La quarta edizione di EXPO RURALE organizzata dalla Regione Toscana ha battuto ogni record di presenze superando i 200.000 in 4 giorni. Nel cuore verde di Firenze, al Parco delle Cascine, un’amplissima carrellata su tutti i settori produttivi e le filiere della ruralità toscana con animazioni dal vivo e spaccati della realtà agricola: olivicoltura, viticoltura, cerealicoltura e colture erbacee, zootecnia, caccia, florivivaismo, pesca e acquacoltura, foresta e boschi. Ricchissima anche la filiera Volti, Racconti, Esperienze e quella della Multifunzionalità.
In ogni filiera aree dedicate alla degustazione dei prodotti DOP e IGP, mostre, laboratori, dimostrazioni di mestieri e lavorazioni. Il più affollato il mercato contadino con i prodotti appena raccolti e venduti dagli urbanfarmers, più di 160. Per i più piccini (600 solo quelli delle scuole) laboratori e piccole fattorie didattiche, l’agrinido e l'”orto in condotta”.
Entusiasmo oltre ogni limite per tutte le attività della zootecnia con i migliori soggetti delle razze bovine, ovine, suine, equine allevate in Toscana.
Guardando più da vicino tutto quello che ha riguardato l’alimentazione, molto frequentato il SAFE BAR TAVOLE SICURE nel padiglione Regione Toscana dove medici veterinari, nutrizionisti, tecnici della prevenzione, esperti micologici erano a disposizione del pubblico per chiarire tutti gli aspetti di un’alimentazione sicura.
Anche perché, “tavole sicure tavole ancora più piacevoli”, lo sa bene la Toscana che si è aggiudicata il primo posto nelle bandiere del Gusto assegnate dalla Coldiretti in Italia totalizzandone ben 463.
Ma ecco qualche dato concreto ed emblematico durante Expo Rurale che rivela la misura del successo: spalmati di marmellate e miele oltre 40 kg di pane per le merende dei bimbi nel padiglione della Multifunzionalità; cotti 1200 panigacci nella filiera Volti, Racconti e Esperienze; finita tutta la pasta civica di Migliarino San Rossore; versati 250 litri di vino all’enoteca della Viticoltura, overbooking per tutte le degustazioni a cura della Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori della Toscana; utilizzati 15 kg di sardine per il laboratorio di salatura al padiglione della Pesca e Acquacoltura ; versati oltre 300 litri di olio per degustazioni e aperiolio all’Olivicoltura. E così via, si potrebbe proseguire con ancora molti dati eclatanti.
Tra i tanti appuntamenti ha sorpreso l’eccezionale successo di pubblico della gara tra food blogger “PANZANELLA sfida PANZANELLA” con la partecipazione del grande chef Marco Stabile. Tra tradizione e variazioni sul tema, la palma del vincitore è andata alla blogger di Insalata Mista Cristina Galliti con una panzanella con variazione al sorbetto.
Un’EXPO RURALE che ha visto il trionfo dell’agricoltura come grande esperienza partecipata e condivisa e ha messo al centro il binomio tra sicurezza alimentare e valorizzazione della conoscenza delle produzioni e tradizioni agroalimentari e ha guardato molto da vicino Expo 2015.
ORA et LABORA e COLTIVA – Le erbe e le piante di Vallombrosa
A lungo la scienza officinale è stata appannaggio esclusivo della sapienza dei monasteri dove i monaci erano custodi dei segreti delle piante. In particolare i Monaci Benedettini Vallombrosani, seguendo le indicazioni della regola: “Ora et Labora”, si sono rivolti nei secoli non solo alla cura delle anime, ma anche a quella del corpo. Sin dal 1780, anno in cui il monaco vallombrosano Padre Rimbotti dottore e professore fondò il Laboratorio Farmaceutico di S. Trinita in Firenze, vi è stata una continua ricerca che ha condotto i Monaci odierni a continuare a produrre liquori, tisane, soluzioni idroalcoliche, sciroppi, elisir e prodotti cosmetici che si rifanno alla loro antica tradizione. I prodotti sono il frutto di un’attenta lavorazione delle piante officinali, con metodiche e macchinari tradizionali. Propoli, pappa reale, miele, fitocosmetici, liquori, prodotti di erboristeria, rosolio, cosmetica, creme… sono stati i protagonisti a Expo Rurale dove i visitatori hanno potuto venire a contatto e toccare con mano queste “essenze” di antica saggezza.
Paolo Alciati
Fonte: Uff. Stampa