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Tenute La Montina: 20 anni di Franciacorta

19 Gennaio 2014 by Roberto Vitali

Vittorio, Giancarlo e Alberto Bozza sono fortemente radicati in Franciacorta e a Monticelli Brusati, dove la loro famiglia ha origine ed è menzionata come proprietaria di fondi e terreni fin dal Quattrocento. Gente di campagna, nel senso più vero e autentico del termine, che ha con la terra un legame profondo e ancestrale, la conosce, la rispetta, la coltiva da generazioni. Gente che ama la terra e proprio dalla terra è voluta ripartire, negli anni Ottanta, per lanciare la scommessa più audace, realizzare un grande, ambizioso, sogno: diventare protagonista di una realtà di assoluto valore che si stava affermando, quel “fenomeno Franciacorta” oggi codificato e riconosciuto fra i più dinamici e innovativi del panorama enologico internazionale. Una realtà in cui la famiglia Bozza crede fermamente e con cui, di pari passo, è cresciuta e si è affermata: oggi si chiama “Tenute La Montina”.
tenute-la-montina
Era dunque il 1982 : i fratelli Bozza acquistano la proprietà delle monache Dorotee in Contrada Baiana, circa 12 ettari fra bosco e vigne, con cascina e convento. Il loro obiettivo, produrre Franciacorta. I lavori nelle vigne (da cui vengono estirpate le vecchie viti, sostituite da Chardonnay, base ideale per i Franciacorta, Pinot nero e Pinot bianco) vanno di pari passo con la costruzione della cantina, completamente interrata nella collina e impercettibile dall’esterno, dove vengono scavate le gallerie di affinamento, la sala vinificazione, la barricaia. Ai primi terreni se ne aggiungono via via altri, fino a raggiungere i 72 ettari attuali, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Anche la cantina viene ampliata nel 2008 e oggi, nel suo complesso, “La Montina” ha una capacità di stoccaggio di circa 3.000.000 di bottiglie e si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°), condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 450.000 bottiglie annue. Il 2010 è per le Tenute La Montina una data importante: una nuova fase della storia iniziata nel 1987 con la prima vendemmia commercializzata nel 1990, per giungere a quella del Ventennale 2007, in degustazione dal 2010.
Per celebrare le prime 20 vendemmie, la famiglia Bozza ha rinnovato non solo l’immagine grafica aziendale, ma anche il design delle bottiglie nei formati Classico, Magnum e Jeroboam. La nuova immagine è stata creata dall’artista Paolo Menon, membro del Museo della Permanente di Milano, noto per la sua passione e conoscenza del mondo dell’enologia, che ha interpretato con sensibilità lo stile di oggi dell’azienda. Gli elementi sculturali della nuova bottiglia esprimono da subito eleganza e austerità: dalle linee sinuose dell’ampolla, il lungo collo riceve alla base un cammeo fuso nel vetro, raffigurante due leoni che reggono una tiara. L’altorilievo intende fondere simbolicamente la cultura bresciana del territorio rappresentato dal leone dell’antica Brixia fidelis (motto blasonato della città di Brescia), all’orgoglio leonino de La Montina radicata nella seicentesca tenuta di campagna bresciana appartenuta a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – da cui prese nome anche la collina retrostante.
Altro elemento di seduzione visiva – altrettanto importante nel suggellare i gesti creativi da dedicare a un vino – è l’etichetta che s’incastona nella nicchia in bassorilievo. Ogni etichetta è stata declinata nei sei colori che contraddistinguono le altrettante tipologie dei Franciacorta La Montina: il color avorio per i Brut, l’oro per i Brut Millesimato Aurum, l’argento per i Brut Satèn Argens, il verde per gli Extra Brut, il rosa melograno nelle versioni Rosé Demi Sec (bottiglia nera) e Rosé Extra Brut Rosatum (bottiglia trasparente), per concludere con l’etichetta di colore nero, logo in oro per denominare le Vintage, le grandi Pas Dosé Riserva, orgoglio di famiglia. Non da ultimo, una piccola raffinatezza grafica: il nuovo logo riportato sulle etichette riprende la storica “M”, in omaggio alla continuità con il carattere tipografico che l’azienda ha utilizzato fino al 2010.
Nella fotografia: Alberto, Vittorio, Giancarlo e Michele Bozza
Roberto Vitali – roberto.vitali15@tin.it
13 Aprile 2010

Filed Under: Brevi Tutto Drink

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