Sorridevano, gli italiani, quando nei ristoranti all’estero si sentivano proporre un rosè: roba per signorine, dicevano, surrogato di un’Italia dalla tinte nette, che chissà perché, preferiva dividersi in due fazioni: i rossi e i bianchi. Con un po’ di imbarazzo, il mercato da qualche anno ha scoperto che avevano ragione loro, gli stranieri, a mettere in carta i rosè, vini per lungo, troppo tempo considerati da signorine o da aperitivo. Da queste parti se ne imbottigliano circa 4 milioni di ettolitri, al contrario dei cugini francesi, che superano quota 7, ma con un consumo che sfiora i 9 milioni. Prime avvisaglie di una sonora rivincita, che è merito anche di iniziative come “Italia in Rosa”, prima manifestazione voluta del centinaio fra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori del “Consorzio Valtènesi” e interamente dedicata ai rosè italiani, che da dieci anni si batte per superare i luoghi comuni e aprire le porte delle cantine che contano ai “wine lovers”.
All’ultima edizione di Vinitaly, miglior palcoscenico possibile, sono state annunciate le date che celebrano il primo decennale di “Italia in Rosa”: il week end fra il 2 e il 4 giugno, in concomitanza con la Festa della Repubblica, nella spettacolare cornice del “paese del Chiaretto”, il Castello di Moniga del Garda, borgo fortificato del X secolo sulle colline gardesane. Un’edizione, va da sé, in grande stile, come annunciato dal presidente Luigi Alberti, annunciando al punto primo la creazione del “Chiaretto nel Piatto”, una borsa di studio destinata agli studenti degli alberghieri della zona, istituita per celebrare la figura di Sante Bonomo (nella foto qui sopra), presidente del consorzio per due mandati ma soprattutto punta di diamante per la viticoltura della Valtènesi.
Oltre 100 le cantine presenti, in rappresentanza delle aree di produzione italiane ed estere, con la massiccia presenza di tutte le cantine del territorio del Valtènesi, protagonista assoluto anche della nuova Doc “Riviera del Garda Classico”, nata da un patto sottoscritto dal 90% dei produttori della zona, chiamato ad unificare Rossi, Chiaretti, Bianchi, Spumante Rosè e Groppello nelle due attuali denominazioni: “Riviera del Garda Bresciano” e “Garda Classico”.
Come corollario all’evento ospitato al Castello di Moniga del Garda, un concorso dedicato all’etichetta più accattivante e la “Regata Storica del Garda”, espressamente dedicata al decennale di “Italia in Rosa”. Per info e aggiornamenti: www.italiainrosa.it.
Germano Longo