Una serata “in orbita” tra scienza, alta cucina e arte il 10 novembre al ristorante stellato Spazio 7

Dopo il successo delle ultime edizioni in rinomati ristoranti torinesi e della versione estiva “en plein air” in occasione di (G)ASTRONOMIE – Il Festival degli scienziati di buona forchetta al Castello di Moncalieri, la Cena Spaziale torna nel suo originale formato “indoor” giovedì 10 novembre 2022 al ristorante stellato Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con ingresso in via Modane 20. Il format divulgativo ideato e condotto dal giornalista, scrittore e g-astronauta Maurizio Maschio questa volta farà incontrare tre mondi solo in apparenza distanti: scienza aerospaziale, alta cucina e arte con la “A” maiuscola, per dar vita a una serata esclusiva in compagnia di importanti ospiti. Tre mondi che rappresentano anche tre eccellenze del nostro territorio, riunite in uno dei luoghi italiani simbolo dell’arte contemporanea più conosciuti a livello internazionale.
Il menù della cena sarà preparato per l’occasione dal nuovo executive di Spazio 7 Antonio Romano, giovane talento formatosi al fianco del tristellato Heinz Beck de La Pergola***, a Roma. All’attenzione verso stagionalità e territorio lo chef abbina elementi presi in prestito dalla cucina internazionale, e al rigore delle composizioni nel piatto, unisce la tecnologia. Non è un approccio sistematico, ma l’utilizzo dell’ocoo per le ossidazioni, o della stampante 3D – tecnologia che trova sempre più applicazione nelle missioni spaziali – per la creazione degli stampi che lui stesso disegna in digitale, rendono il suo approccio alla cucina aperto alle novità e alle sperimentazioni.
***Dopo l’aperitivo di benvenuto con bollicine e canapé, il percorso gourmet si aprirà con l’antipasto “Il Paradosso della Stella”, alias Seppia in umido, per proseguire con “Marte, terra arida”, un irresistibile risotto di porcini e topinambur, un secondo d’autore come il Filetto di vitello e nocciole su “Polvere di luna” e dulcis in fundo “Saturno contro”, uno squisito dessert di carrube, combava e tonka***
I piatti saranno abbinati alle etichette selezionate dei produttori ospiti alla serata, con la cantina Prediomagno di Grana che presenterà in anteprima il suo Pinot Noir “Regalis” Piemonte doc 2020 e Silvano Bolmida di Monforte d’Alba con Antica Novella Langhe 100% Sauvignon e Barolo Bussia docg 2018.
Tra una portata e l’altra il talk condotto da Maurizio Maschio con importanti ospiti del settore spaziale: tra i presenti Walter Cugno, vicepresidente di Thales Alenia Space Italia e direttore generale del sito aziendale di Torino, con cui si traccerà un quadro delle missioni che vedono l’Italia in prima fila nella corsa allo spazio, e Giuseppe Scellato, presidente dell’incubatore I3P del Politecnico e direttore di ESA BIC Turin, con cui si parlerà di start up innovative e di ActInSpace, il contest internazionale per l’innovazione a tema spazio che si terrà proprio a Torino il 18 e 19 novembre.
Tra gli argomenti al centro della serata anche l’applicazione di tecnologie di derivazione spaziale in campo agricolo per la cosiddetta “agricoltura di precisione”, dalla mappatura dei terreni per la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione dei raccolti alle analisi per individuare – ad esempio – il tipo di vigna più adatta a un determinato territorio, ma anche il progetto lanciato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier per l’invio sulla Stazione Spaziale Internazionale di tre varietà di vini e di barbatelle, al fine di condurre importanti esperimenti in condizioni di microgravità. Una ricerca davvero avanzata, tanto più in presenza degli importanti cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo e che stanno influenzando anche la nostra tradizione enologica.
A impreziosire la serata la possibilità di visitare le quattro nuove mostre che la Galleria della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugurerà il primo weekend di novembre in occasione di “Artissima”, la più importante kermesse dedicata all’arte contemporanea in Italia: “Air Pressure (A diary of the sky)” di Lawrence Abu Hamdan, “Eyelids Towards Evening” di Victor Man, “Backwards Ahead” con opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo e “Liquid Transfers” di Diana Policarpo.
Porte aperte per le visite alle mostre dalle 19,45, a seguire cena dalle 20,45.
Prenotazioni allo 011/37.97.626 o scrivendo a info@ristorantespazio7.it oppure acquistando l’esperienza on line su www.nehexperience.com.
L’ITALIA IN RAMPA DI LANCIO – Il 2022 è un anno di straordinaria importanza per il settore aerospaziale. Si è partiti infatti il 27 aprile, con il ritorno dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti sulla Stazione spaziale internazionale, mentre l’autunno accende i riflettori sul lancio della missione Artemis 1 della Nasa e dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), alla volta della Luna. Si tratta del secondo volo di collaudo della navicella Orion (senza equipaggio) e il primo lancio del razzo vettore Space Launch System che nell’ambito del programma Artemis verrà utilizzato per il Lunar Gateway, la stazione in orbita cislunare che dalla seconda metà degli anni ‘20 riporterà l’uomo sul suolo selenita aprendo la strada all’esplorazione umana dello spazio profondo, verso Marte e oltre.
Al centro della scena ancora una volta la nostra città, Torino, la piccola Houston italiana, dove sono attive realtà come THALES ALENIA SPACE e ALTEC, senza dimenticare che sulla stazione spaziale sono fornite l’acqua di SMAT, è volato il caffè ISSpresso di Lavazza, eccellenze del territorio come il cioccolato di Guido Gobino e la piattella canavesana – presidio Slow Food scelto per le particolari caratteristiche organolettiche e i contenuti nutrizionali che lo rendono un super food – entrato a far parte del menù di Samantha Cristoforetti, oppure il risotto al pesto preparato da Davide Scabin per gli astronauti della NASA.
La Cena Spaziale è dunque l’occasione per parlare dei futuri scenari di queste missioni e della loro importanza per la vita sulla Terra, a tavola in un rinomato ristorante, in compagnia di alcuni fra i più autorevoli esperti del settore scientifico e aerospaziale.
IL FORMAT – Il format, già sperimentato con successo in location di prestigio come lo stellato Casa Vicina da Eataly e Green Pea, al Birichin di Nicola Batavia o alla Casa del Pingone (IQOS @ Porta Palatina), nonché in versione estiva all’aperto nell’ambito del festival (G)ASTRONOMIE al Castello Reale di Moncalieri, è quello della social dinner aperta al pubblico, in cui gli ospiti sono invitati ad accomodarsi ai tavoli e ad assaporare uno speciale menù ad hoc ispirato allo spazio, con portate che richiamino nell’aspetto, nella scelta del nome o nella mise en place qualche caratteristica della Luna, di Marte e di altri corpi celesti.
Gli chef sono chiamati ad accompagnare con uno storytelling le uscite dei piatti, oppure per un saluto a fine serata. Il menù comprende vini e bevande e varia a seconda del gusto e della creatività della cucina.
Durante la Cena Spaziale le portate sono intervallate dal talk show a tema del giornalista, scrittore e g-astronauta Maurizio Maschio, che conduce la chiacchierata con uno o più ospiti esperti del settore aerospaziale, mentre sullo schermo scorrono video e filmati dedicati allo spazio. Il format è modulabile e può prevedere, a seconda degli spazi in sala, musica, reading letterari o altre forme di intrattenimento come – ad esempio – la distribuzione tra i commensali di campioni di cibo spaziale.
La presentazione ruota attorno alla pubblicazione dell’ultimo libro “L’Italia nello Spazio – Il racconto dei suoi protagonisti” (Ed. Cartman) di Maurizio Maschio, un racconto per interviste e immagini con la prefazione dell’astronauta ESA (1° italiano e 3° europeo al comando della ISS) Luca Parmitano.
LO CHEF
Nato a Roma nel 1993, Antonio Romano si forma ad Anzio per poi volare a Londra, dove inizia la gavetta e lavora, tra gli altri, al ristorante Barrafina (1 stella Michelin) e al Dinner by Heston Blumenthal (2 stelle Michelin). Torna poi in Italia per quella che sarà un’altra fondamentale tappa della sua carriera: lavora in qualità di chef de partie de La Pergola (3 stelle Michelin) e un paio di anni dopo, sempre con Heinz Beck, diventa sous chef di Attimi, a Milano, in cui cresce e si responsabilizza. “L’eleganza e il gusto alla base di ogni piatto” diventa uno dei mantra di Antonio Romano, che dopo anni di lavoro con Heinz Beck, ha imparato da lui il rigore, l’equilibrio e l’eleganza. Nel 2019 vince il premio Fine Dining Lovers Food for Thought Award di S. Pellegrino Young Chef e nello stesso anno diventa Executive Chef del Ristorante al Castello di Fighine, confermando la stella Michelin. Dal 28 aprile 2022 inizia il suo percorso in un territorio nuovo, al ristorante Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, su un progetto che già parlava di giovani, di cucina gastronomica di alto livello, di trazione e di contemporaneità. Cresciuto nella tradizione della cucina italiana e formato da grandi maestri della cucina, Antonio Romano è però un vero millennial, e nella sua cucina sa far emergere le peculiarità della sua generazione.
IL CONDUTTORE
Maurizio Maschio è nato a Torino nel 1983. Giornalista, laureato in Scienze Politiche, dal 2008 lavora per la testata La Stampa-Torinosette, occupandosi in particolare di enogastronomia, spettacoli e sport. Grande appassionato di musica, ha collaborato con riviste nazionali e webzine di settore, fra cui la storica Rockerilla. È stato nel nucleo di giovanissimi fondatori di Digi.To, progetto di città digitale promosso dal Settore Politiche Giovanili di Torino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2006, per cui ha curato anche la sezione Orecchio della guida “Torino…in che Senso?” tradotta in 5 lingue. La passione per le stelle e lo spazio lo ha portato a occuparsi di pubblicazione scientifiche su autorevoli testate e a collaborare con le più importanti realtà del settore aerospaziale per la realizzazione di mostre, conferenze ed eventi. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro “Da Torino verso Marte – Dalla conquista del cielo alla conquista dello Spazio (Daniela Piazza Editore), cui è seguito “L’Italia nello Spazio – Il racconto dei suoi protagonisti” (Cartman ed.), con la prefazione di Luca Parmitano. È ideatore del formato scientifico-culinario “La Cena Spaziale” con cui, in qualità di g-astronauta, porta la divulgazione scientifica al ristorante. Nel 2021 è tra gli ospiti del primo “Space Festival” organizzato da Marco Berry. È ideatore, organizzatore e conduttore di (G)ASTRONOMIE – Il Festival degli scienziati di buona forchetta.
ANTIPASTO
IL PARADOSSO DELLA STELLA
Seppia in umido
- Una notte qualsiasi, il filosofo cinese Zhuangzi sognò di essere un uomo che d’improvviso si tramutava in farfalla. Sennonché al suo risveglio, Zhuangzi non ebbe più chiaro se fosse lui ad aver sognato la farfalla, oppure se al contrario non fosse stata la farfalla ad aver sognato di tramutarsi in uomo. Da qui nasce il PARADOSSO DELLA STELLA. È la seppia a sognare o è l’onirico a guardarla?
PRIMO
MARTE, TERRA ARIDA
Risotto porcini e topinambur
- Si tratta di un risotto con base vegetale, molto gustoso che vuole assomigliare alla terra arida presente su marte.
SECONDO
FILETTO DI VITELLO E NOCCIOLE
- Filetto di vitello cotto a bassa temperatura, con polvere di olio di nocciole a forma di luna, maionese alle nocciole, nocciole fresche e fondo di vitello
DESSERT
SATURNO CONTRO
Carrube, tonka e combava
- Cremoso di carrube a forma di pianeta, crema inglese alla fava tonka e gelato alle foglie di combava
Executive Chef Spazio7, Via Modane 20, Torino