Imparare divertendosi è un binomio di sicuro successo: ecco perché bambini e ragazzi trovano nelle masserie didattiche un’esperienza esaltante e dal grande valore sociale e formativo. Si dice spesso che le giovani generazioni stiano perdendo il contatto con le tradizioni, con le proprie radici e, soprattutto, con la “terra”, storicamente caposaldo della cultura italiana e ambito dove tante famiglie nelle generazioni precedenti sono nate e cresciute. D’altro canto, un sempre maggiore interesse culturale ed educativo spinge verso la riscoperta della natura, la salvaguardia della stessa e la conoscenza della bellezza dell’ambiente rurale. E a giudicare dal successo sempre crescente che iniziative innovative stanno riscuotendo, questa seconda tendenza si sta rivelando assolutamente vincente. È il caso delle masserie didattiche, una realtà sempre più diffusa e presente capillarmente nel territorio, capace di coinvolgere migliaia di ragazzi nella scoperta della campagna, delle sue abitudini, della bellezza del suo ambiente, della semplicità affascinante dei suoi animali. Uno strumento educativo di grande efficacia e con una valenza sociale di grande rilievo: la promozione del territorio, la conservazione delle tradizioni e delle tecniche del mondo dell’agricoltura, il rispetto dell’ambiente. Uno degli strumenti più efficaci per contrastare lo spopolamento delle aree rurali e l’abbandono del nobile mestiere dell’agricoltore. In occasione del solstizio d’estate (21 giugno), nelle 123 Masserie Didattiche attive in Puglia, si è svolta la 4° edizione di “Masserie sotto le stelle”, all’insegna della ruralità pugliese. L’evento ha permesso a tutti i partecipanti e molti turisti ospitati negli alberghi della costa, di trascorrere una speciale notte bianca nelle tipiche strutture della cultura agricola regionale. Laboratori, danze del territorio (spizzica e la taranta), canti, degustazioni degli eccellenti prodotti alimentari e percorsi naturalistici hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta delle Masserie Didattiche, queste strutture agricole che alle tradizionali attività hanno affiancato quella della didattica e formazione da vivere all’aria aperta. Per i lettori di Turismo del Gusto, abbiamo visitato le Masserie dalla Terra di Bari all’alta Murgia, dove ognuna ha caratteristiche e prodotti diversi, tutte con b&b e molte con pensione. Iniziamo con la Masseria Lama San Giorgio a Rutigliano, l’edificio dell’Ottocento, restaurato nel rispetto delle antiche architetture, le sale sono in pietra e tufo.
A Mola di Bari, si trova la Masseria Didattica Tenuta Pinto, mirabile villa nobiliare del ‘700 ristrutturata di recente mantenendola intatta come in origine. La Masseria Didattica dei Monelli, la struttura è ubicata nell’agro di Conversano, ospita attività di turismo sostenibile anche per i ragazzi diversamente abili con un centro di documentazione naturalistica, una sala didattica e un piccolo b&b. Sulla strada provinciale per Laterza nei pressi dell’Appia Antica, c’è la Masseria Didattica Losurdo, l’azienda è ha conduzione famigliare, la famiglia custodisce un museo apogeo della civiltà contadina pugliese e laboratori archeologici. A poche centinaia di metri dal Parco dell’Alta Murgia, nel territorio di Altamura, troviamo una tipica struttura locale, la Masseria Didattica Redenta. L’azienda a conduzione famigliare da oltre un secolo. Immersa nell’incantevole scenario dell’Alta Murgia barese, tra le sue attività spazia dall’allevamento delle api e produzione di miele e pappa reale. La Masseria Chinunno sorge tra le sinuose colline che caratterizzano il paesaggio dell’Alta Mura Barese, organizza visiti guidate di interesse storico culturale e gradevoli corsi di cucina. La Masseria Didattica Amicizia, si trova nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Si tratta di un’antica masseria di collina ad indirizzo zootecnico con allevamenti di bovini, ovini, suini e caprini. L’azienda, a conduzione famigliare, è un’azienda Bio-ecologica di 70 ettari coltivata a cereali, oliveti, ortaggi, frutteti, legumi, e vigneti. Dove si possono degustare i prodotti tipici della masseria. A Mariotto, nella Murgia barese si trova la Masseria Didattica Donna Francesca, è un’Azienda agricola a conduzione famigliare, tramandata da tre generazioni, cultori della coltivazione del mandorlo, ulivo, ciliegio e altri alberi da frutta, attiva in tutta la filiera agricola, dalla coltivazione alla trasformazione dei suoi prodotti, garantendo l’autenticità e la genuinità dei suoi prodotti. A Torrito, nel barese si erge la Masseria Didattica Storica Pilapalucci, una grande costruzione in pietra che dal XVI Secolo, splendidamente ristrutturata, sempre dalla stessa proprietà che controllava un vasto territorio. L’antica corte dei cavalli, il mastio, la torre per i piccioni viaggiatori, gli alti muri di pietra fanno pensare a duri cavalieri. Questa masseria è anche il presidio slow food. Una delle ultime masserie che aderiscono è la Masseria Camarda.
Situata tra i meravigliosi centri storici di Ostuni e Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Ostuni è conosciuta nel mondo come la ‘città bianca’ mentre Ceglie Messapica è da sempre considerata la capitale della gastronomia pugliese, con i suoi ristoranti stellati e i suoi ulivi secolari. A cavallo tra l’Adriatico e lo Ionio, Masseria Camarda è in posizione strategica per poter visitare in poco tempo alcuni tra i più bei borghi della Puglia, quali Cisternino, Martina Franca, Alberobello, Locorotondo e Francavilla Fontana, tutti nel raggio di pochi km. Il proprietario è Cesare Fiorio, grande personaggio del mondo sportivo che dice: ” la mia storia è molto semplice e lineare: sono un uomo di sport che ha dedicato tutta la sua esistenza a cercare di portare in alto il nome dell’Italia, delle sue eccellenze, dei suoi uomini, dei suoi valori, della sua creatività e della sua tecnologia. Ora la mia vita è mutata e dai motori da corsa sono passato al trattore agricolo in cerca di una dimensione quasi ormai perduta, senza lo stress degli affanni quotidiani dove si gode la tranquillità degli antichi rapporti personali, del cibo sano e genuino e delle magiche atmosfere che queste terre sane sanno regalare.. È chiaro che non rinnego nulla delle travolgenti passioni che gli sport del motore hanno saputo darmi: dai trionfi con la Lancia nei rally alle vittorie in F1 con la Ferrari e le altre squadre che ho gestito, fino alla conquista dell’oceano Atlantico con nave Destriero.
Fiore all’occhiello dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che ha detto: promuovere la Puglia rurale significa sostenere uno dei comparti dell’economia regionale. Promuovere le attività delle Masserie Didattiche pugliesi equivale altresì a dare maggiore impulso alle potenzialità turistiche locali.
Jimmy Pessina