“Aromatica“ è un aggettivo che nel Golfo Dianese è diventato un sostantivo: racchiude in sé un florilegio di prodotti tipici del territorio, a partire dal suo “principe”, il basilico, e dal suo seguito di erbe aromatiche caratteristiche della macchia mediterranea e degli orti locali: menta, rosmarino, borragine, salvia, timo, origano, lavanda, erba limoncina e decine e decine di altre varietà, tutte piacevoli, rigogliose, nei loro vasi posizionati in bell’ordine sulle mensole …bastava accostarsi ai vari stand che le vendevano ed eri già inebriato dai loro intensi profumi.
La filosofia di Aromatica è quella di proporre i prodotti tipici del ponente ligure insieme ad eccellenze di altre province ma anche golosità che annoverano le erbe aromatiche tra i loro ingredienti. L’evento si è sviluppato in tre intense giornate nell’accogliente centro pedonale di Diano Marina e ha ospitato stand di produttori, cooking show, conferenze, laboratori, presentazioni di libri, street food di qualità, cene a 4 mani, menù a tema nei ristoranti e tanto altro, valorizzando la sempre più importante produzione agricola locale.
Un progetto che dal 2018, anno in cui è stato riavviato dopo un lungo stop, continua a crescere, ad arricchirsi di nuovi contenuti e raccoglie sempre maggiori consensi.
È stata una straordinaria occasione per le circa 30.000 persone – di cui ben il 10% provenienti dall’estero – che hanno ininterrottamente animato questa profumatissima tre giorni per scoprire nuovi prodotti, facendosi coinvolgere in golosi assaggi e acquisti particolari e stuzzicanti, in una cornice ospitale e multicolore, che ha offerto ai visitatori originalità e divertimento.
Passeggiare alla ricerca di piante aromatiche raffinate, di olio extra vergine prelibato, di deliziose olive in salamoia, di vini ricercati e di mille altre prelibatezze dei contadini di Liguria è stata sicuramente una delle attività più piacevoli praticata in quei giorni. Le proposte degli oltre ottanta espositori di Aromatica sono state numerose, vere e proprie eccellenze selezionate dell’agroalimentare non solo del Golfo Dianese o della Riviera Ligure ma anche di altre zone d’Italia. E il pubblico ne ha anche approfittato per scoprire l’elegante centro pedonale di Diano Marina creando un indotto economico che ha sicuramente soddisfatto i commercianti locali. Una bella boccata d’ossigeno, visti i tempi…
Cooking show, laboratori, degustazioni, presentazioni e conferenze si sono confermati gli ingredienti distintivi dell’evento dianese, insieme all’attenta selezione degli espositori. Il pubblico ha gradito e partecipato numeroso e con molta attenzione alle molteplici attività (quasi 50 ore di interventi in totale) proposte da chef, esperti, imprenditori e addetti ai lavori. Oltre alla qualità, particolare attenzione è stata rivolta ai temi della sostenibilità, a nuovi prodotti liguri di eccellenza, ai prodotti agroalimentari tradizionali della regione – incluse De.Co., presidi Slow Food e Prodotti Agricoli Tradizionali – ed ai vari utilizzi delle erbe aromatiche che, oltre ad avere effetti benefici per le loro proprietà organolettiche, col loro sapiente utilizzo permettono di consumare molto meno sale, con un grosso beneficio per la salute di tutti.
Grande spazio è stato dato anche ai vini, naturale complemento di un buon cibo, con degustazioni di due eccellenze liguri: il Vermentino – il vino a bacca bianca più importante del Mediterraneo – per la presentazione del “30° Premio Vermentino” di Diano Castello e l’Ormeasco di Pornassio, vino a bacca nera imparentato col Dolcetto che presenta interessanti note floreali di viola e fruttate di ciliegia e frutti rossi per virare su ottima speziatura con l’invecchiamento.
Oltre al nettare di Bacco, grande attenzione è stata rivolta anche agli spirit, sempre più di moda e sempre più diffusi e apprezzati, dal vermouth all’amaro, dal whisky al gin. E poi tanti laboratori e degustazioni di prodotti liguri a denominazione di origine, ospitati nell’area esperienziale di Assaggia la Liguria, tra cui la degustazione del “Corochinato”, storico aperitivo dei genovesi e l’evento teatrale “Pesto, un racconto ligure” che ha fatto registrare un doppio sold out.
Il Cooking Show è il momento principe, l’evento clou che mette maggiormente in luce le personalità degli Chef al di fuori delle loro cucine. Il pubblico vuol conoscere chi decide i menu, gli ingredienti, i condimenti, vuol vedere come i grandi cuochi impiattano i loro capolavori e controlla con grandissima attenzione ogni dettaglio. Vuol carpirne i movimenti, il sorriso e l’empatia, al di là del puro gesto tecnico.
Aromatica in questo è molto didattica: mette in vetrina chef rinomati dando loro la possibilità di esprimersi di fronte a un pubblico interessato e competente. E gli chef hanno incuriosito tutti con piatti di grande successo, da Manuel Marchetta alla pastry chef Michela Gusciglio, da Andrea Scarella a Renato Grasso, famoso in tutto il mondo per il pranzo con Papa Francesco e tanti altri.
Ospiti fissi nei tre giorni più profumati della primavera ligure due infaticabili guest star: Tinto – vulcanico conduttore televisivo e speaker radiofonico, esperto in agricoltura ed enogastronomia, impegnato in questi giorni su Rai 1 con la trasmissione Camper e su Rai 2 con Pizza DOC – e Tracy – la bravissima vincitrice di MasterChef Italia 11.
Sono stati piacevolmente coinvolti in molte delle attività programmate lungo tutto l’arco delle tre giornate e loro, sempre sorridenti e presenti, hanno contribuito a nobilitare l’evento e con la loro innata simpatia, vivacità e disponibilità per centinaia e centinaia di selfie, si sono fatti ben volere dal numerosissimo pubblico che ha affollato entusiasta gli spazi di fronte al palco su cui si sono avvicendati i vari protagonisti di volta in volta coinvolti.
Da sottolineare la presenza di cinque chef stellati, di cui tre liguri: Giorgio Servetto, executive chef del ristorante Vignamare ad Andora – Giuse Ricchebuono, del Ristorante Vescovado di Noli – Enrico Marmo, chef del Balzi Rossi di Ventimiglia – Omar Bonecchi, chef al Mirtillo Rosso di Alagna e Fabio Ingallinera, del Nazionale di Vernante.
Indimenticabili le esibizioni di due numeri 1 al mondo, grandi testimonial del Basilico Genovese Dop: Camilla Pizzorno, la brava e bella campionessa iridata del Pesto Championship – che dopo la sua perfetta esibizione sulla preparazione del pesto al mortaio, ha coinvolto in una profumatissima gara sulla salsa al basilico più famosa al mondo anche Tracy e Tinto – e Marco Venturino, miglior gelatiere del mondo secondo il Gelato Festival World Ranking, una classifica mondiale che racchiude i risultati di 11 anni di competizioni in una selezione tra circa 5 mila gelatieri dei cinque continenti. Marco ha soddisfatto i palati di tutti i presenti con il suo Liguretto: “Un sorbetto a base di basilico e limone, che mi ha permesso di salire sulla vetta del mondo” ha raccontato al pubblico che lo applaudiva mentre distribuiva la sua dolce preparazione.
E ancora lo chef Alessandro Dentone, già campione italiano di risotto, curatore del catering del Genoa e testimonial nazionale Aism; l’agronoma Paola Migliorini, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che ha curato un importante dibattito su “Agricoltura naturale e sostenibilità per il futuro del cibo”; il professor Claudio Battaglia, presidente della sezione provinciale della Lilt e autore di un apprezzatissimo intervento su un argomento di sempre maggiore attualità come la prevenzione “aromatica” dei tumori e il maestro pizzaiolo Antonio Senese, attualmente l’unico a rappresentare la Liguria nell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.
Infine non sono mancati gli specialisti dello “street food”, il “cibo da strada”. Sui loro mezzi speciali, alcuni anche originali e divertenti per il loro aspetto, hanno proposto gustose specialità e ghiottonerie utilizzando ovviamente anche le erbe aromatiche e i prodotti del territorio.
Il Premio Aromatica è stato infine consegnato a Marco Bonaldo, imprenditore dianese che, basandosi su qualità e immagine, si è costruito un’invidiabile carriera nel settore oleario, tanto da meritarsi la copertina della prestigiosa rivista Forbes Italia e l’inserimento tra i migliori 100 manager e imprenditori italiani.
In mezzo a tutti questi grandi personaggi, bisogna rimarcare lo straordinario lavoro svolto dagli allievi dell’Istituto Alberghiero Ruffini-Aicardi di Arma di Taggia, per il secondo anno consecutivo protagonisti di Aromatica, ottimamente coordinati dal Prof. Livio Revello, chef e figura amatissima da tutti gli studenti che hanno partecipato con entusiasmo in supporto ai cuochi sul palco dei cooking show.
Paolo Alciati