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Quando lo chef è Chic

4 Aprile 2017 by Germano Longo

Chic2Hanno scelto di chiamarsi “Chic”, nella realtà termine francese ben conosciuto perché sinonimo di eleganza, nel loro caso acronimo di “Charming Italian Chef”. In pratica, nel 2009, un centinaio di professionisti dei fornelli, fra cui molti dotati di stella Michelin appuntata sul petto, hanno deciso di fare fronte comune, dotandosi di un protocollo che nulla toglie alla creatività in cucina, ma aggiunge soltanto un rispetto che significa un occhio di riguardo al territorio italiano, straordinario e delicato al tempo stesso. Ma Chic, fin dall’inizio, non vuol essere un circolo chiuso a doppia mandata che se la canta e se la suona, come si dice dalle parti di Roma, ma una piattaforma estremamente aperta in cui condividere idee ed esperienze, con il solo e unico scopo di crescere insieme. Insomma, un’idea che ha attirato un centinaio fra chef, pizzaioli, pasticceri, gelatieri e panettieri che ogni giorno esplorano l’universo parallelo dei sapori, sperimentando accostamenti, metodi di cottura e soluzioni che soltanto viste nel loro complesso rappresentano il sottile giro di boa che divide l’esperienza di uno solo da un vero e invidiabile patrimonio comune. Non basta ancora, perché fra i punti cardine dell’associazione, oltre a diventare un traino credibile per i professionisti del settore HoReCa, c’è anche la missione di educare clienti e consumatori ad una cultura del gusto che, sempre più, non può ridursi soltanto a gare televisive in cui chi usa troppo sale torna a casa. Chic1

Dopo la nona edizione del congresso annuale “CHIC – Charming Italian Chef”, ospitato il 27 marzo all’Aquapetra Resort & Spa di Telese Terme, in cui è stata presentata la Guida 2017/18, e l’evento “Chic in Pizzeria”, che si è traformato in una pacifica sfida fra pizzerie (“Il colmo del pizzaiolo” contro “Signore te ne ringrazi”, la “Dea Bendata” di Pozzuoli VS la “Locanda del Feudo” e “Pizza è” contro “Il Piastrino”), numerosi sono gli eventi in cui i soci di Chic sono impegnati, come “In cucina con lo chef”, percorsi di formazione nati dalla collaborazione con la “Scuola della Cucina Italiana”, oppure “Chic for Charity”, calendario di cene a quattro mani in cui chef di ristoranti associati accolgono colleghi di altre regioni, dando vita ad uno scambio di esperienze con finalità benefiche, visto che parte del ricavato di ogni serata è destinato alla “Fondazione Lipe Onlus”.

Chic4Spazio ancora a “In the kitchen tour”, un circuito BtoB che da una parte vuole raccontare le caratteristiche dei prodotti dei vari territori, e dall’altro diventa una serie di “jam session” culinarie. Il calendario degli appuntamenti tocca Roma (18 maggio, Teatro Cassia), Cagliari (29 maggio, ristorante Escargot), Conversano (19 giugno, ristorante Pashà), Matera (18 luglio, hotel Hilton Garden Inn), Rimoni (11 settembre, ristorante Vitae di San Patrignano), Novara (25 settembre, Azienda Agricola Riso Buono), Verbania (30 ottobre, ristorante Piccolo Lago) e Sorbo Serpico (13 novembre, ristorante Marennà).

Chic Respect

Dall’esperienza dell’associazione, con quartier generale a Milano e diretta dallo chef Paolo Barrale, è nato “Chic Respect”, un marchio a parte che ha l’ambizione di ridurre sprechi, scarti di lavorazione, energia e impatto ambientale, rendere i consumi economicamente sopportabili, promuovere una dieta variegata, bilanciata e soprattutto legata al susseguirsi delle stagioni, mettere al primo posto la salute delle persone e per finire, salvaguardare le tradizioni alimentari del nostro paese, perché la forza dirompente della straordinaria varietà della gastronomia italiana è l’idea unica al mondo che il cibo, da queste parti, è cultura allo stato puro. Sia chiaro, aderire al progetto Chic Respect non significa rivoluzionare in modo radicale gestione e filosofia di un locale, e neanche impegni economici che di questi tempi è meglio evitare, ma semplicemente sullo sforzo di mettere insieme un “Menù Rispetto” di quattro o più portate in cui la scelta delle materie prime cada pensando alle ripercussioni che possono avere sull’ambiente, dall’essere umano alla natura e agli animali. È qui che entra in scena Chic Respect, che con la creazione di un “Comitato Scientifico” formato da esperti che ha definito alcune linee guida molto semplici e per nulla impegnative, che iniziano dagli acquisti etici e responsabili e passano attraverso il riutilizzo degli scarti di lavorazione, l’uso di risorse rinnovabili, il rispetto delle tradizioni e la salute, prima di tutto. Ai locali che aderiscono, in modo del tutto volontario, è chiesto anche di illustrare alla clientela il proprio impegno, con una breve introduzione del menù, elencando ogni passaggio intrapreso per garantire il piacere della tavola e fare la propria parte per salvare l’ambiente.

Chic6Per vedere in azione i soci di Chic Respect bisogna attendere il prossimo mese di ottobre, quando dal 20 al 24 saranno presenti con uno stand informativo alla quarantesima edizione di “HostMilano”. Chi invece non ha voglia di attendere sappia che sempre a Milano, nel cuore del quartiere Scalo, ha aperto i battenti “Aromatica”, un restaurant e lounge bar del Gruppo CIR Food che rappresenta una sorta di show room dei principi cardine di “Charming Italian Chef”.

Per informazioni: CHIC – Charming Italian Chef, via Pomezia 10/A, Milano, tel. 02.87085984 (www.charmingitalianchef.it – info@charmingitalianchef.it).

Germano Longo

Filed Under: Tuttofood Tagged With: chef

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