David Anderson, studioso, che si è a lungo occupato come ricercatore appassionato delle sculture in giada di Hongshan, materia della quale è uno dei massimi esperti a livello mondiale, anche una collezione di circa 2000 pezzi. Nella mostra, inaugurata il 22 agosto a Todi e che vede la collaborazione dell’Associazioni Marte Onlus e dell’Associazione “Equilibrio dei Sensi”, viene proposta la cultura neolitica della giada scolpita, situata nella Mongolia orientale, a nord-est di Pechino e risalente al periodo compreso tra il 3500 e il 2000 a.C.
Questa tecnica comprendeva anche lo scolpire altre pietre, come l’agata, e uno straordinario vetro naturale chiamato “shui jing”.
L’orientamento aperto e surreale dell’arte “Hongshan” attrae particolarmente i collezionisti occidentali. Molti dei più belli e interessanti pezzi sono dei piccoli pendenti rappresentanti figure umane, animali, uccelli, insetti e oggetti vari usati come amuleti.
Lo scopo della mostra è ambizioso: infatti presso il luogo espositivo per eccellenza, il Palazzo del Vignola di Todi, si intende mettere a confronto l’arte di “Hongshan” e l’iconografia con gli studi scientifici del prof. Anderson in laboratori inglesi, italiani, austriaci e di Hong Kong. Negli ultimi otto anni il prof. Anderson ha indirizzato i suoi sforzi verso “shui jing” (vetri naturali estratti dalle miniere). Ha evidenziato, grazie ai suoi approfondimenti, che questo vetro proviene dall’impatto di un’enorme meteorite. Più tardi la popolazione di “Hongshan” e i suoi discendenti furono capaci di scolpirlo usando una sabbia di diamanti probabilmente formati dallo stesso impatto della meteorite. Il vetro stesso, con le sue inclusioni, è tutt’ora scavato e usato come esempio nella fabbricazione della porcellana.
La mostra, che ha il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Todi e del Rotary Club Todi, resterà aperta tutti i giorni dalle 11,00 alle 19,00 sino a martedì 8 settembre.