Dal 17 gennaio al 22 febbraio a Castelfranco Veneto – Galleria del Teatro Accademico
52 ritratti di produttori di eccellenze agroalimentari delle tre Venezie
“Sfogliare le pagine di queste “Facce di Gusto” è un piacere non solo per l’occhio, in quanto Renato Vettorato, abile “gastropaparazzo” di lungo corso, sa far pregustare già da un prima visione come quei volti, quelle situazioni abilmente giocate tra goliardia e ambiente di contorno, sono indice di qualità.
Qualità di questi produttori che operano in settori diversi dell’agroalimentare; dal valore aggiunto che, attraverso il loro marchio serve a promuovere il meglio del made in Italy, anche se qui l’obiettivo si è concentrato sulle eccellenze del nostro nord est…Un percorso, quello di Vettorato, che è la conclusione naturale di un progetto partito con una panoramica sul mondo degli osti di campagna e dei cuochi stellati (“Facce da Chef”, 2011) per poi scovare tra le vigne storie di produttori e contadini (“Facce di… vite”, 2013) e giunge qui a chiudere il cerchio con chi ha dedicato la sua vita a confezionare pregiati salumi, conserve, formaggi e quant’altro serve ad allietare i nostri percorsi di vita nel quotidiano così come nei giorni di festa…Un grazie quindi a Renato Vettorato per l’impegno e la passione profusa e un plauso sincero all’ amministrazione comunale di Castelfranco Veneto per aver saputo valorizzare e supportare un’idea che si intuisce essere nata quasi per gioco, ma che è diventata, invece, un progetto da segnalare come esempio di promozione della nostra terra, dei nostri artigiani e imprenditori in un settore che è tra le punte di diamante delle nostre genti”.
Luca Zaia
Governatore della Regione del Veneto
“Con questo “Facce di…gusto” si chiude il cerchio, che in realtà è triangolo goloso, di un viaggio iniziato quasi per gioco con Renato Vettorato nel 2010.
“Facce da Chef” viene ricordato ancora oggi, anche per il suo titolo volutamente goliardico, ovvero quello di una prima e originale galleria di artisti della pignatta. Cuochi stellati così come mestoli illuminati di trattorie o osterie del nostro Triveneto….
“Facce di…vite” divenne naturale conseguenza. Una buona tavola non può essere tale se non è accompagnata da una cantina conseguente. Stavolta la chiave di lettura era… filosofica, in quanto per chiunque abbia frequentato filari, cantine, i produttori con la loro fatica quotidiana che si spende per declivi o colline, era conseguente dedurne che vi erano molte storie da raccontare. Vite narrate in chiave di Bacco, e non solo.
A questo punto “Facce di…gusto” era decisamente inevitabile. Eccoli qui i nostri artigiani, artefici e protagonisti di un grande affresco corale del Triveneto migliore, applicato in questo caso all’ agro alimentare.
C’è tutto e di tutto. Dalle confetture più disparate all’olearia. Si passa dai norcini ai casari, andando poi a curiosare nei laboratori dove lievitano eccellenze della dolciaria. Vi sono puntate molto “vettoratiane” a scovare i suoi ritrattati tra arnie o ai bordi di vasche di pregiata itticoltura, così come riemergere dal fondo delle profondità fluviali.
Oltre a Renato Vettorato bisogna ringraziare anche tutti i 52 protagonisti che si sono prestati con il loro tempo e la loro simpatia a raccontare il mondo da cui parte quella meravigliosa filiera che rende di assoluta eccellenza i nostri prodotti, sia quando ci vengono serviti nell’ambito della ristorazione professionale così come nella condivisione della sapiente cucina domestica quotidiana.
Anche in questo modo “Facce di…gusto” non è più solo una Mostra di Fotografia a tema abbinata al suo bel catalogo, ma assume anche un valore antropologico. Un piccolo atlante illustrato che serve ancora di più a raccontare, con il gusto della scoperta, prodotti e relativi artigiani che si affiancano, con la loro cultura materiale, alle grandi ricchezze in tema di storia, paesaggio, arte e architettura di queste nostre meravigliose Terre del Nord Est”.
Giancarlo Saran
Assessore alla Cultura
Renato Vettorato, biografia
Nato a Vittorio Veneto (TV) nel 1944, nell’ultimo anno della seconda guerra mondiale, dove ha trascorso i primi diciotto anni della sua vita.
A Milano, dove ha vissuto per vent’anni, ha iniziato l’hobby della fotografia e del cinema a passo ridotto. Da quel momento la cinepresa non lo ha più abbandonato e i suoi viaggi in Europa, Estremo Oriente, Africa, America del Sud, sono diventati dei documentari amatoriali.
Nel 1975 ha realizzato un documentario naturalistico sul bisonte europeo, nella foresta di Bialowieska in Polonia. Settimane di riprese e appostamenti sono state ripagate con premi, ai concorsi amatoriali di Bologna, Alessandria e Milano.
Il 1980 è stato l’anno del ritorno alle origini, si è stabilito a Treviso riprendendo i rapporti con la fotografia che aveva abbandonato per il cinema amatoriale.
Come giocatore e appassionato di tennis, ha collaborato amichevolmente per circa 10 anni con la rivista del tennis Veneto “SET”, ideata dall’amico Domenico Basso, valente giornalista e buon tennista, fotografando tornei nazionali e internazionali, attualmente collabora, sempre amichevolmente, con Tennis Italiano e segue due tornei amatoriali in Slovenia
organizzati da Professional Tennis Registry Italia di Merano.
Dal 2004 collabora con Bacco Arianna, casa editrice della rivista enogastronomica Papageno, pubblicazione bilingue in italiano/tedesco, distribuita nell’area dell’Alpe-Adria, tre Venezie, Slovenia, Croazia e Austria.
Ha partecipato inoltre alla realizzazione di vari volumi: Guida alle “Enoiteche”, Editore Bacco Arianna, L’Inviato a Tavola, Edizioni Vianello; Signore & Signori di Treviso, Edizioni Europrint; Friuli da Bere, Edizioni Terra Ferma; Oro Giallo, Edizioni Curcu & Genovese.
Nell’ottobre 2010 è stato pubblicato da Bacco Arianna il libro “Scatti di saperi e sapori”, una raccolta delle foto più rappresentative di sei anni di collaborazione con la rivista Papageno
Nel gennaio 2011, grazie all’interessamento dell’assessore alla cultura del comune di Castelfranco Veneto, Giancarlo Saran, già collaboratore della rivista Papageno, presenta la sua prima mostra fotografica “Facce da chef”, nella splendida cornice del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, ottenendo un buon successo, la mostra viene poi riproposta, nei mesi di maggio e giugno, presso il ristorante Perché di Roncade. Sempre nel 2011, nel mese di aprile, Renato Vettorato partecipa a una mostra collettiva con altri due artisti, lo scultore Max Solinas e il pittore Simon Ostan Simone, presso il museo Coricama di Maniago (PN), nella mostra, denominata “ANIME espressioni artistiche dell’essere”, in questa sede espone 14 ritratti di chef e ristoratori Friulani.
A novembre dello stesso anno è stata l’occasione per presentare il racconto fotografico dell’impresa che l’amica milanese Carla Perrotti, “la Signora dei deserti”, ha effettuato con Fabio Pasinetti, maratoneta non vedente, della traversata del deserto Bianco nel Sahara egiziano, 250 kilometri a piedi percorsi in 20 giorni nell’ottobre del 2008.
Nel gennaio 2013 espone la seconda mostra di carattere enogastronomico “Facce di…vite”, sempre presso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto e riproposta, come ormai tradizione, al ristorante Perché di Roncade, ottenendo un grande successo.
A maggio 2013 esce il libro “Il pesce povero diventa chic”, editore Club Magnar Ben, ove sei grandi Chef Veneti e Friulani interpretano piatti con il pesce azzurro dell’alto Adriatico, tutti gli scatti del volume sono realizzati da Vettorato. Il volume vince il primo premio nel settore dell’enogastronomia internazionale, il Best Mediterranean Book, al Gourmand Cookbooks Award di Pechino, manifestazione ideata da Eduard Cointreau.
Paolo Alciati