
L’Amarone, già citato da Catullo e apprezzato dall’illuminista Scipione Maffei, racchiude infatti in sé i sentori e i segni di una terra e di un paesaggio unici e l’Azienda Allegrini – affermata a livello internazionale, interprete appassionata di questo vino e portatrice di una tradizione familiare secolare nel mondo della viticoltura – conferma con questa collaborazione non solo la spinta innovatrice che l’ha sempre contraddistinta ma anche l’attenzione per il mondo dell’arte e della cultura, già avviato con gli eventi alla Peggy Guggenheim, nelle sedi di New York e Venezia, ma soprattutto con l’acquisto e il restauro della cinquecentesca Villa della Torre, capolavoro assoluto di Giulio Romano. In seguito all’importante accordo, proprio Villa della Torre, un unicum tra le ville rinascimentali, sarà una delle sedi in cui si potranno svolgere le iniziative culturali progettate dal Museo Statale Ermitage insieme a Ermitage Italia e ad Allegrini sui temi e gli argomenti che sviluppino il legame tra arte e vino. Intanto le bottiglie esclusive di “Amarone DOC per l’Ermitage” faranno da ambasciatrici della cultura, del gusto e della bellezza italiana negli eventi ufficiali che si svolgeranno nel Museo sulla Neva nel prossimo lustro e faranno apprezzare un altro caso dell’eccellenza italiana.
Enza D’Amato
Fonte: Uff. Stampa