I maccheroni? Sono nati nel deserto africano mentre il risotto alla milanese ha origini arabe. E il babà? Non è napoletano, ma nasce nientemeno che in Polonia! La “parmigiana” non è nata a Parma mentre sono italianissimi il “pan di Spagna” e la “zuppa inglese”. Cuocere a “bagnomaria”: chi era mai questa Maria?
Oggi si parla molto di alimentazione e il mondo della gastronomia sembra circondato da grande interesse. Eppure il consumatore italiano è spesso scarsamente informato sull’origine dei piatti e degli alimenti, nonché sugli stretti legami che intercorrono fra alimentazione e salute.
Tante curiosità, tante storie, tante leggende sull’argomento sono svelate nel volume di Renzo Pellati “La storia di ciò che mangiamo”, Daniela Piazza Editore, fresco vincitore del Prix de la Littérature Gastronomique 2015, assegnato dall’Académie Internationale de la Gastronomie.
Nel corso della cerimonia, che si è svolta presso la Reggia di Colorno sede di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, sono stati sottolineati i valori culturali e, al tempo stesso, l’impostazione divulgativa del libro, ricco di aneddoti, di fatti curiosi, di notizie a volte bizzarre che aiutano a comprendere l’evolversi delle abitudini alimentari, la comparsa di miti e pregiudizi e l’importanza della ricerca scientifica in merito.
Renzo Pellati, specialista in Scienze dell’Alimentazione e in Igiene, nonché giornalista A.S.A., è autore di numerose pubblicazioni in campo scientifico e divulgativo. Membro di società scientifiche che si occupano di Nutrizione umana (A.D.I. – S.I.N.U. –S.I.S.A – A.N.S.I.S.A.) e dell’Accademia Italiana di Cucina, di cui è componente del Centro Studi Nazionale, collabora a quotidiani e periodici a diffusione nazionale sui temi dell’educazione alimentare.
RENZO PELLATI
La storia di ciò che mangiamo
Daniela Piazza Editore, Torino
2010 (3°) – € 28,00
Silvana Delfuoco