Altrettanto belle alcune immagini di senzatetto, nel cui sguardo sa cogliere un’ intima fierezza, forse retaggio di una migliore precedente vita.
La Maier, purtroppo scattava solo per il suo personale piacere e possiamo affermare che, essendo stati ritrovati centinaia di rulli ancora da sviluppare, ci ha cosi privato del piacere di apprezzare ancor più la sua testimonianza su un America anni ’50 – ’60 cosi vivi nell’immaginario di tutti noi.
La mostra è stata curata da Anne Morin e Alessandra Mauro, e resterà aperta fino all’8 Ottobre 2017 presso Palazzo Ducale a Genova.
Testo e foto Alberto Doria