Avellino come Milano? Il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa non ha dubbi e con “Avellino Wine Week” pensa in grande, non solo per la sua città, ma per l’intera compagine produttiva vitivinicola dell’Irpinia che, dal prossimo maggio, sarà al centro di un’ambizioso progetto quinquennale.
Il Comune di Avellino ha, infatti, qualche giorno fa stipulato un protocollo d’intesa, di interesse pubblico e senza scopo di lucro, con Vinitaly International Fiera di Verona, braccio strategico di Vinitaly, la più grande fiera internazionale dei vini e dei distillati e Genetica Group Srl / wine Trust, consulente storico di sviluppo del Merano Wine Festival, al fine di sostenere, promuovere e comunicare la produzione di vino di qualità delle tantissime aziende irpine, nonché il patrimonio ampelografico e la cultura del vino del territorio che vanta ben tre docg, Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo.
Non solo vino, però, ma anche prodotti gastronomici e turismo, com’è emerso all’ultima edizione veronese di VINITALY, dove il brand Irpinia ha conquistato consensi, contatti e contratti, specie tra le diverse delegazioni di buyers provenienti da Est Europa (Russia e Kazakistan), Centro e Sud America (Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Messico e Perù) e Centro e Nord Europa (Belgio, Francia e Regno Unito), per un totale di circa 100 professionisti.
Una grande occasione per tutti di conoscenza e di approfondimento della cultura del vino, dei prodotti e delle antiche tradizioni di cui l’Irpinia, da sempre, va giustamente fiera.
L’evento avrà cadenza annuale e sarà articolato in un’intensa settimana di approfondimenti culturali e scientifici, eventi, masterclass, convegni tematici e appuntamenti che coinvolgeranno non solo aziende, consorzi, specialisti, esperti ed appassionati, ma tutta la città.
Avellino Wine Week si presenta con i requisiti giusti per definirlo un bel progetto, oltre che un bell’impegno, ad iniziare dalla raccolta fondi presso i privati che dovrà essere consistente per mettere a segno tutte le iniziative in programma.
Di sicuro, è una sfida ambiziosa per l’Irpinia, storicamente segnata (dilaniata?) da contrasti, chiusure verso l’esterno e gelosie tra macro e micro produttori di vino, enologi, enotecari, ristoratori (che preferiscono certe aziende vitivinicole ad altre), sommelier e, finanche, tra giornalisti che scrivono per comunicare vino e territorio (!)
Superare i contrasti si può, fare rete si deve! Plauso, dunque, all’ottima iniziativa del sindaco Festa.
Pensare in grande è il primo passo perché l’impossibile possa diventare possibile.
Carmen Guerriero