Tra roccia, escursioni termiche e una produzione vitivinicola quasi artigianale, il Trento DOC parla la lingua delle Alpi

È in questo scenario di viticoltura d’alta quota che si inserisce Cantina Sociale di Trento, una storica cooperativa fondata nel 1956 che oggi interpreta con slancio contemporaneo la vocazione spumantistica del territorio grazie ai suoi 400 soci che, come una grande azienda agricola, coltivano le uve prevalentemente sulle colline che circondano la città di Trento.

A orchestrare questa sinfonia c’è il Direttore Alfredo Albertini, che vanta un’esperienza ventennale nel mondo del vino e delle cooperative, la cui guida si sposa con l’impronta e la visione enologica di Giorgia Brugnara, che unisce rigore tecnico e sensibilità, valorizzando le peculiarità di ogni microzona nel rispetto dell’ambiente e del territorio.
Il Trentino, infatti, vanta una moltitudine di varietà pedologiche, ma sono le influenze dei terreni vulcanici (porfirici) e marnosi (antico fango marino) a definire il carattere dei Trento DOC della Cantina, caratterizzati da sapidità minerale, nerbo acido ed eleganza. Lo Chardonnay, chiamato ancora “borgogna bianco” dagli anziani del luogo e consolidato nello storico della viticoltura locale, è il vitigno principe, capace di esprimere con ampie sfumature le diversità delle microaree.

Simbolo di questa filosofia è il 601 Trento DOC, un tributo all’altimetria della viticoltura alpina. Affinato per oltre 24 mesi sui lieviti, è uno spumante dal timbro immediato ma non semplice, con una personalità fresca e decisa, ideale per momenti sociali che esigono qualità senza compromessi. Questo Chardonnay in purezza è affiancato dal nuovo Millesimato Trento DOC 2021, che dopo almeno 30 mesi sui lieviti offre maggiore struttura e complessità.

Oggi, la Cantina guarda al futuro sentendosi partecipe dello sviluppo della denominazione e responsabile di sfide che includono il cambiamento climatico, che impone una nuova lettura del territorio, e l’evoluzione dei gusti dei consumatori, sempre più alla ricerca di autenticità e freschezza. La Cantina di Trento risponde con la sua “via alpina al metodo classico”: valorizza l’esperienza e il sapere dei soci viticoltori, si concentra sulla qualità piuttosto che sulla quantità e porta avanti pratiche agronomiche sostenibili, come quella tramandata da secoli di usare ciuffi di lana di pecora per allontanare i cervi dai vigneti.

In un mercato che cerca autenticità, Cantina Sociale di Trento offre un prodotto che è espressione di un’identità collettiva, unendo la passione dei suoi soci a una progettualità che viaggia parallela a quella del Trento DOC.
601 Trento DOC è distribuito da Rinaldi 1957, storico importatore e distributore nazionale di spirits e vini.
Redazione Centrale TdG
