L’innovazione tecnologica nelle cantine tra customer experience e storytelling.
Secondo alcune statistiche, il 62% dei turisti italiani vorrebbe un’applicazione o un sito che conduca alla scoperta delle tipicità enogastronomiche del luogo, mentre il 52% vorrebbe visitare i luoghi di produzione che utilizzano tecnologie multimediali per arricchire l’esperienza di visita.
I dati emergono dal Rapporto sull’Innovazione Tecnologica nel Turismo Enogastronomico redatto da Roberta Garibaldi, il quale mostra una situazione aggiornata delle tecnologie più utilizzate in questo settore, mostrando anche case study interessanti provenienti da tutto il mondo.
Roberta Garibaldi spiega: “Le nuove tecnologie, dalla realtà virtuale e aumentata, agli ologrammi, ai tavoli multimediali, possono facilitare la relazione coi turisti, prima, durante e dopo l’esperienza.
Investire in tecnologia nel turismo enogastronomico significa soddisfare i millennials, ma non solo: il forte interesse i dati ci indicano emergere in modo trasversale.
Con la tecnologia possiamo stimolare una esperienza turistica più immersiva, coinvolgente e personalizzata.
Si pensi alla realtà virtuale ed aumentata nelle cantine che permette di ‘vivere’ il processo produttivo sulla reale durata dei 12 mesi e non limitatamente alle due ore di visita. L’utilizzo delle nuove tecnologie può permette di educare il visitatore alla cultura del cibo e del vino in modo divertente, utilizzando ad esempio i video giochi.
Chi fruisce del digital storytelling è tendenzialmente più soddisfatto e quindi maggiormente propenso a condividere l’esperienza vissuta.
L’azienda può così incrementare il numero dei visitatori ed intercettare nuovi target”.
Il settore agroalimentare italiano è invece ancora poco aperto alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie: solo il 4% (circa 1,1 miliardi di Euro) sul totale della domanda eCommerce nazionale è rappresentato dal commercio elettronico in campo alimentare.
Un dato di molto inferiore rispetto a quello di mercati internazionali di competitor come Francia, Germania, Regno Unito e USA, nonostante la crescita di questi ultimi anni (Osservatori.net)
Tecnologie multimediali per arricchire l’esperienza di visita
La cantina Bodegas Ramòn di Bilbao, in Spagna, offre la “Experiencia Oculus”.
Con l’utilizzo di visori per la realtà virtuale, i visitatori possono sperimentare un viaggio alla scoperta dell’azienda, dei vigneti e del processo di vinificazione, dalla nascita dell’uva sino all’imbottigliamento del vino.
Hennessy ha realizzato un percorso che mostra la storia del brand e il processo di produzione del cognac grazie all’alternarsi sapiente di tecnologia e racconto umano: una delle esperienze più riuscite e interessanti del settore.
Le singole innovazioni tecnologiche (realtà virtuale e aumentata, schermi multi-touch, video a 360°, ologrammi, ecc.) vengono sempre più utilizzate contemporaneamente.
Un grande esempio è rappresentato dai percorsi multimediali nelle strutture museali che usano queste tecnologie per consentire al turista di visitare il museo e allo stesso tempo di viverlo e interagire con esso.
La Cité du Vin di Bordeaux, per esempio, illustra la cultura del vino nel mondo attraverso un percorso permanente che è un concentrato di tecnologie multimediali che sorprendono e istruiscono il visitatore, stimolandone la vista, l’udito, il tatto e l’olfatto.
In Italia il Museo Lavazza permette di compiere un vero e proprio percorso sensoriale.
Grazie all’utilizzo di una tazzina multimediale, il visitatore può attivare installazioni, approfondire la conoscenza del caffè e dell’azienda attraverso materiali digitali e raccogliere informazioni e ricordi.
In Olanda l’Heineken Experience, museo aziendale dell’omonimo brand, offre al visitatore la possibilità di vivere esperienze sensoriali che toccano il vertice quando il visitatore viene scosso, spruzzato con acqua ed esposto al calore come accade a una pinta della birra olandese.
Gli schermi multi-touch consentono invece al visitatore di interagire attraverso l’utilizzo delle mani o di particolari oggetti.
Queste superfici, oggi molto diffuse, vengono impiegate per variati scopi: per dare informazioni, favorire l’interazione sociale, collaborare.
JCB Tasting Salon di Yountville in California ha inserito nei propri locali tavoli digitali multi-touch in grado di identificare il vino semplicemente appoggiandovi il bicchiere.
Una volta riconosciuta la tipologia, la superficie dei tavoli consente al consumatore di accedere a informazioni personalizzate per conoscere meglio ciò che sta bevendo, anche grazie a video di supporto.
Un’altra innovazione tecnologica entrata nel mondo del turismo enogastronomico è rappresentata dalle chatbot.
Ad esempio, The Wine Pairer è un personal sommelier che consiglia il giusto abbinamento del vino con la pietanza che si mangia, spiegandone le ragioni.
Franco è invece l’assistente virtuale della cantina Colli della Murgia in Puglia che risponde a domande sulle produzioni vitivinicole, sull’azienda e sul territorio.
Il MAVV- Museo dell’arte, del vino e della vite di Reggia dei Portici permette invece, attraverso videogiochi, di simulare le fasi della vinificazione, dalla raccolta dell’uva fino all’affinamento consentendo di capire quali fattori determinano la qualità di un prodotto.
Un sommelier “virtuale” al termine giudica l’operato.
Robot al posto dell’uomo
I robot di servizio svolgono compiti e attività a supporto del lavoro dell’uomo e, grazie agli sviluppi più recenti, stanno trovando sempre più larga applicazione anche nel settore turistico.
Il Robot Theme Restaurant a Chennai (in India) è un ristorante tematico in cui i clienti ordinano tramite il proprio smartphone e i piatti vengono serviti al tavolo da un cameriere robot.
Questo rappresenta un elemento di attrazione oltre che un’esperienza in cui la tecnologiasolo è un supporto al lavoro umano.
Anche a Milano è possibile vivere questa esperienza: sulla terrazza di The View by Makr Shakr Rooftop è stato installato un bar robotico itinerante le cui braccia preparano i cocktail precedentemente ordinati via app.

Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa