Atteso oltre un milione di enoturisti in tutta Italia.
I sindaci si preparano all’evento nelle piazze e nei borghi a vocazione vinicola con misure di controllo per garantire una festa senza incidenti. Plauso per l’ultima direttiva del Ministero degli Interni.
Direttiva del ministero degli Interni sulla sicurezza delle manifestazioni pubbliche
Le Città del Vino esprimono soddisfazione per la recente direttiva del ministero degli Interni in materia di sicurezza e organizzazione delle manifestazioni pubbliche, approvata a metà luglio.
La direttiva, rivisitando e chiarendo le precedenti linee d’indirizzo, parla esplicitamente di “approccio flessibile” alla gestione del rischio e conferma la necessità di piani, procedure e personale qualificato, ma dando centralità al ruolo dei sindaci, cui è affidato il compito di rilasciare gli eventuali procedimenti autorizzativi con le misure di sicurezza da adottare.
Un chiarimento che arriva anche dopo le osservazioni e le sollecitazioni delle Città del Vino, in vista della più grande manifestazione enoturistica dell’estate: Calici di Stelle, organizzata in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino.
“Prendiamo atto dei risultati di un percorso fatto insieme alle autorità per raggiungere un equilibrio tra le necessità di sicurezza e ordine pubblico e quelle dei territori vitivinicoli che si adoperano per promuoversi anche attraverso eventi, feste e sagre, dove si aprono bottiglie e si utilizzano bicchieri di vetro – ha commentato Floriano Zambon, presidente di Città del Vino -. La direttiva va nella giusta direzione perché tiene conto anche delle necessità dei territori, degli operatori e del volontariato. I nostri Comuni anche quest’anno faranno il massimo per garantire che un’occasione di festa come Calici di Stelle si svolga come sempre nel miglior clima possibile e con le dovute misure di sicurezza”.
Calici di Stelle nata per promuovere l’enoturismo italiano
Calici di Stelle è una manifestazione nata dall’idea di trasformare le notti d’estate in un’occasione di promozione dell’enoturismo italiano.
Per questo le Città del Vino, che riunisce oltre 430 Comuni, e il Movimento Turismo del Vino, hanno unito le loro forze per regalare in tutta Italia eventi diversi regione per regione. Il cuore ideale della manifestazione è nell’incontro tra vino e cultura, declinata in eventi, design e arte.
Il programma dettagliato, regione per regione, degli eventi Calici di Stelle
Gli eventi avranno luogo nelle piazze delle Città del Vino
- Piemonte
- Lombardia
- Veneto
- Friuli
- Trentino Alto Adige
- Emilia Romagna
- Toscana
- Umbria
- Marche
- Abruzzo
- Molise
- Lazio
- Campania
- Puglia
- Calabria
- Sicilia
- Sardegna
e nelle cantine del Movimento Turismo del Vino
Città del Vino, associazione dei comuni vitivinicoli italiani
Nasce per aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, quelle attività e progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell’offerta diffusa nel territorio a opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 2,5 miliardi di euro di giro d’affari e 14 milioni di accessi enoturistici, secondo il XIV Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia, a cura di Università di Salerno e Città del Vino, l’enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale.
Associazione Movimento Turismo del Vino
Ente non profit che annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.
Enza D’amato
Fonte Ufficio Stampa