
Beppe Gandolfo è corrispondente dal 1998 delle Reti Mediaset dal Piemonte e Valle d’Aosta.
Dopo un inizio nei periodici e nelle tv locali all’ANSA sede regionale per il Piemonte dove è rimasto per 8 anni, occupandosi di vari fatti di cronaca ma anche di eventi sportivi a livello internazionale.
Dal 1998 è il corrispondente per il Piemonte e la Valle d’Aosta per i programmi di informazione delle reti Mediaset.
Dal settembre 2021 si occupa dei servizi per Studio Aperto MAG, approfondimento quotidiano di Italia 1 dedicato alle bellezze e alle bontà del nostro Paese.
Ha fatto parte del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dal 2023 è nel Consiglio Nazionale della FNSI-Federazione Nazionale della Stampa. Dal luglio 2024 è uno dei 5 componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi, Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani.
Nel 2008 a Mirafiori si producevano 220mila autovetture l’ anno. Dieci anni dopo, nel 2017, il numero era sceso a 55mila. Nel 2024 ci si ferma a 18mila.
Ecco perché questo è stato un anno in salita per il Piemonte. Bastano queste cifre per dare il senso di una crisi che ha caratteristiche mondiali, ma che a Torino e nei nostri territori graffia in maniera più profonda e dolorosa. Per decenni siamo stati simbolo dell’automotive (con un indotto da far invidia a tutta Europa) oggi è tutto sconvolto e desolato come il grande complesso produttivo di Mirafiori, deserto e semiabbandonato. E il divorzio di fine anno fra Stellantis e l’amministratore Tavares è il sigillo del brutto momento. Mentre, restando in casa Agnelli, le cronache dell’ anno si occupano della Guerra dei Roses fra Margherita e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann, per l’eredità dell’Avvocato.
Ma non tutto il 2024 è stato avvolto dal buio.
Riflettori splendenti e applausi per le ATP Finals dominate da Sinner, per i successi di pubblico e di critica alle tappe del Giro e del Tour, per i 200 anni del Museo Egizio, per le star internazionali al Museo del Cinema e al Torino Film Festival.
Il meteo, nel 2024, ci ha fatto dannare: inverno con poca neve, poi grandine come neve, vento impazzito, allagamenti. Ma ripensando all’alluvione di 30 anni fa, siamo orgogliosi d’aver imparato a gestire le emergenze e a proteggere il nostro territorio.
Alberto Cirio stravince le elezioni regionali di giugno e governerà il Piemonte per altri 5 anni. Insieme con la schiera di nuovi amministratori eletti negli oltre 800 comuni al voto per il rinnovo di consigli comunali, giunte e sindaci.
La Juve vince la Coppa Italia con un elettrico dopo partita che segna la fine dell’era Allegri in bianconero. La guida tecnica passa a Thiago Motta. Nel mondo granata esplode la protesta contro Urbano Cairo, proprio nelle settimane in cui il presidente supera Orfeo Pianelli: per numero di mesi alla guida del Toro, non certo per i risultati. Che restano scadenti. Dopo Juric ora tocca a Vanoli sedere in panchina.
Di tutto questo e di tanto altro si parla in questo “Un anno in Piemonte – 2024” giunto alla 23.ma edizione. Con l’ obiettivo di sempre: fare memoria di quanto è accaduto, per vivere meglio il presente e provare a ipotizzare il futuro.
Un anno in Piemonte – 2024
Beppe Gandolfo
Enneci Communication editore
20 euro
Redazione Centrale TdG