Un’opportunità semplicemente unica per le 140 aziende, le 6 istituzioni regionali ed i 16 grandi consorzi ed associazioni, provenienti da 14 diverse Regioni italiane, che quest’anno hanno aderito al Progetto Vino di Collisioni. Non solo letteratura e musica, dunque, per la kermesse capace di portare in un piccolo paesino delle Langhe centinaia di migliaia di persone, ma anche un’attenzione particolare alle eccellenze gastronomiche e soprattutto vinicole che hanno contribuito a rendere l’Italia un brand di qualità
Più di 70 esperti provenienti da 10 Paesi del mondo (Europa, Asia, America del Nord e del Sud) sono stati coinvolti in più di 50 appuntamenti tra incontri, seminari e degustazioni professionali guidate dal direttore creativo del Progetto, Ian D’Agata, già Direttore Scientifico di Vinitaly Academy, senior editor di Vinous e collaboratore di Decanter, capace di portare in Italia personaggi del calibro di Antonio Galloni che sabato pomeriggio ha dialogato a porte chiuse con i produttori.
Edizione eccezionale anche per quanto riguarda le presenze istituzionali: per la prima volta, ospite e relatore del palco food&wine, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, che ha dichiarato “Dobbiamo imparare sempre di più a valorizzare i nostri territori, unendo cultura, turismo e patrimonio agroalimentare. Il modello di Collisioni a Barolo dimostra che si possono comunicare con chiavi innovative questi nostri punti di forza. In un paesaggio straordinario come le Langhe, patrimonio dell’UNESCO, è ancora più importante saper attrarre turisti, soprattutto giovani, abbinando intrattenimento e conoscenza”. Hanno assistito agli incontri anche numerosi Assessori Regionali tra cui Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte e Stefano Mai, Assessore all’Agricoltura, Sviluppo dell’Entroterra e delle Zone Rurali della Regione Liguria, affermando “La partecipazione a un evento diforte richiamo come Collisioni, oltre a costituire una vetrina per i prodotti del nostro agroalimentare dieccellenza, è stata una formidabile occasione per esaltare l’impegno e il lavoro quotidiano di centinaia di imprese agricole ancora poco conosciute tra i ‘grandi’ dell’enogastronomia nazionale e internazionale. In particolare penso al comparto vitivinicolo della Liguria che negli ultimi anni sta registrando un trend decisamente molto positivo e, sebbene rappresenti ancora un segmento di nicchia nel panorama nazionale, sta riscuotendo un crescente interesse. La sfida ora è fare conoscere le nostre produzioni e valorizzarle a partire dall’offerta sul territorio sia attraverso eventi e manifestazioni dedicati al vino ligure sia nell’intera filiera dell’agroalimentare, compresa la ristorazione”. Avvistati anche in giro per Barolo Cristiano Shaurli, Assessore alle risorse agricole e forestali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Anna Casini, Assessore con delega all’agricoltura della Regione Marche e Antonello Cracolici, Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Sicilia e Luca Braia, Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, che ha affermato “Connessioni. Una Basilicata del vino capace di creare connessioni all’insegna di #BereBasilicata e della volontà di fare sempre più sistema come regione quella che ha partecipato al Festival Collisioni. I nostri migliori vini tra Aglianico del Vulture, Primitivo e Greco sono stati protagonisti di una degustazione al cospetto dei migliori critici. Connessioni e confronto tra due territori, Basilicata e Piemonte, con Matera e le Langhe patrimonio Unesco, momento importante per presentare il nostro territorio e la sua ricchezza di tradizioni, enogastronomia, cultura e tipicità. Dal sacrificio nasce l’eccellenza. Il vino della Basilicata e la sua qualità sono proprio il frutto di un grande lavoro di crescita dei nostri produttori, che continueremo a sostenere e a far entrare in connessione con il mercato e con gli appassionati, e che a Barolo ha potuto manifestarsi al meglio.”
“Il Progetto Vino di quest’anno ha fatto un notevole salto di qualità – afferma a fine manifestazione Ian D’Agata – con un successo ancora maggiore degli anni passati, grazie principalmente ad un grande lavoro di squadra di giovani ragazzi e ragazze che hanno messo in piedi un’organizzazione impeccabile, rendendo questa edizione a dir poco fantastica. Molto del merito di ciò, senza dubbio, va ai nostri ospiti, grandi professionisti particolarmente bravi e collaborativi, sempre puntuali e molto partecipativi durante le degustazioni: sono loro i primi ad averci detto che abbiamo lavorato bene e, considerando che si tratta di sommelier di ristoranti con due stelle Michelin, wine director di catene con 22 ristoranti o grandi esperti di giornalisti delle maggiori testate del mondo, ci rende veramente orgogliosi e contenti. Questa è la strada giusta che ci permetterà di portare il nome non solo di Collisioni, ma anche di Barolo, in Italia e nel mondo. Quando Filippo Taricco ed io abbiamo cominciato cinque anni fa ad introdurre il cibo ed il vino nel festival, lavoravamo con tre persone e il programma prevedeva due degustazioni ed un’intervista; oggi, siamo arrivati ad avere qualcosa come 50 degustazioni, tantissime interviste e tanta, tanta gioia!”
Quasi 2.000 le bottiglie aperte dai sommelier che hanno presidiato le sale del Castello di Barolo, sede delle attività, per un totale di circa 300 diverse etichette assaggiate, attorno alle quali si sono sviluppati interessanti dibattiti e confronti appassionati.
PROGETTO VINO COLLISIONI
Direttore Creativo: Ian Domenico D’Agata
Contatti Press: Chiara Destefanis