Prima una tribù nel deserto, ora un Emirato e una città avveniristica: tra grattaceli e panorami mozzafiato, di fatto si conferma capitale del futuro.
Diciamolo pure, il lusso a Dubai è di casa. Ma non è l’unica realtà. Anzi, sono molte le opportunità di svago a portata di tutti. La storia di Dubai è abbastanza recente, nel 1833, è governato dalla tribù Al Maktoum e la loro economia sono le perle che vengono commercializzate in Medio Oriente, arrivando anche sui mercati europei.
Nel 1958, quando sua altezza lo sceicco Rashid bin Saeed Al Maktoum, diventa governatore di Dubai e vi rimane per 32 anni, frattempo, molte cose sono cambiate e l’emirato, che nel 1966 ha scoperto il petrolio, ha già dato un’impronta internazionale alla propria economia, con una crescita verticale della propria ricchezza.
Nel 1971 Dubai e gli altri emirati arabi costituiscono gli Emirati Arabi Uniti, che rafforzano il ruolo dei singoli componenti in campo economico mondiale, iniziando un percorso avveniristico.
Nel 1979 viene inaugurato il Dubai World Trade Center, il primo grattacielo di 38 piani alto 140 metri, tutt’ora visibile. Una pulce rispetto a tutto quello che verrà realizzato negli anni successivi, fino all’incredibile Burj Khalifa dal 2009, è il grattacielo più alto del mondo con i suoi 829,35 metri di altezza, sul quale si può salire fino al livello 124, a 452 metri d’altezza. Da qui una terrazza a vetri permette di guardare dall’alto una selva di grattacieli e la laguna interna ricavata nell’area attorniata da una serie edifici e di un gigantesco mall, anche questo il più grande del mondo, pieno di negozi e locali, il Downtown Dubai.
Qui, alla sera gli spettacoli sono assicurati dalla fontana danzante e lo spettacolare gioco di luci proiettate sul Burj Khalifa, non mancano i numerosi ristoranti etnici affacciati sulla laguna. Uno spettacolare colpo d’occhio si ha dal 52° piano del The View at Palm Tower, a circa 300 metri d’altezza, che permette di ammirare la penisola artificiale Palm Jumeirah, che si staglia sul mare del Golfo Arabico.
Un’opera ciclopica, che ospita alberghi e residenze di lusso. Questa zona è collegata al resto della città da un treno monorotaia che termina la sua corsa davanti all’imponente hotel Atlantis, che ospita al suo interno anche un bellissimo acquario. Il luogo simbolo di Dubai, che resta nell’immaginario collettivo dei visitatori, è però lo scenografico Burj Al Arab, più noto come la Vela, l’avveniristico hotel di lusso a sette stelle, unico al mondo. Una passeggiata nella Dubai Marina dove si possono anche fare escursioni in battello, e fa scoprire un’ulteriore vista dei grattacieli.
Non può mancare un giro al tramonto sulla ruota panoramica più alta del mondo:250 metri, situata nella zona di Bluewater. Di attrazioni Dubai ne offre parecchie, dai parchi acquatici agli acquari, dagli interminabili giri nei tantissimi mall per gli appassionati dello shopping, che qui ha una delle sue capitali mondiali, fino all’avventura dello sci al coperto. Idem per il cibo. Si può mangiare in tantissimi locali di cucina libanese, araba, indiana e cinese a costi molto contenuti fino alle proposte di ristoranti stellati europei di alto livello a costi impegnativi.
La scelta è molto ampia. Tra le cose da vedere, oltre ai quartieri del design e quello finanziario, la città vecchia con il suo suk pieno di profumi speziati e di colori che si trova oltre il Creek, il braccio di mare che separa le due aree di Dubai. Qualcuno dirà che tutto questo assomiglia un po’ a Disneyland. Può darsi, In realtà questo luogo è frutto di una visione ben precisa, di un luogo dove si realizzano le idee più ardite per il futuro.
Camminare per i quartieri avveniristici di Dubai dà spesso questa impressione, come osservare la metropolitana di superficie che attraversa la città dall’aeroporto all’Expo.
Jimmy Pessina