Da giovedì 7 novembre in libreria la famosa guida ai ristoranti stellati.
È stata presentata al Teatro Municipale di Piacenza la 65a edizione della Guida Michelin Italia, che si conferma la seconda Guida più stellata al mondo.
Sono 11 i ristoranti con tre stelle nell’edizione 2020 della guida.
- Piazza Duomo ad Alba (CN)
- Da Vittorio a Brusaporto (BG)
- St. Hubertus, a San Cassiano (BZ)
- Le Calandre a Rubano (PD)
- Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN)
- Osteria Francescana a Modena
- Enoteca Pinchiorri a Firenze
- La Pergola a Roma
- Reale a Castel di Sangro (AQ)
- Mauro Uliassi a Senigallia (AN)
- Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
La guida 2020 consiglia ben 374 ristoranti stellati
- 328 ristoranti (30 novità)
- 35 ristoranti (2 novità)
- 11 ristoranti (1 novità)
Le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.
Le new entry nella guida Michelin 2020: il Mudec entra nel novero dei tristellati
Nella Guida Michelin Italia 2020 si inserisce nel novero dei più prestigiosi ristoranti Enrico Bartolini al MUDEC.
Enrico Bartolini ha conquistato la sua prima stella nel 2010 a le Robinie e poi nel 2011 al Ristorante Devero, la seconda nel 2014. Nel 2017 approda al MUDEC, confermando la seconda stella e guadagnando oggi la terza.
“Per la sua varietà, che armonizza tradizioni regionali e creatività, per la ricchezza dei suoi prodotti e l’eccellenza dei suoi chef, l’Italia brilla al centro del panorama gastronomico globale. 33 nuovi ristoranti stellati si affacciano sulla scena culinaria offrendo la propria, personale testimonianza delle infinite varianti della cucina del Bel Paese. Su tutti, brilla il nuovo ristorante tre stelle Enrico Bartolini al MUDEC, in cui la personalità dello chef spicca per ricerca e sperimentazione, armonizzandosi perfettamente con la dinamicità di Milano e regalando un tocco da artista al ricco patrimonio gastronomico italiano.” commenta Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale Guide Michelin.
Sono due le novità tra i 35 ristoranti 2 stelle che “meritano una deviazione”
- La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo. Lo chef Michelangelo Mammoliti classe 1985, propone una cucina che è diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I piatti esprimono rigore, tecnica e precisione, ma l’anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si aggiungono proposte di mare, ingredienti esotici, talvolta asiatici, e i prodotti coltivati personalmente da Michelangelo nell’orto del ristorante.
- GLAM di Enrico Bartolini a Venezia. Con tanta fantasia la carta “pesca” nel mercato di Rialto e non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio reinterpretate dall’estro dello chef Donato Ascani, classe 1987. La sua proposta è una solenne sintesi tra creatività e istinto ispirati nel quotidiano dagli ingredienti locali con tocchi d’oriente e erbe aromatiche della laguna.
Le regioni più stellate
- La Lombardia è la regione più stellata, con 6 novità: 62 ristoranti (3 con 3 stelle | 5 con 2 stelle | 54 con 1 stella).
- Il Piemonte, con 4 novità, è sempre in seconda posizione, con 46 ristoranti (1 con 3 stelle | 4 con 2 stelle | 41 con 1 stella).
- la Campania, con 6 novità, si colloca al terzo posto del podio, con 44 ristoranti (6 con 2 stelle | 38 con 1 stella).
- la Toscana, con 6 novità, per un totale di 40 ristoranti (1 con 3 stelle | 4 con 2 stelle | 35 con 1 stella).
- il Veneto, a quota 37, con due novità (1 con 3 stelle | 4 con 2 stelle | 32 con 1 stella).
Le province più stellate
- Napoli è sempre in vetta con 26 ristoranti (6 con 2 stelle | 20 con 1 stella)
- Roma in seconda posizione con 24 (1 con 3 stelle | 1 con 2 stelle | 22 con 1 stella).
- Milano con 20 ristoranti, la cui vitalità in molti campi vede oggi finalmente premiata anche la sua scena gastronomica grazie al nuovo tre stelle. (1 con 3 stelle | 3 con 2 stelle | 16 con 1 stella).
- Bolzano con 19 (1 con 3 stelle | 4 con 2 stelle | 14 con 1 stella).
- Cuneo a quota 18 (1 con 3 stelle | 2 con 2 stelle | 15 con 1 stella).
“Anno dopo anno, la Guida rileva che la straordinarietà della nostra cucina sta nell’eccellenza dei prodotti, nelle tradizioni radicate nel territorio e nella capacità di innovare. Forse è “tutto qui”, ma essere semplici e allo stesso tempo innovativi è un duro lavoro, che esige costanza, passione e collaborazione. Congratulazioni, quindi, a tutti gli chef e ai loro team che danno risalto alla scena gastronomica italiana, che può andar fiera dei suoi 374 ristoranti stellati.” soddisfatto Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia.
In occasione della presentazione della Guida Michelin Italia 2020 sono stai conferiti 4 premi speciali:
- Mentor Chef Michelin 2020, by Eberhard assegnato a Gennaro Esposito, Ristorante Torre del Saracino, Vico Equense.
- Giovane Chef Michelin2020, by Lavazza assegnato a Davide Puleio, Ristorante L’Alchimia, Milano.
- Serivizio di Sala Michelin2020, By Coppini assegnato aSara Orlando Ristorante Locanda diOrta, Orta San Giulio.
- Passion for Wine Michelin 2020, By Consorzio del Brunello di MontalcinoRino Billia, Ristorante Le Petit restaurant, Cogne.
La Guida Michelin 2020 oltre le stelle propone ai suoi lettori oltre 2700 alberghi e ristoranti.
Tra i 2075 ristoranti inoltre:
- più di 1400 ristoranti propongono un buon pasto con prodotti di qualità
- e 266 sono i Bib Gourmand, di cui 25 novità. (La faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi indica un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 €).
La guida si può scaricare gratuitamente anche dalla app Michelin Ristoranti per iOS e Android.
Molto ricco di informazioni è il sito www.guide.michelin.com/it che funziona come motore di ricerca della Guida Michelin Italia, e permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget.
A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata. Inoltre, il sito contiene una sezione editoriale in cui si trovano ristoranti, novità in anteprima e itinerari suggestivi segnalati dagli ispettori durante il loro continuo, ma sempre nuovo, “Viaggio in Italia”.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa