
Come ti senti a pochissimi minuti dalla fine di questa avventura?
Sono molto felice di questo traguardo perché ciò significa che sono riuscito a portare fin qui la mia idea di cucina e soprattutto a comunicarla a tutta Italia. Il mio obiettivo è quello di fare capire quanto importante sia il sapore e come questo debba essere l’elemento fondamentale anche dell’alta cucina, della cucina stellata intendo. Voglio essere un esempio da seguire per i grandi chef
A chi dedichi questa vittoria?
Alla mia mamma, scomparsa l’anno scorso, era una grandissima cuoca che riusciva a preparare piatti prelibati con pochissimo condimento, è lei che mi ha trasmesso il gusto della cucina
La tua esperienza come medico ti ha aiutato anche in cucina?
Certamente, è stato fondamentale. Grazie alla mia professione ho potuto approfondire personalmente la conoscenza degli ingredienti, studiarne a fondo le caratteristiche per elaborare così una cucina sana in cui il sapore deve essere l’elemento più importante.
Il ricordo più bello di questa esperienza?
Non ho dubbi, la faccia di Bruno Barbieri quando ha messo in bocca la mia insalata e mi ha detto: “Mi hai clamorosamente ferito”

La stanchezza fisica che da casa non si percepisce assolutamente ma che è vi assicuro è davvero tanta. Costruire le puntate di MasterChef è stato molto faticoso, basti pensare che per realizzare un confessionale ci sono ore di registrazioni. Sono prove molto pesanti per noi concorrenti che si protraggono per molte settimane
Cosa farai adesso?
Partirò per l’Alto Adige dove trascorrerò alcuni giorni a sciare, lo sci è la mia passione, ma coglierò anche l’occasione per andare a trovare alcuni chef stellati di quella zona
Chiara Serafino