Le vacanze estive post coronavirus, non saranno quelle che ricordiamo, sarà un’occasione per scoprire l’Italia: tra questi il Salento
La voglia delle vacanze è tanta dopo un lungo periodo chiusi in casa e per di più con le temperature che diventano sempre più gradevoli. Gli italiani chiedono a gran voce se sarà possibile, la prossima estate, andare al mare. I pareri sono univoci, anzi, ci sono diversi scontri (come spesso accaduto in questo periodo di emergenza) tra politica, comitato scientifico e imprenditori. Niente spiagge affollate, concerti o discoteche, dovremmo convivere con il virus e non si sa ancora se potremo andare al mare. Ma anche se potremo farlo, sicuramente le vacanze estive degli anni passati saranno un bel ricordo. Le persone torneranno a viaggiare, ma, per forza di cose, saranno molto più prudenti di prima. E pretenderanno cambiamenti notevoli dai mezzi di trasporto, alberghi e ristoranti. I clienti vorranno sentirsi sicuri, e saranno inclini a spendere meno.
Gli spostamenti, almeno all’inizio, saranno comunque visti come un rischio. E per correre tale rischio, gli avventori di alberghi e linee aeree vorranno vedere un forte calo dei prezzi, prima di tirar fuori dal portafogli la carta di credito e usarla per allontanarsi da casa. «Come tutti, anche noi non facciamo previsioni diverse dagli altri: il turismo, se ci sarà, sarà domestico, in Italia. Per l’estero ci saranno tante restrizioni e magari la richiesta di una quarantena, che credo possa scoraggiare tanti».
Ma quale sarà la grande proccupazione: che la necessità di distanziamento sociale e quindi la minore disponibilità di posti possa portare a una grande lievitazione dei prezzi, nei ristoranti, nei mezzi di trasporto e negli stabilimenti balneari. Quello che si vorrà evitare è che per queste vacanze prezzi più alti, combinati con la minore disponibilità finanziaria di gran parte della popolazione, potrebbero produrre discriminazione per censo. Quali sono le luci? «La riscoperta dei luoghi minori come il Salento, sembra un aspetto interessante».
Avremo la possibilità di riscoprire il nostro Paese e anche il senso del viaggio, che non deriva dalla distanza del luogo che si raggiunge, ma dalla qualità del luogo che si sceglie, dallo spirito di scoperta e di curiosità con cui si trascorre il periodo di vacanza, dalle attività che si svolgono, dalle relazioni amichevoli che si intrattengono con chi abita quei luoghi, dalle esperienze che si vivono». Penso che anche il turismo nei parchi quest’estate possa essere una buona soluzione. Con ogni probabilità, chi potrà permetterselo nei prossimi mesi opterà in molti casi per quello che viene definito “turismo di prossimità”: vacanze non troppo lontano da casa. Perché non è detto che si potrà andare all’estero e perché, anche potendolo fare, molti viaggiatori potrebbero essere scoraggiati dall’ipotesi di eventuali quarantene o dalla possibilità che tra il momento della prenotazione e quello del viaggio cambino le cose.
Si pensa però che molte più persone del solito potrebbero scegliere qualcosa di diverso da un’estate al mare, preferendo vacanze nelle splendide masserie del Salento, dei paesaggi e della natura, piccoli paesi dove rimane vivo il sacro e il profano, chiese di una bellezza incredibile e le sagre, per questa scelta attrae un turismo in grande crescita. Persone che non vorrebbero mai andare in luoghi più turistiche, magari accontentandosi di una piscina. Quello che voglio dire, «è che le nostre scelte per le prossime vacanze saranno dovute alle necessità, potrebbero però farci riflettere, non in senso consolatorio ma come acquisizione di consapevolezza, sul vero pregio del viaggio-vacanza».
A questo proposito, ovvero un turismo che privilegerà l’Italia meno nota e affollata, le attività open air e il turismo lento». Chi potrà, sceglierà probabilmente di spostarsi autonomamente; senza dover prenotare e viaggiare in treni, pullman o aerei.. E c’è chi prevede che molti sceglieranno settembre per le proprie ferie: un mese ancora abbastanza caldo da farci le vacanze, ma il più lontano possibile da eventuali prolungamenti delle restrizioni ora in vigore e da quello che molti pensano essere stato il picco dei contagi. L’Italia non ha nulla da invidiare, anzi probabilmente avendo tantissimo da offrire, fa troppo poco per promuoversi. La società CDSHotels ha raggiunto un prestigioso traguardo Infatti, la Bandiera Blu sventola su gran parte dei suioi villaggi e hotel. Tra questi: il villaggio Alba Azzurra a Torre dell’Orso, poco distante dalla grotta di fama internazionale: “La Poesia”, a Roca Vecchia. Ci sono quindici chilometri di spiagge dove sventola la Bandiera Blu, ma anche la Bandiera Verde, il riconoscimento conferito dall’Associazione dei medici pediatri per le spiagge “a misura di bambino”.
Poco distante da queste stesse spiagge si trova il Relais Masseria Le Cesine, adiacente alla Riserva naturale internazionale Le Cesine e ad una folta pineta, immerso nella natura. Senza lasciare la costa adriatica eccoci poi a Otranto, Bandiera Blu anche quest’anno, dove potremmo essere ospitati dall’Hotel Basiliani, che sorge in un luogo molto suggestivo, la Valle delle Memorie, con la più grande spa di Puglia (2mila metri quadrati) e dall’hotel Corte di Nettuno, affacciato sul porto, dove resterete affascinati dalla collezione di strumenti di marineria che vanno dalla Polene dell’800 a forma di sirena alle rare pipe dei capitani, fatte con la schiuma di mare. Profuma di macchia mediterranea e ulivi selvatici il cinque stelle Marenea Suite Hotel che sorge in uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti del Salento, poco distante da Castro, dove sventola anche quest’anno la Bandiera Blu. Profuma di macchia mediterranea e ulivi selvatici il cinque stelle Marenea Suite Hotel che sorge in uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti del Salento, poco distante da Castro, dove sventola anche quest’anno la Bandiera Blu. Sullo Jonio, l’altro mare del Salento, tra dune ricoperte di gigli selvatici e sabbia dal colore desertico eccoci nel Costa del Salento Village, la prima creatura di CDSHotels, che con la sua meravigliosa spiaggia rappresenta lo storico punto di incontro di famiglie e amici, desiderosi, come ogni anno, di mettere da parte lo stress e di ritrovarsi all’insegna del benessere e del pieno divertimento. E anche qui le spiagge di Lido Marini, frazione tra Salve e Ugento, chiamate anche le “Maldive” d’Italia.
Infine, Il Grand Hotel Riviera a Santa Maria al Bagno, marina di Nardò, si affaccia sulla baia di Gallipoli ed è lambito dalla riserva naturale marina e terrestre protetta Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Nel Salento, il rapporto umano è ancora oggi un Valore “sacro”. Le relazioni, sia private che lavorative, nascono sempre nel pieno rispetto della persona. È come una stretta di mano che vuol dire mantenere fede alle promesse fatte ed agli impegni presi e tratta gli ospiti sempre in modo da lasciare un segno positivo.
Testo e immagini di Jimmy Pessina