La Maison di Reims firma, nell’annata 2018 insieme a Philippe Starck, il quinto capitolo del progetto Brut Nature

Nel 2018 la Maison Louis Roederer, insieme a Philippe Starck, ha firmato una delle cuvée più rappresentative della sua visione contemporanea: Brut Nature 2018 Blanc e Brut Nature 2018 Rosé. L’annata, definita continentale, eccezionale e storica, è stata caratterizzata da condizioni calde e secche che hanno garantito uve sane, mature e perfettamente equilibrate. Jean-Baptiste Lécaillon, Chef de Caves della Maison, la descrive come un anno di suolo e di viticoltore, in cui la natura e il lavoro umano si sono fusi con rara armonia. È proprio in questi contesti estremi che prende forma Brut Nature, cuvée senza dosaggio, frutto di un pensiero libero nato nel 2006 dal dialogo tra Frédéric Rouzaud, Lécaillon e Philippe Starck, con l’obiettivo di esplorare nuove strade enologiche e riflettere sull’impatto del cambiamento climatico in Champagne.
Brut Nature si distingue come un laboratorio di sperimentazione, prodotto esclusivamente nelle annate calde e secche, con l’intento di anticipare lo champagne di domani. La filosofia è radicale e minimalista: eliminare il superfluo per esaltare l’essenziale, dare voce al terroir e al frutto senza alcuna sovrastruttura. Questo approccio si traduce in un lavoro costante di osservazione e adattamento, che ha reso questa cuvée un modello per l’intera produzione della Maison.
Il cuore del progetto sono le terre nere di Cumières, dieci ettari di colline argillose esposte al sole e suddivise in tre parcelle emblematiche: Les Pierreuses, situata in alta collina con suolo sassoso e esposizione a sud; Les Chèvres, ricca di argille e rivolta a sud-est; e Les Clos, la più argillosa, esposta a sud-ovest. Queste parcelle, definite un tempo “boudins noirs” per le macchie scure che punteggiavano il paesaggio, esprimono in annate calde un equilibrio singolare tra freschezza e intensità, tra maturità del frutto e tensione salina.

La Maison ha scelto qui di spingersi oltre la tradizione, intraprendendo un percorso agronomico innovativo. Oltre alla coltivazione biologica e all’adozione di pratiche ispirate alla biodinamica, Roederer ha reintrodotto vitigni antichi come arbane, petit meslier, pinot blanc e pinot gris, affiancati ai classici Pinot Noir, Meunier e Chardonnay. La complantation, cioè la coltivazione mista, diventa uno strumento chiave per arricchire l’espressione del terroir e aumentare la resilienza della vigna di fronte all’incertezza climatica.
Il processo di vinificazione segue la stessa filosofia di essenzialità e rigore: vendemmia e pressatura delle uve insieme, senza successivi assemblaggi, niente fermentazione malolattica e un affinamento di quasi un anno sulle fecce, che dona consistenza e complessità mantenendo la vitalità del frutto. Il risultato è uno champagne puro, sincero, caratterizzato da una bolla fine e da una bocca cremosa, in cui l’impronta del suolo e dell’annata si esprime senza mediazioni.

L’annata 2018, in particolare, si distingue per abbondanza e qualità: estate torrida, frutti croccanti e succosi, energia salina e un potenziale evolutivo di grande interesse. Da questa vendemmia nascono due interpretazioni complementari. Il Brut Nature Blanc 2018 è elegante, profumato e armonioso: al naso si apre con frutti gialli, mandorla tostata, fiori dolci e accenni di frutti rossi; al palato è succoso, sapido, fresco, con una dinamica minerale e un finale lungo e leggermente amaro. Il Brut Nature Rosé 2018, ottenuto per infusione, si caratterizza per intensità e struttura: dominato dal Pinot Noir, offre note di arancia sanguinella, frutti acidi e fiori freschi, arricchite da una trama salina e speziata; in bocca è carnoso, vibrante, con una bollicina cremosa e un finale iodato che richiama cacao amaro e spezie.
A completare l’identità della cuvée è il design firmato Philippe Starck, che riflette la filosofia del “less is more”. La bottiglia è priva di etichetta tradizionale, descritta solo da segni essenziali; il cofanetto si presenta come un teatro che svela la storia del vino, con tonalità terracotta e beige che richiamano la terra, l’origine e l’autenticità. Starck sottolinea che questi champagne non hanno bisogno di ornamenti, perché la loro bellezza è interiore, ridotta all’essenziale.

Brut Nature 2018 non è solo una cuvée, ma un simbolo di libertà creativa e di intelligenza collettiva, un vino che testimonia la trasformazione in atto nella Champagne e la capacità di una Maison storica come Louis Roederer di coniugare tradizione, innovazione e visione ambientale. È lo champagne del futuro, un’espressione sincera e radicale di verità, autenticità e audacia.
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Redazione Centrale TdG


