Incastonata tra le colline di Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, l’azienda Le Colture non è solo una cantina, ma un autentico presidio di tradizione, innovazione e dedizione familiare
Un equilibrio perfetto tra passato e futuro, dove la sapienza artigianale si fonde con la visione moderna di una nuova generazione.
A dare inizio a questa storia è Cesare Ruggeri, il patriarca, un uomo di vigna e d’ingegno che nel 1983 decide di trasformare l’esperienza di famiglia in un progetto imprenditoriale autonomo. Con la moglie Biancarosa al fianco, fonda l’Azienda Agricola Le Colture, dando il via a una delle avventure più significative del territorio di Valdobbiadene. La sua è una scelta controcorrente per l’epoca, quando la prassi era vendere le uve ai grandi produttori. Cesare, invece, decide di gestire l’intera filiera, dalla coltivazione alla bottiglia, imprimendo una firma unica e riconoscibile sui suoi vini.
Oggi la guida è passata ai figli Silvia, Alberto e Veronica Ruggeri, che con energia e passione hanno raccolto l’eredità del padre, portando entusiasmo e nuove idee. Tre anime distinte, ma unite da un’unica visione: preservare l’eccellenza e continuare a far crescere l’azienda di famiglia con la stessa cura e passione che ha caratterizzato l’opera di Cesare.
Il cuore pulsante dell’azienda sono i suoi 45 ettari di vigneti, un unicum nel territorio del Conegliano Valdobbiadene DOCG, dove la proprietà diretta della terra è una rarità. I filari si distribuiscono in 16 poderi che si estendono dalle rive scoscese di Santo Stefano fino ai colli del Soligo e all’altopiano di San Pietro di Feletto. La diversità pedoclimatica di questi terreni, con suoli di marne, arenarie e argille, conferisce ai vini una ricchezza di sfumature aromatiche e una complessità unica. Ogni appezzamento è seguito con cura artigianale, nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente. La lotta integrata e la selezione manuale dei grappoli durante la vendemmia testimoniano una dedizione totale al rispetto della natura.
La cantina è un altro luogo dove tradizione e tecnologia si incontrano. Mentre l’esterno conserva l’aspetto di una classica casa colonica, all’interno trovano spazio le più moderne attrezzature enologiche. Questa dualità è il riflesso della filosofia produttiva: coniugare l’antica sapienza con l’innovazione, senza mai sacrificare la naturalità del prodotto. La produzione di circa 800.000 bottiglie all’anno è il frutto di un processo controllato in ogni fase: dalla vigna alla bottiglia, ogni passaggio è supervisionato dalla famiglia Ruggeri con meticolosa attenzione.
Ma l’azienda Le Colture non è solo vino. Nel 2006, il desiderio di ampliare l’esperienza di accoglienza ha portato alla nascita dell’Agriturismo Prime Gemme, un’oasi di relax e benessere situata a Nervesa della Battaglia, a pochi chilometri dalla sede aziendale. Nato dal restauro di un antico casale degli anni Venti, Prime Gemme è una finestra aperta sulla bellezza incontaminata del paesaggio veneto. Circondato dai colli del Montello e dalle rive del Piave, questo luogo offre ai visitatori un’esperienza di soggiorno autentica, dove il tempo sembra rallentare e la natura diventa protagonista. Le camere, arredate con gusto sobrio e richiami alla tradizione locale, invitano a un’immersione completa nella bellezza rurale. Passeggiate a cavallo, escursioni in bicicletta lungo sentieri naturalistici e percorsi culturali tra le vicine città d’arte come Treviso, Conegliano e Asolo completano l’esperienza.
L’offerta enoturistica di Le Colture è pensata per regalare al visitatore non solo il gusto del vino, ma anche la storia di una terra e della sua gente. Le visite in cantina, guidate direttamente dai membri della famiglia, rappresentano un viaggio nel cuore della cultura vitivinicola del Valdobbiadene. Non è solo un racconto di vitigni e metodi produttivi, ma una narrazione che coinvolge paesaggi, persone e storie di vita vissuta. La filosofia è chiara: la cultura del vino è parte integrante della cultura del territorio.
Guardando al futuro, Le Colture non smette di innovare. Sempre attenta e impegnata in progetti di sostenibilità ambientale, l’azienda ha implementato tutta una serie di interventi che includono l’uso di energia fotovoltaica e la lotta integrata in vigna. L’obiettivo è chiaro: non solo produrre vini di alta qualità, ma farlo nel rispetto del pianeta e delle generazioni future.
Il valore della famiglia è il filo conduttore che attraversa tutta la storia di Le Colture. Ogni scelta è condivisa e partecipata, come testimoniano le parole di Veronica Ruggeri: “Siamo una vera e propria famiglia del vino. Ognuno di noi ha un ruolo preciso, ma lavoriamo tutti insieme, mossi dalla stessa passione”. E forse è proprio questa unione a rappresentare il più grande punto di forza dell’azienda.
Ecco, quindi, come Le Colture non sia solo un nome, ma una promessa che si rinnova ogni giorno. Significa “coltivazioni”, ma anche “cura e cultura”. È l’essenza di una famiglia che, con radici profonde nelle colline di Valdobbiadene, trasforma la tradizione in futuro. Con la stessa visione di Cesare Ruggeri, i suoi figli oggi scrivono nuove pagine di questa storia, certi che l’eccellenza non sia un punto di arrivo, ma un viaggio senza fine.