Il Festival di Franciacorta ha visto confluire nelle cantine del fortunato territorio tra Brescia e il lago d’Iseo migliaia di persone, con grande soddisfazione di tutti, come sottolinea in un comunicato anche il Consorzio di Tutela con sede ad Erbusco. Un altro comunicato di Guido Berlucchi spa dice che almeno un migliaio di persone hanno preso parte ai tre appuntamenti in tre location diverse organizzate dalla grande azienda di Borgonato.
Personalmente sono andato alla azienda agricola Villa, domenica sera, a Monticelli Brusati, per due motivi: perché mi incuriosiva la presentazione di un libro che vuole rispondere alla domanda che ognuno si pone “Come vuoi vivere il resto della tua vita” (per scoprire poi, però, che il libro è rivolto soprattutto alle donne e a quelle che sono sulla quarantina, età che io non ho più); inoltre venivano abbinati alla cucina dello chef Carlo Bresciani (Antica Cascina San Zago di Salò) i due ultimi Franciacorta Rosé e su questo non ho avuto sorprese.
Ecco perché la serata era intitolata “Villa in Rosa”, già svolta in questa azienda (guidata – ricordiamo – da una donna, oltre che di solare bellezza, manager organizzatissima, Roberta Bianchi) altre due volte in precedenti annate. Villa in Rosa nasce proprio dalla voglia di rendere la donna protagonista in un ambito, quello del vino, che fino a non molti anni fa era quasi esclusivamente maschile. Particolarmente numerosi perciò gli inviti e quindi la presenza di donne, che a loro volta hanno potuto invitare un uomo a visitare la cantina e degustare i suoi preziosi vini. Con ciò non si è voluto discriminare, ma sottolineare come sempre più spesso la donna si avvicina al mondo del vino con competenza.
Donne vestite di rosa e anche agli uomini sono stati affibbiati sulla giacca cuoricini rosa. «Oggi vestire rosa, l’essere femminile – ha commentato Roberta Bianchi – non rappresenta una nota di colore, ma identifica una donna sicura di sé, delle proprie capacità, sicura di portare caratteristiche tipiche del proprio genere. La quasi naturale predisposizione alla degustazione, la capacità di ascolto ed empatia, di accoglienza, unite alla competenza, fanno della donna colei che sa fare squadra, una squadra che opera per coinvolgimento più che per obiettivi». In questa edizione Villa in Rosa ha voluto essere uno spunto per le donne a credere in se stesse e in questo hanno aiutato la consigliera di parità Annamaria Gandolfi della Provincia di Brescia e Nancy Cooklin con il suo libro “Crea te stessa”. La donna, secondo Nancy, ha in sé la forza per “autogenerarsi”, per imparare a conoscersi e rispettarsi giorno dopo giorno.
«Durante la serata Nancy – continua Roberta Bianchi – ha sollecitato a ricordare a noi stesse, ogni giorno, quanto siamo speciali e uniche. Questo genererà in noi una positività contagiosa e ci aiuterà a cambiare prospettiva ridimensionando le difficoltà e imparando a gioire delle piccole cose. In sala una sedia in prima fila con un fiocco rosso e la scritta: posto occupato. Ho voluto con questo gesto ricordare la donna che avrebbe potuto essere con noi in una serata gioiosa, parlare, brindare con noi alla vita. Purtroppo quella donna, quelle donne, lasciano una sedia, cento, mille sedie vuote perché vittime di violenza. Spero che questa serata, questo gesto abbia la dovuta risonanza e contribuisca a far capire alle donne che devono amarsi e rispettarsi di più, devono imparare a saper dire di no, solo così la violenza potrà diventare solo un triste ricordo».
L’incontro con l’autrice Nancy Cooklin è stato possibile grazie alla collaborazione di Villa Franciacorta con la neonata associazione culturale Whoopsie Daisy (associazione@whoopsiedaisy.it). «Una serata speciale, durante la quale tutti gli invitati hanno potuto conoscere una scrittrice di spessore, sperimentando un nuovo modo di stare insieme, chiacchierare, divertirsi, scoprendo qualcosa in più su di sé», secondo le parole di Silvia Del Re fondatrice, insieme a Roberta Bianchi, di Whoopsie Daisy. L’associazione ha offerto ai presenti la possibilità di tesserarsi gratuitamente ed è stato subito entusiasmo nel chiedere informazioni in merito alle varie attività, dai corsi di scrittura creativa, allo yoga e alla cucina inglese. Nancy, inoltre, promette che terrà presso l’associazione, una giornata di corso “Crea te stessa”.
E i vini? Trattandosi dell’azienda Villa siamo andati sul sicuro, senza timore di smentita. In tema con la serata sono stati presentati i due vini rosé ultimi nati, esordienti nello scorso Vinitaly con packaging innovativo: Bokè Rosé Brut Millesimato 2010 e Briolette Rosé Demi-Sec.
Bokè detto anche “peau d’ange”, pelle d’angelo, è una pietra di un’eleganza senza stagioni come senza stagione è il Franciacorta Bokè Rosé Brut che ad esso si ispira. Il colore è rosa raffinato ed elegante, perlage inconfondibile, sapido, più strutturato per l’alta percentuale di Pinot Nero, vivace, fresco, accattivante.
Briolette è il taglio di pietre preziose che da sempre ha caratterizzato i diademi di regine come quello dell’imperatrice Maria Luisa d’Austria, moglie di Napoleone. I riflessi di Briolette Demi-Sec si sprigionano in tutte le direzioni con varietà di profumi, sensazioni olfattive e gustative. Di incantevole rosa, adornato da una mousse spumeggiante con perlage fine e vivace che amplifica profumi di lampone, ribes, con note di mandarino e dolci sentori di crostata di amarene appena sfornata, elegante, raffinato, goloso, grazie al suo alto residuo zuccherino, ma comunque sapido e fresco.
Veri gioielli della Collezione Villa, i nuovi Franciacorta Bokè e Briolette non potevano che essere conservati in scrigni esclusivi, in grado di rispecchiare la personalità femminile e raffinata di Roberta Bianchi. Le bottiglie sono per la prima volta in vetro trasparente, scelta strategica per esaltare al massimo l’elegante rosa salmone dei rosé di Casa Villa. Le bottiglie sono avvolte in una veste rosata che ha il compito di proteggere il prezioso nettare dai raggi Uv.
Roberto Vitali – roberto.vitali15@tin.it
nella foto: Nancy Cooklin, Roberta Bianchi, Paolo Pizziol