visita culminerà alla torre del campanile di San Maurizio.
Sabato 3 settembre alle 14,30
“Pinerolo francese e i Valdesi”
La presenza francese a Pinerolo ha lasciato tracce visibili: affiorano camminando per le sue strade e piazze, altre sono custodite negli archivi. La Biblioteca Alliaudi, in questa occasione, aprirà le sue porte per poter osservare alcuni interessanti documenti, capaci di tramandare eventi ed aneddoti della ‘Pignerol’ dal XVII al XIX secolo. Seguendo un percorso che ripercorre quello degli scomparsi bastioni della città fortificata, si giungerà al Tempio Valdese per parlare della minoranza religiosa spesso perseguitata, talvolta favorita dalla presenza francese in città.
Redazione Centrale TdG