Identità Golose assegna il premio “Piatto dell’anno” a Enrico Panero per il suo “Panny cous” un cannolo salato 100% cous cous. Nelle passate edizioni lo avevano vinto Niko Romito, Massimo Bottura, Carlo Cracco e Davide Scabin.
L’edizione 2015 di Identità Golose assegna un ambitissimo premio al giovane Enrico Panero, classe 1987, che realizza una pietanza interamente composta da cous cous in diverse consistenze dedicata al sud e al Mediterraneo.
Il nome “Panny cous” deriva dall’affettuoso appellativo “Panny” originato dal cognome dello chef e dalla parola cous.
Evoca poi la parola inglese “panico”: un’emozione forte che si ha al primo assaggio di questo favoloso cannolo che parla di mare, di tradizioni e di convivenza intorno al Mediterraneo.
Enrico Panero è dal 2007 chef di Eataly. Prima capo partita nel ristorante GuidoperEataly Casa Vicina di Eataly Lingotto, chef del ristorante Guido di Eataly a Tokyo, poi a Eataly New York e chef del ristorante “Il Marin” di Eataly Genova.
La sua esperienza in cucina inizia nel 2004 al Pinocchio di Borgomanero, prosegue al ristorante Aimo e Nadia di Milano, al Due Palme di Centallo (Cn) per poi arrivare nelle cucine di Guido di Pollenzo.
Le sue esperienze internazionali vantano anche una collaborazione con il ristorante Isla de Lobos di Lanzarote e con l’Azador Etxebarri di Bilbao.
Da febbraio 2014 ad oggi è chef del ristorante Da Vinci all’interno di Eataly Firenze.
E’ nella cornice fiorentina che Enrico ha progettato ed elaborato questo “cannolo 2.0”: un piatto che potrebbe facilmente rappresentare un’opportunità di cucina street food come anche una proposta semplice ma innovativa per una ristorazione elegante.
La cialda del cannolo, realizzata con cous cous è riempita con un cous cous a grana grande molto leggero accomodato con pomodori datterini, calamari, gamberi e polpa di scorfano.
Le estremità del cannolo sono poi rifinite con mandorle tostate e tritate e peperone a cubetti.
Il cannolo “Panny cous” si può gustare al ristorante Da Vinci di Eataly Firenze.
Paolo Alciati
Fonte: Uff. Stampa