Dopo il boom di coltivazioni di superfici vitate di inizio secolo che ha portato la Turchia ad essere la quinta nazione, dopo Spagna, Francia, Italia e Cina, le tasse e le restrizioni imposte dalle leggi del 2013 hanno invertito drasticamente la tendenza, sul presupposto che ” i giovani di una nazione dovrebbero essere protetti dalle cattive abitudini e non vagare in uno stato di euforia giorno e notte”.
Dal 2013 i negozi non possono più vendere alcolici dopo le 22,00 e, se nel raggio di 100 metri c’è una moschea, è assolutamente vietata la vendita di alcolici! Nei ristoranti limitrofi, infatti, non si servono ne’ birra ne’ vino: no ŞARAP ! è la parola che ci sente opporre la maggior parte delle volte.
Solo una piccola parte di ristoranti – di livello e di grande affluenza turistica internazionale – offre una piccola lista di vini – da 2 a max 10 etichette!- ma a prezzi molto elevati rispetto al loro valore reale, per via delle tasse sugli alcolici pesantemente aumentate: 50% per il vino da paesi UE e 70 % se extra UE. con l’IVA al 18% e le accise da €.1,75 /l per il vino a €11,75/l per gli spumanti.
Alcune grandi aziende vitivinicole, come DOLUCA hanno investito molto sul marketing, tant’è che alcune loro etichette si trovano anche nelle più grosse catene di supermarket come Migros e Carrefour, dove è possibile acquistarle a prezzi più accettabili rispetto a quelli del ristorante, purché entro le ore 22,00.
Tre generazioni di viticoltori, DOLUCA è un’azienda vitivinicola fondata nel 1926 da Nihat A. Kutman partendo da un piccolo impianto di imbottigliamento a Galata, Istanbul, chiamato Maison Vinicole, agli inizi degli anni ’40, trasformato in DOLUCA.
Grazie alla lungimiranza del suo fondatore, l’azienda iniziò ad impiantare vitigni internazionali per migliorare la qualità dei suoi vini coltivati in varie località intorno a Mürefte.
Le successive generazioni, forti di una più ampia consapevolezza dell’importanza culturale del vino in Turchia, hanno portato il loro know how acquisito all’estero, presso l’Università della California a Davis, nel campo della tecnologia alimentare, dell’enologia e della viticoltura ed hanno apportato, nel tempo, costante attenzione tecnica e modernizzazione all’impianto ed alla relativa produzione vitivinicola, approdando, nel 1990, ad un progetto che rappresenta un vero e proprio punto di svolta nel settore del vino turco, Sarafin, un’etichetta che indica la top gamma della produzione aziendale realizzata in un moderno vigneto coltivato con i vitigni internazionali più apprezzati, come Sauvignon Blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Dal 1998, DOLUCA, con le sue oltre 40 etichette diverse, non ha smesso di incuriosire e di stupire. Tra le etichette degustate, ho apprezzato Sarafin Fume’ blanc 2017, una delle migliori etichette prodotte a Saroz, una profonda insenatura del Mar Egeo nei pressi di Çanakkale, nordest della Turchia, dall’azienda vitivinicola Doluca, da uve Sauvignon Blanc e breve passaggio in piccole botti di rovere, 13,5 gradi alcolici ed un caldo giallo paglierino chiaro. Floreale bianco, gelsomini in primis, prevale un fresco bouquet di frutta bianca, mela e pera, con sottili note agrumate e vanigliate, coerenti al gusto. Secco, ha corpo pieno, quasi burroso, vibrante acidità e finale equilibrato, piacevolmente salino. Costo medio al supermercato €.22,90 (129 TL).
Sarafin Sauvignon Blanc 2018 è un’altra etichetta della gamma medio-alta dell’azienda vitivinicola turca Doluca, nella regione di Saroz, economicamente la più sviluppata della Turchia. Un vino bianco interessante, dai profumi eleganti di fiori bianchi, fresche note di lime e buccia di limone, minerale, buona acidità, sapido, di sale marino, con finale sottilmente piccante e di buona lunghezza, fine. Una bella sorpresa in Turchia.
Carmen Guerriero
Doluca Bağcılık ve Şarapçılık A.Ş.
Indirizzo: Kemankeş Caddesi No: 81
Kat: 3-4 34425 Karaköy-Beyoğlu, Istanbul – TURCHIA
T: +90212 213 40 00 F: +90212 356 32 00 info@doluca.com
www.dolucawines.com – www.doluca.com