
A questa nuova rivoluzione di fatto, di cambiamento genetico, mancava ancora una cosa, un vero problema da risolvere: come informare e come indicare dove è dislocata.
In risposta a questa domanda si è affiancata la nuova tecnologia: il geoportale. Il geoportale è la porta di accesso al vasto patrimonio d’informazioni territoriali, raccolte ed elaborate durante l’attività di ricerca, per la condivisione e l’uso efficiente delle conoscenze acquisite.
E’, come si evince dalla parola, un portale dedicato alla consultazione di cataloghi online di risorse geospaziali. Si tratta di un sito web (web.2 che è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet) che consente l’accesso a risorse distribuite presso un gran numero di fornitori a partire da un punto d’ingresso unico. Da questo punto di vista i geoportali sono assimilabili a grandi indici di dati associati agli strumenti necessari alla loro ricerca e consultazione.
Poiché il portale rappresenta un indice più che un contenitore, i documenti distribuiti in rete non devono necessariamente risiedere su di esso. Piuttosto esso agisce da mediatore tra gli utenti e i fornitori di risorse, abilitando una serie di funzionalità che consentono la transazione di dati.
Con un geoportale siamo in grado, fissato il punto fisico dove ci troviamo, di farci accompagnare al luogo desiderato e richiesto. Questo straordinario strumento, sono certo, sarà il mezzo futuro che, finalmente, riuscirà ad avvicinare l’utente finale a tutte quelle informazioni di carattere territoriale ( turismo di prossimità) utili a far conoscere in tutte le sue declinazione il fantastico e unico mondo del gusto.
Roberto Rabachino – direttore@turismodelgusto.com
01 Dicembre 2010