A poche settimana dall’inaugurazione ufficiale della nuova cantina de La Regola, per la storia azienda vinicola di Riparbella, arriva un importante traguardo.
Il 2016 chiude infatti con un riconoscimento prestigioso per una realtà produttiva che ha trasformato il rapporto con l’ambiente in un vero e proprio punto di forza.
La FICLU – Federazione Italiana dei Centri e Clubs U.N.E.S.C.O, ha assegnato al podere La Regola di Riparbella il premio speciale del concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”.
Il premio, è stato ideato e promosso dal Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno, «nella consapevolezza – si legge nella motivazione – che il paesaggio coopera all’elaborazione delle culture locali e rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale, contribuendo al benessere e alla soddisfazione degli esseri umani e al consolidamento dell’identità nazionale; considerando che lo sviluppo sostenibile è fondato sul rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente».
A consegnare l’importante riconoscimento, nei giorni scorsi, la coordinatrice del progetto Gabriella Righi ed i rappresentanti del Club per l’UNESCO di Volterra che ha proposto la candidatura.
Alla cerimonia erano presenti, oltre ai titolari, l’artista Stefano Tonelli, i rappresentanti dei comuni della Val di Cecina tra cui: Fiorella Signorini, vicesindaco di Riparbella, Marco Buselli, sindaco di Volterra, Federico Cartei, assessore al bilancio del Comune di Cecina e Simona Fedeli, sindaco di Montescudaio, in rappresentanza dell’Unione dei Comuni Marittimi Colli Pisani.
Progetti 2017 – Il 2017 sarà un anno davvero importante per La Regola. “Abbiamo pensato alla nostra cantina come il luogo ideale dove dibattere e incontrarsi, sarà la cultura, nel senso più ampio del termine, la bussola del nostro calendario: presenteremo il libro “La Regola degli Chef”, progetto editoriale che unisce le eccellenze della cucina del territorio toscano ai vini della nostra azienda, attraverso un percorso fotografico e descrittivo dei vini e delle di ricette realizzate da alcuni fra i migliori e più conosciuti chef della Toscana, alcuni dei quali stellati; abbiamo intenzione di coinvolgere il prof. Giuliano Volpe, archeologo e studioso dei beni culturali, attuale presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali a presentare il suo ultimo libro “Patrimonio Italiano: Beni culturali, paesaggio e cittadini”, un tema di massima attualità che offre l’opportunità di capire l’evoluzione del nostro Patrimonio culturale; apriremo un dibattito sull’essere toscani oggi grazie al libro strenna “Toscanità” che ha messo insieme 150 autori che raccontano la nostra regione dalla A di arte alla Z di zootecnia. Una iniziativa editoriale prestigiosa (656 pagine, 100 immagini inedite, 21 sezioni), totalmente a scopo benefico, che alla solidarietà unisce i più altri temi culturali che hanno reso la Toscana un caso unico in ogni campo”, hanno spiegato i titolari.
La Regola, un luogo da visitare in Val di Cecina – La cantina, totalmente ecosostenibile e alimentata con energia pulita, è immersa tra i filari di un appezzamento di proprietà di circa 10 ettari di vigne, in totale l’azienda conta 20 ettari di vigneto ed a breve effettuerà l’impianto di altri 5 ettari. Ad impreziosire la cantina l’arte di Stefano Tonelliche ha trasformato la barricaia in una grande sala da museo, un affresco che richiama gli Etruschi e il cosmo; un modo per vivere l’arte nel luogo eletto in cui, il vino è nel pieno della sua trasformazione.
Un’opera quella di Tonelli che è solo l’inizio del percorso artistico che il Podere La Regola vuole tracciare, sono già in fase di ideazione nuove installazioni che arricchiranno l’esterno della cantina, così da creare un vero e proprio “parco dell’umanità”, un luogo di meditazione artistica alla ricerca dell’umanità che cresce e si sviluppa anche attraverso la vite ed il vino in tutte le loro fasi di lavorazione.
Il territorio e la storia – L’azienda vitivinicola Podere la Regola, si trova sulla Costa Toscana, territorio vocato alla produzione di grandi cru, nella valle del fiume Cecina, a soli 4 Km dal mare, nel Comune di Riparbella, tra vigneti, olivi e cipressi tanto decantati dal grande poeta Giosuè Carducci, che alla vicina Bolgheri dedicò i suoi versi. Nella zona dove è stata di recente costruita la nuova cantina, sono stati rinvenuti resti di un antico insediamento Etrusco (VII sec. A.C) e numerose anfore vinarie a testimonianza della vocazione di questo territorio alla coltivazione della vite.
Il terreno sciolto e drenante, costituito prevalentemente da sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglie, con una percentuale di argilla, una stratificazione di rocce e minerali ricchi di ferro e un’esposizione solare dei filari di vite a sud-sud est, favorisce una maturazione ottimale delle uve, consentendo di ottenere vini fini ma di struttura e notevole persistenza.
In questo territorio, che sta balzando alla cronaca da alcuni anni per i risultati eccellenti raggiunti dai vini nei concorsi e premi internazionali, si coltivano oltre a vitigni autoctoni come Sangiovese e Vermentino, anche vitigni francesi come il Cabernet Franc ed il Merlot e vitigni a bacca bianca come il Viognier, Sauvignon, Chardonnay e Gros Manseng, con cui viene prodotto un BRUT metodo classico interamente realizzato in azienda. L’azienda conta a breve di arrivare a 25 ettari vitati dai 20 attuali.
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Paolo Alciati
Fonte: Uff. Stampa