Per trascorrere un week-end tra miti e leggende, giardini meravigliosi, bistrot e brasserie indimenticabili
Che Nizza abbia fascino e lo eserciti per intero è risaputo. Rimirare il panorama, allo spuntare dell’alba o al tramonto, dalla Promenade des Anglais, a mezza strada tra le Alpi Marittime e il Mar Mediterraneo, dominando la Costa Azzurra, è uno spettacolo che ha pochi eguali.
Un’altra veduta straordinaria, a 360° sul paesaggio, si ha dal belvedere del Castello. Ma oltre che una meta, Nizza è anche un punto strategico per chi voglia fare un viaggio in automobile in Costa Azzurra, alla ricerca di località meno convenzionali.
Le cittadine tipiche e i centri storici, per esempio, sono rimasti intatti, ma vanno snidati in mezzo alla babele di superstrade, aziende d’ogni genere, cartelloni pubblicitari e giganteschi condomini. Nizza si raggiunge agevolmente con qualsiasi mezzo, ma per riscoprire il fascino della Costa Azzurra l’auto appare ottimale e se la propria non è disponibile la si può noleggiare nei numeri centri delle maggiori compagnie, che hanno i loro uffici sia all’aeroporto sia dirimpetto alla stazione ferroviaria.
Accucciata alla base di uno sperone di roccia, la Vecchia Nizza è un piacevolissimo intrigo di strade strette tagliate da lame di sole, con improvvise aperture come la Place du Palais de Justice, allegra e scenografica nonostante la severità dell’edificio che ospita il tribunale, con il “Café du Palais” con i tavolini all’esterno. Ma per godere l’ambiente occorre sapersi perdere, riconoscendo e gustando l’impronta caratteristicamente ligure, fermandosi a caso nei negozietti, alcuni dei quali vendono caoticamente e allegramente di tutto, dai tessuti caratteristici della Provenza al sapone di Marsiglia, dalle olive ai santos, i pupazzi tipici del luogo, che a noi italiani ricordano certe statuine del presepe.
Ma il clou della Vecchia Nizza è il corso Saléya. In pratica è un prorompente mercatone dei fiori e della frutta, con brasserie e bar su entrambi i lati. Tra gli inebrianti profumi delle erbe aromatiche il visitatore sembra smarrirsi ma ritrova l’orientamento attraverso gli edifici che, come quinte teatrali offrono, di tratto in tratto, scorci del mare, poco distante. Al termine del corso Saléya si prosegue in Rue des Pouchettes, per arrivare al punto in cui il lungomare disegna la grande curva verso il porto. Da qui s’imboccano le scale della Montée Lesage verso il Castello e suoi giardini, allietati da una cascata artificiale. La vista dall’alto della grande semiluna della baia (Baie des Anges) è di quelle che non si dimenticano.
L’altro grande richiamo per i turisti, a Nizza, è la celebre Promenade des Anglais, il chilometrico lungomare su cui s’incrociano innamorati a passeggio, mamme con carrozzine e bambini con il triciclo, coppie di anziani in cerca di sole, ragazzetti su skateboard o rollerblade in vena di evoluzioni. Una passeggiata di giusta misura, circa 3 chilometri, andata e ritorno, è il semplice itinerario che dalla città vecchia porta all’hotel Negresco.
Una meta obbligata quasi un tributo a un edificio divenuto, per certi aspetti, simbolo di un’epoca, la Belle époque, con u suoi personaggi ed i miti che continuano a essere presenti nell’immaginario collettivo. Sogni a occhi aperti in un paesaggio coinvolgente che rende veramente liberi, tra cultura, tradizioni e piacevoli sorprese. Nizza è tutto questo e il fine settimana è appagante. Al rientro in Italia è consigliata una sosta a Mentone, la Perla di Francia, dal 1991 “Città d’Arte e Storia”. Da non perdere una visita guidata nei giardini Maria Serena, poi Fontana Rosa, l’altopiano Saint-Michel, la Serra de la Madone, e Val Rahmeh.
La città vecchia, con il Vieux Château e il quartiere del porto antico, è un vero trionfo del barocco civile e religioso. Meritano una visita i musei: Jean Cocteau, le raccolte della Preistoria regionale e il Palais Carnolés. Anche questa piccola cittadina ha un bel lungomare con accoglienti bar sulla spiaggia.
Jimmy Pessina