È iniziata il 29 agosto la vendemmia delle uve da cui nasceranno i Trentodoc delle Cantine Ferrari.
“Diamo inizio alla raccolta con un clima ideale: le belle giornate di agosto hanno assicurato una maturazione delle uve lenta, con buona dotazione zuccherina e un’acidità superiore alle aspettative, soprattutto dopo un’annata agraria sfidante”, ha commentato Marcello Lunelli, Vice Presidente e Responsabile Tecnico delle Cantine Ferrari, ricordando come le frequenti piogge della prima parte dell’estate abbiano messo alla prova la professionalità dei viticoltori trentini.
Ancora una volta ha fatto la differenza il posizionamento in media e alta quota dei vigneti e sono state ripagate le scelte orientate al raggiungimento di un equilibrio vegeto-produttivo del vigneto abbinato a una difesa biologica. Una strada che Ferrari segue da anni sia nei suoi vigneti di proprietà, in conversione al biologico, che in quelli dei conferenti, a cui viene chiesto di seguire un protocollo definito “Vigneto Ferrari – per una Viticoltura di Montagna Sostenibile e Salubre”.
La previsione a oggi è di una vendemmia quantitativamente inferiore all’anno precedente ma lunga, ben distribuita e con ottimi esiti in termini di complessità e finezza degli aromi; il successivo lavoro in cantina saprà poi ulteriormente esaltare le migliori caratteristiche di Chardonnay e Pinot Nero per creare Trentodoc di grande eleganza.
Le Cantine Ferrari continuano il loro trend di successo, dopo l’ultimo, straordinario, di Rio 2016, in cui hanno presenziato non solo come bollicine ufficiali di Casa Italia in abbinamento al “signature plate” CIAOLÀ creato dallo chef Davide Oldani, confermando una tradizione che dura sin dal 2008, ma hanno sicuramente dato grande valore sociale alla loro presenza contribuendo al progetto del RefettoRio Gastromotiva, aperto nel quartiere Lapa di Rio de Janeiro da “Gastromotiva” dello chef David Hertz e da “Food For Soul” di Massimo Bottura.
L’iniziativa è nata dal successo del Refettorio Ambrosiano, che come progetto parallelo a Expo Milano 2015, aveva portato più di 60 chef internazionali a cucinare per persone in difficoltà il surplus alimentare proveniente dall’Esposizione. A Rio è stato fatto lo stesso con il Villaggio Olimpico, nell’ottica non solo di sfamare, con la collaborazione di grandi chef accorsi da tutto il mondo, i più sfortunati abitanti della comunità, ma di creare un senso di dignità intorno alla tavola.
“Poco più di un mese fa abbiamo festeggiato insieme a Massimo Bottura la sua vittoria nella prestigiosa classifica The World’s 50 Best Restaurants e oggi siamo felici di affiancarlo in un progetto così importante, che si sposa perfettamente con la responsabilità sociale e l’attenzione alla sostenibilità che portiamo avanti ogni giorno nel nostro lavoro” ha affermato Matteo Lunelli, Presidente delle Cantine Ferrari, visitando in anteprima, il 5 agosto, il Refettorio in compagnia del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Paolo Alciati