Era stato Stefano Zanette, dal 2012 presidente del “Consorzio di Tutela della DOC Prosecco”, a dichiarare guerra per primo a diserbanti e fungicidi. Una battaglia sposata di recente dall’assemblea dei soci, che ha deciso di mettere al bando per la vendemmia 2018 glifosato, folpet e mancozeb, rispettivamente un erbicida e due fungicidi usati per decenni nel mondo dell’enologia. Una soddisfazione che emerge dal primo commento del presidente Zanette: “Abbiamo piantato il primo chiodo e da qui non si torna indietro. La vetta è ambiziosa, il percorso verso la totale sostenibilità è lungo e dobbiamo pianificare le mosse successive”. Come a dire, di lavoro da fare ne abbiamo ancora, ma la strada è tracciata.
Un presa di posizione che non ha precedenti, quella dell’assemblea, che a breve diventerà obbligatoria per tutti i produttori che vogliano continuare a produrre vino degno di vantare la denominazione di Prosecco Doc. In realtà, è dallo scorso anno che i produttori sono invitati ad attenersi alle norme contenute in un vademecum presentato nel corso dell’appuntamento di “Vinitaly”, e che rappresenta il primo e fondamentale passo verso la certificazione del sistema, un passaggio cruciale che non ha evitato la discussione, ma che dimostra anche la ferrea determinazione di arrivare ad una sostenibilità spinta al massimo che include pratiche agricole rispettose, ma senza mai dimenticare la parte economica e sociale.
“L’anno che abbiamo davanti è il tempo necessario per adottare le soluzioni più idonee al raggiungimento di un obiettivo ancor più ambizioso: una certificazione di sostenibilità per l’intera Denominazione – aggiunge Zanette (nella foto a fianco) – come ho avuto modo di spiegare ai soci, si tratta di una scelta di ‘responsabilità sociale’ che non ha nulla a che vedere con le valutazioni scientifiche, di competenza d’altri enti. La scienza ci è stata di conforto nell’assicurare che, anche senza queste sostanze, è possibile fare una viticoltura di qualità. Mi appello ora al senso di responsabilità di ciascuno per portare avanti ilsalto culturale che abbiamo deciso di compiere: il Consorzio assicura tutto il supporto necessario affinché le aziende produttrici possano affrontare al meglio questo delicato ma ormai irreversibile passaggio”.
Germano Longo