
“Scrivere la biografia del dott. Fiore è stata un’ esperienza molto gratificante – dice l’autore – perché nelle ricerche e nella raccolta di testimonianze ho scoperto tante cose interessanti che riporto testualmente nel libro. Ciò che mi ha colpito di più concerne soprattutto “la grande forza di volontà” del personaggio, che riusciva a fare bene tante cose. Virtù testimoniata dai tanti testimoni che ho intervistato, appartenenti a ceti sociali e a settori diversi, a realtà territoriali distanti, a formazioni politiche anche opposte, che hanno testimoniato anche la sua correttezza nell’esercizio del ruolo politico. Un evidente esempio del suo carisma è dato dal fatto che ancora oggi tanti suoi amici continuano i progetti nel sociale, l’impegno in politica, il servizio nelle strutture sanitarie, rifacendosi agli insegnamenti di Ninni Fiore. Il dott. Gianni Pompeo, sindaco pro tempore, quando Fiore ne fu il vice, nella testimonianza resa, mi ha parlato della rivoluzione culturale e dell’esempio di buona politica che ha lasciato: ”Prima di noi c’era un comitato d’affari all’ufficio tecnico comunale, che, per rilasciare le licenze in tempi ragionevoli pretendeva soldi (la tangente). Con Ninni Fiore, ed io l’ho messo lì per questo – ha sottolineato nella sua dichiarazione l’exsindaco – il comitato d’affari è stato messo fuori: tutti quelli che avevano le carte in regola ottenevano la giusta certificazione nei tempi necessari, senza dare nulla, com’è sancito dalla legge”.
Questo libro di Vinci, presentato in anteprima a Roma, nel contesto del Consiglio Generale del Movimento Cristiano Lavoratori, e che sarà presentato ufficialmente sabato 5 ottobre nella splendida cornice del Teatro Selinus, a Castelvetrano, è il nono nel carnet dell’esperienza letteraria del giornalista. La quarta biografia dopo quelle dedicate a Marco De Bartoli e a Carlo Nicolosi Asmundo, per la collana I SEMI, Veronelli Editore e Vito Bocina, dalla vigna all’arte mobiliera.
20 Agosto 2013