Conclusi i brindisi di fine anno è tempo di bilanci per il vino Made in Italy che aumenta del 7% il valore dell`export e raggiunge il massimo storico di sempre a 6 miliardi di euro. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti che conferma il successo della prima voce dell’export agroalimentare nazionale.
La crescita all’estero, in valore e in volume, è una ottima premessa dopo una vendemmia classificatasi tra le più precoci e scarse del dopoguerra con un taglio della produzione del 26% rispetto allo scorso anno.
L’Italia mantiene comunque il primato mondiale tra i produttori, davanti alla Francia, con circa 40 milioni di ettolitri destinati per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
Nel 2017 rispetto all’anno precedente le vendite all’estero hanno avuto un incremento in valore del 6% negli Usa che sono di gran lunga il principale cliente. Il futuro del Made in Italy dipende dalla “capacità di promuovere e tutelare le distintività che è stata la chiave del successo nel settore del vino dove ha trovato la massima esaltazione la valorizzazione delle specificità territoriali che rappresentano la vera ricchezza del Paese – dichiara il Presidente di Coldiretti”.
a cura di Roberto Rabachino su Fonte dati Coldiretti