Giornate dedicate alla sostenibilità della filiera del Mediterraneo dal 2 al 4 ottobre 2019.
Dal 2 al 4 ottobre i professionisti di vari settori si sono riuniti a Licata, sul litorale di Agrigento, per riflettere insieme sulla sostenibilità della filiera del Mediterraneo.
L’evento internazionale intitolato ‘nnumari, nel mare, è stato ideato dallo chef bistellato Pino Cuttaia che ha convocato una rete di professionisti per costruire assieme modelli di sviluppo sociali e ambientali replicabili e condivisi.
Il manifesto ‘nnumari 2020
Le tre giornate hanno visto cuochi, produttori, imprenditori, artisti e comunicatori affrontare varie tematiche con l’obiettivo di formulare un manifesto ‘nnumari 2020 che conterrà modelli di sviluppo sociali e ambientali replicabili e condivisi, presto pubblicato e disponibile sul sito nnumari.it.
Tre i punti cardine da sviluppare nel manifesto:
- il valore della tradizione e i nuovi lavori del Mediterraneo
- l’educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni
- la cucina come punto di incontro.
L’evento ha avuto inizio con i saluti dello chef Pino Cuttaia che ha ricordato l’importanza del “recupero dei gesti”.
Molti gli interventi di queste giornate di lavoro:
- Marcello Scalisi, direttore di UNIMED e Marta Craveri di Foundation Maison de Sciences de l’Homme hanno presentato il progetto della Summer School di ‘nnumari rivolta a 15 studenti, di cui 11 donne, provenienti da 11 diversi paesi del Mediterraneo tra cui Algeria, Palestina, Egitto, Italia, Cipro, Marocco, Spagna, Austria, Francia.
- Il Direttore Scalisi ha presentato i ragazzi che hanno partecipano in questi giorni alla Summer School e che contribuiranno a una riflessione sul concetto di “identità mediterranea”.
- Sono intervenuti, inoltre, Alessandro Vanoli, storico e scrittore
- Ugo Tramballi, scrittore e giornalista
- Marco Miuccio, Ufficiale della Guardia Costiera
- ed Eva Alessi, responsabile consumi sostenibili e risorse naturali di WWF (con un video messaggio). Eva Alessi, con il suo intervento, ha spiegato l’importanza delle pratiche del “no-spreco” e del “limitato consumo” invitando tutti ad essere consumatori consapevoli e informati. Le Aziende sponsor, Bulthaup, Electrolux, Gai, Illy, Intesa Sanpaolo, Ruinart e Sanpellegrino sono intervenuti e hanno interagito in coerenza con le loro policy di comunicazione; in particolare Illy e Ruinart che hanno presentato il loro esempio di aziende sostenibili con l’impegno a rispetto dell’ambiente nei loro processi di produzione.
Il summit ‘nnumari ha affrontato tematiche relative a:
- ricerca
- comunicazione
- turismo
- cultura del mediterraneo
Gli interventi salienti:
- Partendo dalla ricercatrice Margherita Cappelletto del CNR che ha sottolineato l’importanza dell’identità del Mediterraneo, passando per il giornalista tunisino Mansour Mhenni che ha evidenziato quanto sia importante creare una società democratica capace di conversare tra culture diverse, condividere le esigenze e interrogarsi sulle proprie responsabilità.
- Tra gli interventi la professoressa Francesca Cominelli dell’Università di Parigi che ha focalizzato l’attenzione sul patrimonio culturale e turistico che continua ad evolvere grazie a quattro tipologie di patrimonio legato al tempo, al luogo, ai beni tipici e immateriali di un territorio.
- Grande attesa per la giornalista e attivista egiziana Lina Attalah che ha portato testimonianze personali che dimostrano quanto sia importante l’attività giornalistica per creare una contro narrativa, ossia riportando fatti e verità realmente vissute sul campo. Ha evidenziato inoltre il ruolo dell’innovazione informatica che agevola la comunicazione e l’informazione globale.
- Infine, Pierre Doumet presidente de la Reserva de Biosfera de Jabal Moussa en Líbano che ha riportato l’esperienza della biosfera Jabal Moussa in Libano entrata a far parte del programma Unesco per la tutela dei territori al fine di produrre ricchezza, anche grazie alla partecipazione attiva della comunità locale per lo sviluppo sostenibile.
- “La soluzione siamo noi” così intitolato l’intervento di Mariasole Bianco della Worldrise onlus che ha mostrato il suo progetto sostenibile per la salvaguardia dei mari. Ricerca ed economia circolare in evidenza nel talk tra Intesa Sanpaolo e il ricercatore Giovanni Stanghellini con l’intervento del relatore del Gruppo Sanpellegrino.
- Altri interventi sul tema sostenibilità della filiera del Mediterraneo da parte di Maria Gianniti, giornalista TG1, lo chef patisser Corrado Assenza, i giornalisti Paolo Vizzari e Margo Schachter e il ricercatore Gaetano Settimo, i produttori Nino Barraco, Luisa D’Agostino e l’esperta Valentina Tepedino, Responsabile Società Scientifica di medicina Veterinaria Preventiva per i prodotti ittici, tutti d’accordo sul quanto sia importante l’unione tra contaminazioni attraverso l’apertura e la condivisione.
Masterclass con gli chef
Durante le giornate di ‘Nnumari si sono svolte masterclass capitanate dagli chef del mediterraneo presenti al summit e sostenitori di ‘Nnumari.
Tra loro: Askar Maksut, Assenza Corrado, Baronetto Matteo, Berton Andrea, Caravello Giacomo, Caruso Martina, Cedroni Moreno, Ceraudo Caterina, Di Costanzo Nino, Ferreri Nino, Gaglio Gioacchino, Ingiulla Alessandro, Kavcic Tomaz, LaTorre Pietro, Mazzone Stefano, Migliaccio Andrea, Morello Giovanni, Oldani Davide, Osmenzeza Entiana, Pascucci Gianfranco, Pepe Franco, Perbellini Giancarlo, Ravana’ Alessandro, Rossi Nino, Sinai vitali, Vassallo Jonathan, Veznaver Fabrizio. In evidenza, nei loro piatti presentati e degustati, le materie prime utilizzate nel rispetto della stagionalità.
‘nnumari, un evento unico nel suo genere che per la prima volta ha affrontato argomenti che stanno a cuore a tutta la comunità del Mediterraneo. Presto le date del prossimo appuntamento 2020 e della pubblicazione del suo manifesto.
Qualche informazione in più su “nnumari”
Sulle coste meridionali della Sicilia e precisamente sul litorale di Agrigento nella località di Licata, è stato realizzato un modello di sostenibilità che ha dato sviluppo al territorio e lavoro alla filiera.
Proprio qui nasce ‘nnumari, termine siciliano che significa “nel mare” e rappresenta l’evento ideato dallo chef Pino Cuttaia che, dal 2 al 4 ottobre, convocherà cuochi, giornalisti, economisti, pescatori, allevatori, agricoltori, produttori, artigiani, pescatori, imprenditori, artisti e comunicatori per tre giornate di riflessioni sulla sostenibilità della filiera del Mediterraneo con l’obiettivo di realizzare insieme modelli di sviluppo sociali e ambientali riproducibili e condivisi.
La presentazione a Milano dell’evento ‘nnumari
La conferenza stampa di presentazione si è svolta allo Spazio Bulthaup di Milano alla presenza, oltre di Pino Cuttaia, di Francesco Paolo Di Stefano, project manager del progetto, Marcello Scalisi, presidente di Unimed – Unione delle Università del Mediteraneo, e Nino Barraco produttore agricolo e rappresentante dei tanti protagonisti che lavorano nella filiera agroalimentare.
Il programma dell’evento è stato ricco di convegni, talk, masterclass, momenti di confronto e convivialità tra chef provenienti da varie zone del Mediterraneo, produttori della filiera, aziende esempio di sostenibilità, giornalisti, professionisti di vari settori che diventano per l’occasione i pensatori di un manifesto condiviso ed esportabile come modello, per valorizzare la cultura e la sostenibilità della filiera legata al Mediterraneo.
Il programma completo di ‘nnumari
Ha spiegato Pino Cuttaia: “Durante il percorso della mia carriera ho capito come la Sicilia, il mio territorio, sia il frutto delle contaminazioni dei popoli che hanno vissuto in questa terra. L’arte culinaria del mio territorio non è altro che il frutto di queste diverse esperienze”.
“Mi sono accorto che i miei gesti sono simili ai gesti di altri cuochi e i miei viaggi mi hanno portato a capire che il territorio sul quale insisto ogni giorno è simile in tutti i Paesi del Mediterraneo con la sola differenza del microclima, della stagionalità, degli usi e dei costumi di ognuno di essi.
E così ho capito che è arrivato il momento di realizzare un convivio che ho voluto intitolare ‘nnumari, nel mare, in cui alla stessa tavola ci si confronta su come ogni cuoco di ogni Paese del Mediterraneo lavora la stessa materia prima, come lo stesso cuoco riscontri problematiche simili e come abbia già analizzato quel problema e trovato una soluzione, coinvolgendo tutta la filiera.
E non solo, ma anche altri interlocutori per far diventare quel convivio un pensatoio aperto ad artisti, comunicatori, economi, imprenditori. Siamo parte del Mediterraneo e viviamo tutti in terre unite dal mare; abbiamo tutti problemi in comune e abbiamo il dovere di trovare soluzioni, insieme con l’unico scopo di studiare modelli comuni di sviluppo economici, sociali, ambientali sostenibili”.
Dopo Pino Cuttaia, è intervenuto il project manager Francesco Paolo Di Stefano che ha presentato i concetti alla base del progetto: “eredità, cultura e futuro” oltre al programma e alla presentazione di tutti gli chef dell’evento.
Ricollegandosi al concetto di “futuro”, Marcello Scalisi direttore di Unimed, l’Unione delle Università del Mediterraneo, ha presentato gli obiettivi del progetto di formazione che prenderà il via durante l’evento siciliano.
La Summer School è rivolta a 15 studenti, di cui 11 donne, provenienti da 11 diversi paesi del Mediterraneo e contribuirà a una riflessione sul concetto di “identità mediterranea”.
Su questo punto, Scalisi ha lanciato l’idea di portare avanti una versione in chiave mediterranea del progetto Erasmus che da molti anni già interessa l’Europa con l’obiettivo di coltivare una cultura comune e scambi costruttivi tra i Paesi dell’area.
Infine è intervenuto il produttore Nino Barraco che ha sottolineato l’importanza della valorizzazione di una filiera di qualità, capace di tramandare saperi antichi e produrre prodotti puliti e coltivati in modo sano.
La conferenza si è conclusa con uno showcooking con lo chef Pino Cuttaia e Giancarlo Morelli, chef stellato sostenitore del progetto ‘nnumari.
Alcune informazioni sullo chef Pino Cuttaia
Pino Cuttaia è uno chef bistellato, ha 51 anni e tre figli.
Nel 2000 ha avviato il ristorante La Madia a Licata insieme alla moglie Loredana dove ha ottenuto la prima stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009.
Ha vissuto a Torino, dove ha studiato e lavorato in fabbrica. In quegli anni si è cimentato in cucina, una passione che si è trasformata poi in lavoro.
Ha infatti lavorato a lungo nelle cucine di ristoranti famosi, tra cui Il Sorriso a Soriso (Novara) e Il Patio a Pollone (Biella), per poi tornare in Sicilia.
Da queste esperienze apprende la precisione nel lavoro, che unita al calore, alla passione, agli ingredienti e alle ricette della sua infanzia ritrovati al Sud, gli consentono di reinventare e di cucinare ricordando momenti passati, legati alle stagioni e ai simboli della storia gastronomica della sua gente.
Una cucina della memoria che gli farà conseguire numerosi successi di critica e di pubblico.
Tra gli ultimi riconoscimenti ricevuti da Cuttaia ci sono il Premio Pommery Piatto dell’anno con la Nuvola di mozzarella per la Guida Ristoranti de L’Espresso nel 2013, “Cuoco dell’anno” per il Golosario e il suo Uovo di Seppia, piatto-simbolo dell’edizione 2014 di Identità Golose.
Informazioni sull’evento ‘nnumari
‘nnumari
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Hashtag: #nnumari #nnumari2019 #terreunitedalmare
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa