Venire in Cantina a Quistello, situata in quel lembo di lembo di pianura più a est della Lombardia, lontano da grandi città e flussi turistici con l’idea di incontrare persone e personaggi che la possono descrivere al meglio
Vigneti e campi coltivati si alternano a canali e golene, mentre il Po e il Secchia scorrono lenti, abbracciando la zona. Ci si immerge subito nel ritmo lento della campagna mantovana e altresì nella viticoltura locale per scoprire qualcosa di speciale.
Alla vista della Cantina di Quistello, un edificio storico ed imponente in parte risistemato per accogliere ospiti in occasione di degustazioni ed eventi culturali di alto livello, il miglior modo di accogliere con calore è una tavola imbandita per scoprire il vino prodotto e i sapori del territorio cioè il buono di questa terra e, ovviamente, non si può stare in piedi e avere fretta! E’ come in un racconto dove il Lambrusco Mantovano e di Quistello, che accompagnano i vari piatti del territorio, diventano un tutt’uno per esaltare i sapori e i profumi di questa terra
Ogni sorso rivela una storia: il terreno ricco di sali minerali, il microclima degli argini e la cura nei vigneti e nella vinificazione, ma anche la storia di oltre 100 soci della cooperativa e del lavoro costante per raggiungere l’eccellenza e farla conoscere anche oltre i confini nazionali.
Fra un risotto con la salsiccia accompagnato da un Lambrusco Grappello Ruberti di Quistello e un tagliere di affettati, mostarde e formaggio Parmigiano Reggiano accompagnati dal Metodo Classico 1.6 Armonia, si prosegue con un’esplosione di emozioni che coinvolgono sia il palato che l’olfatto. Poi ci si imbatte nella tradizionale Torta Sbrisolona e nella Torta di Tagliatelle con alcune gocce di Vin Cot (mosto cotto di antica tradizione locale) e il cocktail Quistello, un delizioso e inaspettato mix di Moscato Dolce del Vicariato di Quistello e Grappa di Lambrusco ottenuta dalle vinacce di Lambrusco che la Cantina di Quistello fa distillare.
Il segreto della Cantina sta proprio qui, nel saper coniugare tradizioni antiche con il gusto moderno perché il patrimonio dei saperi e sapori si trasmetta alle nuove generazioni e possa essere veicolo di sviluppo e di crescita.
Facendo poi il tour nel cuore produttivo della Cantina dove nascono 18 diverse etichette e 500.000 bottiglie ogni anno, ci si imbatte nella “Vigna di Ivan”, un vigneto sito all’interno della proprietà della Cantina ove sono impiantate tutte le varietà di uve e di Lambruschi che la Cantina utilizza, un vero e proprio vigneto didattico.
Sempre nel solco di un’attenzione che la Cantina ha non solo nella produzione ma anche nella cura del territorio e del sociale.
Da qui lo scorso settembre si è effettuata la prima vendemmia al vigneto didattico a diverse persone che hanno voluto o per la prima volta o nel ricordo del passato vivere l’esperienza della vendemmia sensoriale: fatta con le mani dai bimbi e non solo.
Un rito senza tempo. Una preziosa occasione per far vivere una straordinaria esperienza ai più giovani. Una meravigliosa possibilità per condividere gesti senza tempo che riportano alla mente antiche usanze che hanno caratterizzato l’infanzia e la giovinezza di molti di noi. Un modo per guardare dentro ad ogni bicchiere e vedere come e dove tutto ha inizio.
Tutto questo è solo un aspetto di come si sia trasformata la Cantina di Quistello in questi anni: non solo luogo di produzione ma anche luogo dove si possono fare esperienze uniche ed irripetibili.
Redazione Centrale TdG