Risultati positivi sia per la qualità dei vini che per i risultati delle numerose iniziative di valorizzazione del paesaggio e di accoglienza
Un 2018 decisamente positivo per la Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra: alla vigilia dei festeggiamenti per il sessantennio di fondazione in programma nel 2019 e con la guida riconfermata del presidente Lorenzo Giordano, i vertici della Cantina hanno dato alcuni dati sulla produzione e sui progetti durante il tradizionale incontro di fine anno con la stampa.
I risultati della Cantina di Vinchio e Vaglio Serra
- un fatturato che a metà anno ha toccato i 9 milioni di euro
- la cantina conta oggi 192 soci che coltivano quasi 450 ettari di vigneto di cui 270 a Barbera
- la vendemmia 2018 ha prodotto quasi 47mila quintali di uva da cui sono stati ottenuti 31.500 ettolitri di vino, di cui la maggior parte di Barbera che copre, nelle sue diverse denominazioni, il 57% del totale
“Una vendemmia che ha dato quantità non eccessive – ha spiegato l’enologo Beppe Rattazzo, da qualche mese alla guida tecnica della Cantina – ma è stata generosa quanto a qualità e bevibilità dei vini soprattutto per quanto riguarda Barbere, Dolcetti e Freise. Eccezionali i bianchi, molto profumati gli aromatici moscato e brachetto”.
Dotata da quest’anno di un moderno laboratorio di analisi che “ci ha consentito di controllare – ha affermato il direttore Ernestino Lajolo – quasi minuto per minuto, in una fase vendemmiale molto lunga come è stata quella del 2018, le caratteristiche delle uve conferite e successivamente dei vini in corso di maturazione”, la Cantina sta lavorando su un Barbera d’Asti da agricoltura biologica che sarà proposto ai consumatori dalla prossima primavera.
“Una piccola produzione per ora (108 q.li di uva n.d.r.) – sottolinea Lajolo – ma che segnala come ci sia attenzione non solo alla sanità del nostro vino ma anche alle nuove tendenze di consumo. In quest’ottica rientra anche l’Alta Langa giunto a metà del percorso produttivo e che potremo assaggiare, sempre in piccole quantità, tra poco più di un anno”.
Buone prospettive anche per la Barbera
Riguardo alla Barbera, ancora una volta è stata sottolineata l’importanza che per garantire buone prospettive all’intero comparto (anche per numero di bottiglie vendute), si deve fare chiarezza sulle varie tipologie a denominazione che da qualche tempo comprendono anche il Nizza docg.
“Oggi – ha spiegato Lorenzo Giordano – si produce ancora troppa Barbera d’Asti che si riclassifica in un secondo momento a Piemonte. Se si vuole che la denominazione Asti sia davvero il fiore all’occhiello che ognuno vorrebbe, bisogna che la si attribuisca solo a quella parte che lo merita sotto l’aspetto organolettico. Per l’uso quotidiano abbiamo buonissime Piemonte Barbera (a Vinchio e Vaglio costituisce quasi il 60% della denominazione) che hanno prezzi accessibili e garantiscono buon reddito a chi le produce”.
Sul piano della valorizzazione e tutela del territorio che rappresentano un forte richiamo per i turisti, sempre in crescita soprattutto quelli provenienti dal nord Europa, sono intervenuti i sindaci di Vinchio e Vaglio, Andrea Lajolo e Cristiano Fornaro e l’arch. Andrea Capellino che dirige il lavoro di sistemazione ormai terminato, del “Sentiero dei nidi di Vinchio“, un percorso naturalistico che collega la Cantina alla Riserva naturale della Val Sarmassa e di cui si preveda l’apertura nella prossima primavera.
Nella prima metà del prossimo anno dovrebbero terminare anche i lavori, curati dai Comuni di Vinchio e Vaglio Serra, per la costruzione di un Nordic Walking Park nell’area della Val Sarmassa, dell’area camper e bike in regione San Pancrazio, la cui gestione sarà affidata alla Cantina e del Belvedere Unesco (uno dei sei previsti nell’area patrimonio dell’umanità) sul panoramico bastione, sede una volta del castello di Vinchio, oramai distrutto.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
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