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Home / Brevi Tutto Food

La contraffazione alimentare vale 60 miliardi

24 Marzo 2014 by Roberto Rabachino

Il falso made in Italy alimentare in Italia e all’estero vale circa 60 miliardi con la pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la penisola, ma anche con l’utilizzo a livello nazionale di materie prime importate da vendere come italiane per la mancanza dell’obbligo di indicare l’origine in etichetta. Lo si legge in un comunicato della Coldiretti, associazione che è impegnata in una mobilitazione ai valichi di frontiera ed ai porti a difesa del vero made in italy, in occasione della “Giornata nazionale dell’anticontraffazione” promossa, per sensibilizzare sul crescente fenomeno della contraffazione, dalla Confindustria con il patrocinio e la diretta collaborazione della Direzione generale per la lotta alla contraffazione-Uibm del Ministero dello sviluppo economico, oltre che del Dipartimento per le politiche comunitarie della presidenza del consiglio e del Ministero degli affari esteri. All’estero, secondo le stime della Coldiretti, sono falsi tre prodotti alimentari di tipo italiano su quattro. Un fenomeno che frena la diffusione del made in Italy e che, precisa la Coldiretti, causa di danni economici, ma anche di immagine. Il rischio reale e’ che si radichi nelle tavole internazionali un falso made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. E’ il caso, spiega la Coldiretti, dei formaggi tipici dove il Parmesan e’ la punta dell’iceberg diffuso in tutto il mondo, dagli Usa all’Australia, ma ci sono anche il Romano, l’Asiago e il Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciati” come italiane. Per non parlare del Prisecco, un vino rosso diffuso in Germania che imita il celebre e rinomato Prosecco. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada.
Roberto Rabachino – direttore@turismodelgusto.com
01 Dicembre 2010

Filed Under: Brevi Tutto Food

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