
Forse non tutti sanno che la piccola isola di Madeira è ricca nonché molto diversificata nei terroir. I vigneti si affacciano all’Oceano Atlantico e si lasciano abbracciare dalle brezze marine. Le uve raccolte dai vigneti prossimi al mare sfoggiano note saline, nettamente iodate. Sensazioni che si mutuano, ancora, con gli elementi presenti nei suoli di origine vulcanica ricchi di ferro e fosforo ma poveri di potassio. Un ventaglio di ingredienti che contribuisce all’acidità del vino, la caratteristica forse più evidente dei vini di Madera che risultano, infatti, nettamente longevi.

Sull’isola, ad interrompere il campo visuale, c’è un antico e prezioso sistema di canali chiamati “levadas”, i responsabili del trasporto dell’acqua dalle montagne ai terreni agricoli e poi fino all’oceano. E poi c’è l’uva che, raccolta almeno a 300 metri s.l.m., è ricca di acidità quanto più il vino è secco. Ecco spiegata la presenza dell’uva Sercial a queste altezze e non della Malvasia, l’artefice della produzione di vini più dolci. Ma è in estate che arriva il momento del miglior splendore per l’isola: la conformazione di spiagge e scogliere, intensificano i colori; blu e verde si mescolano all’oro della sabbia ma anche a quello delle uve. La seconda settimana di agosto è generalmente quella in cui si inizia la vendemmia che prosegue fino alla metà di Ottobre. Una raccolta che inizia il processo produttivo di quelli che sono i quattro tipi fondamentali di Madera, che possono variare per il gusto secco, più ricco, rotondo o corposo. Vini che prendono nome dalla varietà di uva utilizzata: Sercial (dry), Verdelho (medium dry), Bual (mediamente dolce) e Malvasia o Malmsey (ricco e liquoroso). Un’altra particolarità ci arriva dalla produzione: ad un certo punto della fermentazione, il vino viene tagliato con acquavite per fermare la fermentazione. Vino che, in base al residuo zuccherino, verrà poi classificato come secco, medio e ricco. E se in passato la maturazione avveniva sulle navi in viaggio intorno al globo, oggi il vino viene riscaldato nelle estufas, caldaie che arrivano anche fino a 45 gradi. Un sistema che prende il nome di “Cantineiro”.
LA PIÙ ANTICA AZIENDA DI MADEIRA
Cossart Gordon, fondata nel 1745 dal giovane scozzese Francis Newton, Cossart Gordon & Co., si è conquistata un’ineguagliabile reputazione nel Nord America a tal punto da farsi chiamare America Madeira ed esser stato scelto per brindare la Dichiarazione d’indipendenza del 4 luglio nel 1776. Con l’arrivo dell’irlandese William Cossart nel 1808 e la morte degli ultimi discendenti della famiglia Newton l’azienda ha preso il nome dell’odierno noto marchio di Cossart – Gordon & Co.
Dalla fine del 19°secolo, allo scoppio della seconda guerra mondiale, l’azienda si è dedicata alla produzione di sherry, tarragona, marsala e malaga per poi concentrarsi esclusivamente sul Madeira, la cui lavorazione avviene in vecchie botti di rovere nella cantina di Funchal, al centro dell’isola; qui, la struttura in pietra, vanta un microclima diverso in ogni locale che si aggiungono a quelli presenti all’interno dell’isola che ospita una grande biodiversità.
Il Bual 1987, dopo l’assemblaggio delle migliori uve prevenienti ad est di Funchal, a Campanário, Calheta, Arco de Calheta e Ponta do Pargo, tra i 100 e i 300 metri s.l.m, fermenta sulle bucce in acciaio prima di restare ben 32 anni in botti in rovere americano. Si presenta con un colore topazio e luminosi riflessi dorati. La consistenza è ricca e morbida, si svela con un caratteristico bouquet di caramello, legno e vaniglia e ancora note di frutta secca. Fine e concentrato, si contraddistingue per un buon equilibrio e un lungo retrogusto speziato.
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Redazione Centrale TdG